da Costantino Guzzo
vice presidente dell’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9%
riceviamo e pubblichiamo
Le istituzioni non pensano indipendentemente dagli individui che ne fanno parte: è l’assunto attorno a cui ruota il volume “Come pensano le istituzioni” della antropologa Mary Douglas. Al capitolo sesto dello stesso volume, la riflessione della studiosa anglosassone è dedicata a “come le istituzioni ricordano e dimenticano”. Desideriamo suggerire la lettura del testo al nostro assessore regionale alla Formazione Professionale, on. Roberto Lagalla e, qualora lo avesse già fatto, una buona rilettura con righello, matita blu e rossa ed evidenziatore. Non è sarcasmo, il nostro, ma un aiutino se davvero egli, nel prossimo futuro, volesse cimentarsi nella candidatura a sindaco di Palermo o Presidente della Regione o qualsiasi altra carica.
Prerogativa di un buon governo è la memoria ma anche il tempo e la prontezza della risposta amministrativa, cose che, oggi come oggi, appaiono qualità e virtù assenti nel profilo comportamentale degli uomini di governo. Niente bestemmie e niente improperi ma qualcuno in assessorato vuol rammentare che migliaia di lavoratori della Formazione Professionale sono senza lavoro e senza reddito da anni ormai? Con quale pazienza ancora si può accettare la lentezza degli uffici che hanno impiegato tempi lunghi e dilatati per elargire le misere somme del Fondo di garanzia? E adesso, oggi, primi giorni di Maggio, a che punto è il percorso burocratico per l’aggiornamento o riqualificazione del personale? Ricordiamo all’assessore che le somme per tali azioni, ripetiamo di aggiornamento e/o riqualificazione, derivano da un finanziamento straordinario di assistenza per le misure emergenziali e gli interventi legati al Covid, alla pandemia.
La parola “emergenza” anche in siciliano stretto significa “facciamo presto”, in vernacolo “allistemuni“!
Assessore, allistemuni! È già più di un anno che i soldi furono stanziati; avete fatto proroghe, avete burocratizzato, avete allungato il sugo ma adesso fateci vedere dove tutto questo conduce, “unni porta” ? “unni spercia”? I lavoratori attendono da troppo e addirittura la stessa emergenza Covid si trasforma in emergenza varianti! Forse il suo assessorato attende lo sviluppo di una qualche variante Africana proveniente dagli sbarchi lampedusani? On. Lagalla, i lavoratori sono al collasso e non capiscono più le sue ragioni: un buon politico di questo dovrebbe preoccuparsi. Non le si chiede di correre come una lepre ma almeno di smettere i panni del bradipo. L’estate si avvicina: non è che per caso questa potrebbe essere l’ennesima causa dell’ennesimo rinvio? No, per carità di Dio! Risolva questa faccenda, attivi prestissimo l’aggiornamento o la riqualificazione in maniera tale che l’intera estate ella potrà dedicarla alla lettura del volume della Mary Douglas. Allistemuni!