Trasporti via mare: non è un po’ strano il bando per le due nuove navi per Lampedusa e Pantelleria?/ MATTINALE 481

16 maggio 2021
  • A ‘voce’ si dice che le due nuove navi serviranno per collegare la Sicilia con Lampedusa e Pantelleria. Ma nel nuovo bando pubblicato dagli uffici regionali non si citano le due isole
  • Due nuove navi lunghe 133 metri. Siamo sicuri che, per gli approdi di Lampedusa e Pantelleria, la lunghezza non sia un po’ eccessiva? 
  • Ognuna delle due navi potrà trasportare mille passeggeri. Ma tutti ‘sti turisti via nave non sono un po’ troppi? 

A ‘voce’ si dice che le due nuove navi serviranno per collegare la Sicilia con Lampedusa e Pantelleria. Ma nel nuovo bando pubblicato dagli uffici regionali non si citano le due isole

Possibile che appena ci distraiamo per qualche giorno negli uffici dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti o Mobilità ne combinano una? Ma come dobbiamo fare con l’assessore regionale, Marco Falcone e con i dirigenti di questo Dipartimento? Ora ci tocca raccontare quello che stanno combinando con il bando per la realizzazione di due navi. Ne ha dato notizia due giorni fa SHIPPING ITALIA.IT, dove si racconta della procedura che la Regione siciliana starebbe seguendo per il rinnovo della flotta per il Trasporto pubblico locale. Ci sarebbero di mezzo due nuove navi RO-PAX di classe A, che dovrebbero navigare a oltre 20 miglia di distanza dalla costa. L’importo disponibile dovrebbe attestarsi intorno a poco meno di 143 milioni di euro (130 milioni di euro di importo, più 13 milioni di euro di oneri vari). Nel Gennaio del 2019 la Regione aveva annunciato che la costruzione sarebbe stata appaltata direttamente dalla società titolare della convenzione (statale) per il collegamento delle isole siciliane, SNS – Società di Navigazione Siciliana, joint venture fra Liberty Lines (che si occupa dei collegamenti veloci) e Caronte & Tourist,  titolare anche delle convenzioni integrative regionali (che si occupa invece della parte ferry). Ora apprendiamo che la Regione ha sciolto l’ultimo nodo e ha deciso di appaltare direttamente la costruzione di due nuovi traghetti, da finanziarsi con le risorse messe a disposizione dallo Stato (fondi resi disponibili dal Governo Gentiloni e dal primo Governo Conte). Ancora: si dà per scontato che i due nuovi traghetti verranno utilizzati per il Tpl (Trasporto pubblico locale). Come già accennato, si dice che verranno utilizzate per collegare la Sicilia con Lampedusa e Pantelleria. Ma nel bando non c’è scritto.

Due nuove navi lunghe 133 metri. Siamo sicuri che, per gli approdi di Lampedusa e Pantelleria, la lunghezza non sia un po’ eccessiva? 

I passaggi successivi – fino all’indispensabile convenzione Stato-Regione di disciplina dell’accordo stipulato 3 mesi fa – hanno portato la Regione a ritenere necessario attribuire tutte le risorse al settore RO-PAX. E ad optare per la gestione in proprio della gara per la realizzazione delle due nuove navi. Da qui il bando, appena emanato, per la fornitura appunto di “due motonavi tipo RO-PAX a propulsione Diesel/Elettrica che utilizza come combustibile LNG e MDO (Dual fuel – DF), da adibire al trasporto di passeggeri, auto, mezzi pesanti, merci pericolose in colli e autocisterne”. Si tratta di due ferry progettati dallo studio triestino Naos. Il valore della gara, cui sembrerebbero poter partecipare solo cantieri comunitari, è di 130 milioni di euro (il quadro economico è completato da altri 13,38 milioni per oneri di altra natura), mentre il criterio di aggiudicazione si basa al 70% sull’offerta tecnica e al 30% su quella economica. Il tempo di consegna è di 900 giorni e il capitolato prevede anche un’opzione per una terza unità da esercitarsi da parte della Regione nei due anni successivi alla stipula del contratto. La lunghezza prevista delle due navi è di 133 metri, 24 metri di larghezza, 13.500 tonnellate di stazza lorda, capaci di trasportare 915 metri lineari di trailer e 215 auto e circa 1.000 passeggeri (344 posti letto).

Ognuna delle due navi potrà trasportare mille passeggeri. Ma tutti ‘sti turisti via nave non sono un po’ troppi? 

Tutto a posto, allora? Non esattamente. Le due nuove navi, così si dice, dovrebbero servire per collegare la Sicilia con Lampedusa e con Pantelleria. E qui non possiamo non cogliere la prima stranezza. In genere – almeno negli ultimi anni è stato così – le navi che collegano la Sicilia con Lampedusa e Pantelleria non vanno oltre i 300 passeggeri. In queste due navi si prevedono invece mille passeggeri! La cosa è strana, perché sia a Lampedusa, sia a Pantelleria si può arrivare con gli aerei, se è vero che ognuna delle due le isole può contare sull’aeroporto. E allora perché si prevede un numero così elevato di passeggeri? Chi ha previsto un aumento così consistente di turisti via nave a Lampedusa e a Pantelleria? Sulla base di quasi studi? Non è che, alla fine, queste navi verranno utilizzate per i migranti? Non per fare gli avvocati del diavolo, ma noi sappiamo che la nave Sansovino – che svolge il servizio tra Porto Empedocle e Lampedusa – è lunga 122 metri e non sembra sia stato semplicissimo, come dire?, prendere la mano per attraccare a Lampedusa. Insomma, manovrare su Lampedusa e Pantelleria non è una passeggiata, soprattutto quando le condizioni meteo-marine sono problematiche. Ora noi ricordiamo che la nave Lampedusa, che è lunga quasi 126 metri e larga 18 metri, nell’isola di Lampedusa creava qualche problema di manovra. O ci hanno informato male? Che cosa succederà con le due navi lunghe addirittura 133 metri e larghe 24 metri? Si offende qualcuno se noi manifestiamo le nostre perplessità? Chiediamo all’assessore Falcone: assessore, siamo sicuri che queste due nuove navi opereranno per il Trasporto pubblico locale? Non è che, alla fine, si scoprirà che, mannaggia!, ci sono problemi di manovra e Lampedusa e Pantelleria rimarranno con le vecchie navi? Ancora: cosa pensano delle due future navi di 133 metri di lunghezza e 24 metri di larghezza i Comandanti che dovrebbero condurre tali navi? Nulla da dire sul fatto che questo bando entrerà nel vivo il prossimo anno, quando entrerà nel vivo anche la campagna elettorale per le elezioni regionali. Questo, per carità, fa parte del gioco. I nostri dubbi sono altri.

 

 

 

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