Il Recovery Plan visto da Byoblu: differenza tra Ue da una parte e USA e Giappone dall’altra parte

1 maggio 2021
  • Intanto non è un approccio celebrativo: tant’è vero che si ricorda che ci sono Paesi europei che ancora non hanno approvato questo strumento che dovrebbe fronteggiare la crisi economica provocata dal Covid   
  • Intervista a Sergio Cesaratto e Alberto Micalizzi

Intanto non è un approccio celebrativo: tant’è vero che si ricorda che ci sono Paesi europei che ancora non hanno approvato questo strumento che dovrebbe fronteggiare la crisi economica provocata dal Covid   

Sul Recovery Plan o Fund è bene avere tutte le informazioni possibili. Ci sono Paesi europei che ancora non l’hanno approvato. Alcuni perché sono contrari alla quota a fondo perduto e non ne voglio sapere di pagare per altri Paesi (e questo già dà la misura del fallimento dell’Unione europea, dove di solidarietà tra gli Stati che ne fanno parte ce n’è pochissima); altri paesi considerano il Recovery come un cavallo di Troia che toglierà loro altra sovranità per consegnarla a una banda di burocrati che sono quelli che comandano. Detto questo, è bene sentire anche altre ‘campane’. E quella di Byoblu è sicuramente una delle ‘campane’ più interessanti e fuori dal coro, non a caso hanno provato a zittirla.

Intervista a Sergio Cesaratto e Alberto Micalizzi

Byoblu ha intervistato il professor Sergio Cesaratto e Alberto Micalizzi, dottore commercialista e ricercatore universitario, che commentano i diversi aspetti di questo strumento. “In particolare – si legge nell’articolo che accompagna la video-intervista – si confrontano gli strumenti messi in piedi dall’Europa rispetto ad altri Paesi, come gli Stati Uniti e il Giappone, che hanno scelto strade diverse per uscire dalla crisi sanitaria ed economica”.

QUI LA VIDEO-INTERVISTA DI BYOBLU

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