Franco Calderone: “I cinghiali stanno invadendo anche l’entroterra della Sicilia. Danni alle aziende e pericoli per le persone”

17 maggio 2021
  • I danni alle colture provocati dai cinghiali sono ingenti. E ci sono anche pericoli per le persone
  • Franco Calderone: “Invitiamo gli agricoltori che hanno subito danni a causa dei cinghiali a contattarci per mettere in piedi un’azione comune a tutela delle nostre aziende”
  • Cosimo Gioia: la situazione è grave, la politica siciliana non può restare con le mani in mano

I danni alle colture provocati dai cinghiali sono ingenti. E ci sono anche pericoli per le persone

“I cinghiali stanno cominciando a invadere l’entroterra della Sicilia. Non è una novità, perché il fenomeno va avanti da qualche anno. La novità, rispetto agli anni passati, è il preoccupante aumento del numero di cinghiali, cinghialesse e prole che ormai scorrazzano liberamente per le nostre campagne, dai monti alle pianure. Un fenomeno che sta diventando una costante anche nell’entroterra della nostra Isola dove la presenza di cinghiali era sporadica. La situazione è grave, sia per i danni arrecati alle colture, sia perché i cinghiali non disdegnano i centri abitati e le abitazioni che si trovano nelle campagne. Con pericoli seri per le persone”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore del Movimento Equità Territoriale (ET) in Sicilia. “A fronte di un problema serio, diventato grave per tante aziende agricole siciliane – aggiunge Calderone – registriamo il disinteresse delle autorità, a cominciare dalla Regione siciliana. Non solo non ci sono iniziative concrete per contenere la presenza sempre maggiore dei cinghiali nelle aziende agricole della nostra Isola, ma l’amministrazione regionale non ne vuole sapere di avviare le pratiche per risarcire i titolari delle aziende agricole che hanno subito danni a causa della presenza di cinghiali. E’ bene sottolineare che i cinghiali sono alla continua ricerca di tuberi e questo li porta a scavare, con danni alle piante. I campi di fave sono letteralmente presi d’assalto dai cinghiali. E lo stesso discorso vale per i campi di pomodoro. Per non parlare dei vigneti quando l’uva è quasi matura. E, da qualche tempo, si registrano danni anche nei campi di grano”.

Franco Calderone: “Invitiamo gli agricoltori che hanno subito danni a causa dei cinghiali a contattarci per mettere in piedi un’azione comune a tutela delle nostre aziende”

Le parole di Calderone sui possibili danni alle persone non vanno prese alla leggera, perché qualche anno fa una persona è stata assaltata da un cinghiale ed è morto. “Torniamo a chiedere all’amministrazione regionale interventi concreti per contenere la presenza dei cinghiali nei fondi agricoli – conclude Calderone-. Tanti agricoltori siciliani che hanno subito ingenti danni alle colture da parte dei cinghiali stanno valutando la possibilità di iniziare un’azione per chiedere il risarcimento. Equità Territoriale è un movimento vicino agli agricoltori della nostra Isola. Invitiamo gli agricoltori che hanno subito danni a causa dei cinghiali a contattarci per mettere in piedi un’azione comune a tutela delle nostre aziende. Già fare agricoltura in Sicilia è difficile a causa della globalizzazione dell’economia. Tra qualche giorno illustreremo una nostra proposta organica per tutelare agricoltura e ambiente facendo perno sugli agricoltori. Intanto cerchiamo di difenderci e di difendere le nostre aziende dall’attacco dei cinghiali, facendo sentire la nostra voce a una Regione siciliana sorda e assente”.

Cosimo Gioia: la situazione è grave, la politica siciliana non può restare con le mani in mano

Anche Cosimo Gioia, agricoltore, produttore di grano duro, lancia l’allarme sulla presenza dei cinghiali nell’interno della Sicilia: “A Valledolmo – dice Gioia – i cinghiali non si erano mai visti. Ora la loro presenza sta diventando una costante. Ho parlato con agricoltori che sono esasperati per i danni economici che hanno subito. Come si usa dire dalle nostre parti, c’è anche chi minaccia di pigghiari ‘a scupetta… Insomma, già noi agricoltori, in Sicilia, scontiamo problemi enormi, tra speculazioni al ribasso sui prezzi dei prodotti e rapporti sempre problematici con il mondo bancario. Ci mancavano solo i cinghiali per completare l’opera. La politica siciliana non può restare con le mani in mano. Servono provvedimenti per contenere la presenza dei cinghiali e anche risarcimenti”. Lo scorso anno il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino, ha proposto  di aprire la caccia al cinghiale tutto l’anno.

 

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