Il grano duro siciliano 2021? Se è vero che il freddo ha bloccato mezzo mondo, in Estate i prezzi potrebbero schizzare all’insù/ Mattinale 482

17 maggio 2021
  • Forse, in questa fase, non bisognerebbe lasciarsi influenzare dall’andamento del mercato. Prima di decidere, meglio aspettare il responso del raccolto
  • Il freddo non ha favorito le produzioni di grano del Canada e del Nord America. La Russia conferma la riduzione dell’export di grano 
  • Problemi potrebbero contrassegnare le produzioni cerealicole di Francia e Nord Europa
  • Meglio non cedere alle lusinghe di chi vorrebbe acquistare il grano prima della mieti-trebbiatura e restare alla finestra per capire cosa succederà con l’arrivo dell’Estate  

Forse, in questa fase, non bisognerebbe lasciarsi influenzare dall’andamento del mercato. Prima di decidere, meglio aspettare il responso del raccolto

La chiusura del mercato internazionale dei cereali, la scorsa settimana, dava un calo generale del livello dei prezzi. Un segnala del tutto opposto rispetto ai giorni precedenti, che hanno visto, invece, una crescita dei prezzi. Ma, forse, più che all’andamento dei prezzi, bisognerebbe guardare all’andamento climatico, o meglio, agli effetti del clima sull’agricoltura e, in particolare, agli effetti del clima sul sul grano tenero 8che nel mercato mondiale rappresenta l’80% del volume degli scambi), del grano duro e del mais. Ecco, se guardiamo a quello che è stato ed è l’andamento climatico, ci si accorge che, nel mondo, la situazione è problematica. Quest’anno il freddo si è fatto sentire anche in Primavera. E, da quello che si vede e si ascolta in giro, in Europa – prescindendo da quello che potrebbe succedere tra qualche giorno, se è vero che si prevede un abbassamento della temperatura con la presenza di neve anche nelle zone montane della Sicilia – l’annata  del grano non dovrebbe creare eccessivi problemi in Spagna, in Portogallo, in Grecia e in Italia (con riferimento soprattutto alla Sicilia, che è la Regione dove, per particolari condizioni climatiche, il freddo non ha creato problemi).

Il freddo non ha favorito le produzioni di grano del Canada e del Nord America. La Russia conferma la riduzione dell’export di grano 

Ecco, rispetto a poco più di una settimana fa, quando il prezzo del grano fa tatto registrare un’impennata all’insù, i prezzi, a giudicare dall’andamento della scorsa settimana sembrano in flessione. Quello che bisogna analizzare è se tale flessione sia il frutto di un andamento naturale del mercato, o se stiano giocando altri fattori. In Sicilia, ad esempio, la mieti-trebbiatura del grano non è ancora cominciata. Si comincia sempre nelle aree pianeggianti di Gela e del Catanese. Ma sembra che in Sicilia, anche quest’anno, ci sarà un lieve ritaro. Abbiamo già accennato all’ondata di freddo attesa anche in Sicilia tra qualche giorno: logico che si aspetti il ritorno del sole cocente – il sole tardo primaverile siciliano che ‘asciuga’ il grano, lo fa maturare naturalmente e lo prepara per la mietitrebbia. Ribadiamo: fare previsioni non è facile. Però, rispetta a quello che è stato l’andamento del clima nelle aree del mondo che, alla fine, determinano l’andamento dei prezzi per le grandi quantità di prodotto che immettono sul mercato internazionale, va detto che la situazione non si annuncia facile. La Russia, grande produttrice di grano, dovrebbe confermare la riduzione dell’export. Ora, se un Paese come la Russia si appresta a ridurre i quantitativi di grano da esportare, ebbene, un motivo ci sarà: è evidente che, anche da quelle parti il clima non favorevole deve aver ridotto la produzione. Non ci sono, in questo momento, dati ufficiali, ma solo proiezioni e deduzioni. Si sa, ad esempio, che il clima non è stato molto favorevole per le produzioni di cereali in Canada e, in generale, nel Nord America. Ci sono zone del Nord America dove il freddo avrebbe ‘bruciato’ interi raccolti di cereali. Lo diciamo ancora una volta: si tratta di previsioni, anche se ormai manca poco meno di un mese per avere dati più precisi.

Problemi potrebbero contrassegnare le produzioni cerealicole di Francia e Nord Europa

Voci raccolte qua e là parlano anche di un’annata cerealicola non eccelsa per la Francia, per l’Inghilterra, per la Romania. Sono notizia frammentarie, anche perché nessuno, in questa fase, vuole scoprire le carte. Questo, infatti, è il tempo in cui i grandi commercianti cercano di accaparrarsi il grano quando è ancora nei campi in via di maturazione. Insomma, contratti di acquisto con stime sintetiche, anco pria che inizi la miete-trebbiatura. Della serie: “Te lo pago a 25-26 euro al quintale prima della raccolta. Ma quando lo devi vendere il grano duro a 26 euro al quintale?”. In realtà, non è così, perché lo scorso anno, tra Sicilia e Sud, la ‘forbice’ del prezzo del grano duro ha oscillato tra 30 euro e 25 euro: 30 euro dal Centro Italia a scendere verso il Sud, con prezzi più bassi in Sicilia dove arrivano sempre tante navi cariche di grano estero che deprimono il prezzo. Quest’anno, però, la situazione potrebbe cambiare. Se è vero che in tante parti del mondo il clima freddo ha ridotto le produzioni di grano, il prezzo, piaccia o no, dovrebbe schizzare all’insù. Il ‘gioco’ al ribasso del prezzo, potrà durare, sì e no, meno di un altro mese: poi, quando si tireranno le somme, se è vero che l’offerta mondiale del grano segnerà una flessione, non ci sarà più una speculazione al ribasso in grado di tenere. Perché quando manca l’offerta di grano e c’è la domanda – nel mondo si deve pur mangiare – il prezzo non potrà che crescere.

Meglio non cedere alle lusinghe di chi vorrebbe acquistare il grano prima della mieti-trebbiatura e restare alla finestra per capire cosa succederà con l’arrivo dell’Estate  

E allora? E allora sarebbe bene – anche con riferimento ai produttori di grano duro della Sicilia – di restare alla finestra. Perché se è vero che il clima ha ridotto la produzione di grano nel mondo, non basteranno le navi cariche di grano estero in arrivo nella nostra Isola per far abbassare il prezzo (anche perché se, come si sussurra, ci sarà un calo della produzione di grano in Canada, in Nord America, in Francia, con la Russia che riduce le esportazioni, come le dovrebbero riempire le navi di grano? dal Messico?). Sì, meglio restare alla finestra, pria di vendere il grano duro siciliano. Per capire cosa succederà a Luglio, quando molti Paesi del mondo dovranno per forza di cose scoprire le proprie carte…

 

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