Il Governo Draghi scippa al Sud e alla Sicilia 77 miliardi di euro con la ‘benedizione’ di Lega, PD, Forza Italia e grillini

28 aprile 2021
  • L’unica forza politica che sta protestando contro l’ultima porcata romana è il Movimento per l’equità Territoriale di Pino Aprile 
  • Il Movimento di Pino Aprile annunci un ricorso al Parlamento europeo 
  • Per Draghi il Sud non è stato penalizzato: certo che ci vuole coraggio ad affermare una cosa del genere! 
  • Enzo Lionetti ai parlamentari nazionali eletti nel Sud: “Avete permesso un furto di Stato, avete autorizzato la più grande operazione truffaldina che farà aumentare i divari, le disuguaglianze tra Sud e Nord”

L’unica forza politica che sta protestando contro l’ultima porcata romana è il Movimento per l’equità Territoriale di Pino Aprile 

Amarezza. Grande amarezza. Non tanto perché il Governo di Mario Draghi e la maggioranza del Parlamento nazionale hanno deciso di  approvare lo scippo al Sud di oltre 60 miliardi di euro di risorse a valere sul recovery Plan o Fund, quanto per il silenzio che avvolge questa ennesima porcata ai danni delle Regioni del Mezzogiorno. Televisioni e ‘Grandi giornali’, tranne rare eccezioni, non danno spazio alle proteste delle Regioni del Sud e dei sindaci del Sud. Tutto normale, perché in Italia, dal 1860, ‘saccheggiare’ il Sud e la Sicilia è una regola. L’unica forza politica che protesta è il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile, il resto è silenzio. Non c’è da stupirsi che PD, Lega, Forza Italia, Liberi e Uguali siano allineati & coperti nel tutelare gli interessi del Nord che si prende la risorse del Sud; e non c’è nemmeno da stupirsi se pure i grillini si sono accodati agli interessi del Nord, anche se nel Marzo del 2018 hanno fatto il piano di voti al Sud e in Sicilia: i parlamentari di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle sanno che al Sud e in Sicilia non prenderanno più un voto e ormai sono rassegnati. Del resto, come osserva Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, i grillini – il riferimento è alla Sicilia – vanno dietro non soltanto al PD, ma anche a Forza Italia di Gianfranco Miccichè. Ormai sono disposti a provarle tutte di di riuscire a conservare le poltrone: “La verità – dice Franco Calderone – è che, avendo tradito tutti gli impegni assunti con i siciliani, i grillini si illudono di vincere le elezioni regionali del prossimo anno alleandosi con il PD e con Miccichè. Non hanno capito, i grillini, che il PD siciliano è in caduta libera, che Miccichè, benché appoggiato da Berlusconi (che ‘buttandosi’ con il PD chissà quali agevolazioni pensa di mettere all’incasso), non ha dove andare e che loro stessi sono scomparsi dai cuori dell’elettorato siciliano”.

Il Movimento di Pino Aprile annunci un ricorso al Parlamento europeo 

Scrive Raffaele Vescera, del direttivo nazionale del Movimento Equità Territoriale: “Quanto accaduto in Parlamento è vergognoso, è stato votato da tutti i partiti del PUN (Partito Unico del Nord), con l’eccezione di 19 senatori del gruppo misto, il piano Draghi che, anziché destinare al Sud il 70% dei 209 miliardi dei fondi Recovery, come previsto dai criteri europei, ne destina solo il 40%. La qual cosa vale un furto di 77 miliardi di Euro, che si aggiunge a quello annuo di 62 miliardi di fondi nazionali. Un 40% solo apparente, poiché nel piano non è riportato alcun impegno concreto né per investimenti strategici e né per quelli correnti, la qual cosa, insieme alla interdipendenza economica che riporta al Nord molto di quanto si spende al Sud, rischia di ridurre della metà quanto promesso, riducendo i benefici per Mezzogiorno e aree interne a un misero 20%. Un 20% che anziché colmare il divario del Sud con il Nord, lo accrescerà oltremisura creando più disoccupazione, meno reddito, meno servizi per il popolo meridionale, già il più povero dell’Europa occidentale. Ciò a danno dell’intero Paese. Noi non ci stiamo. Ci siamo battuti come leoni per impedire che ciò avvenisse, mettendo con le spalle al muro il governo che, dall’iniziale 34% promesso al Sud, ha alzato l’asticella al 40%. Abbiamo animato il dibattito nelle istituzioni e abbiamo svegliato le coscienze di tanti, raggiungendo livelli di consapevolezza popolare impensabili. Certo una piccola vittoria che lascia l’amaro in bocca per quanto perduto, ma andremo avanti fino alla vittoria finale. Un’idea di giustizia nessuno può fermarla quando è giunto il suo tempo. Continueremo a batterci per l’Equità più di prima, con la rete dei sindaci meridionali che, per la prima volta nella storia d’Italia, anche grazie a noi, si sono uniti per rivendicare il diritto alla vita del Mezzogiorno, insieme agli europarlamentari e ai parlamentari italiani, seppure ancora pochi, che hanno sposato la nostra causa, ricorreremo al Parlamento europeo affinché questa vergogna sia cancellata. Di più, faremo un’azione di denuncia in tutto il Paese, con manifesti e iniziative pubbliche dove possibili, e faremo altresì una diretta no stop con la nostra web Tv su tutte le pagine di M24A-ET il Primo maggio, festa del lavoro, di quel lavoro da sempre negato al Mezzogiorno da uno Stato che da sempre negli aiuti economici avvantaggia solo e soltanto il Nord del Paese, usando il Sud quale colonia interna per fornire risorse, cervelli e braccia di lavoro a una sola parte dell’Italia”.

Per Draghi il Sud non è stato penalizzato: certo che ci vuole coraggio ad affermare una cosa del genere! 

L’aspetto incredibile di questa storia è la sfacciataggine con la quale il Governo, a cominciare da Draghi, nega l’evidenza e, anzi, fa sapere che il Sud è stato tenuto in grande considerazione! Incredibile la dichiarazione del presidente del Consiglio: “Il piano – ha detto Draghi alla Camera – esplicita che le risorse (destinate al Sud ndr) corrispondono al 40% a fronte del 34 per cento della popolazione, 82 mld (miliardi ndr) sono una cifra più alta del Pil. Sono misure che si inseriscono in visione complessiva per far ripartire e accelerare una crescita del Sud ferma da ormai mezzo secolo”. Da meridionali e siciliani dobbiamo ‘ringraziare’ Draghi: il Nord deruba il Sud da un secolo e mezzo e il capo del Governo ha detto che la crescita, nel Mezzogiorno, è ferma da mezzo secolo. Ha dimenticato i primi 10 anni di ‘presunta’ unità nazionale…  E i 77 miliardi tolti al Sud contro le indicazioni dell’Unione europea che dovrebbe erogare il Recovery proprio per colmare il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud? Silenzio assoluto del banchiere trasformato frettolosamente in ‘statista’…

Enzo Lionetti ai parlamentari nazionali eletti nel Sud: “Avete permesso un furto di Stato, avete autorizzato la più grande operazione truffaldina che farà aumentare i divari, le disuguaglianze tra Sud e Nord”

Molti grintoso il post di Enzo Lionetti, altro esponente del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, che attacca frontalmente i parlamentari nazionali eletti nel Sud che hanno votato a favore del piano Recovery di Draghi: “20.000 euro al mese valgono un SI al furto del Recovery Plan. Il Sud piange e i parlamentari del Sud ridono. Ma il Sud non molla! Parlamentari del Sud che avete votato il Recovery Plan, autorizzando il furto di Stato del Nord, siete la causa dei mali del Sud. La macchia non si cancella, rimarrà per sempre. Siete stati capaci di andare contro le Comunità che vi hanno votato. Siete stati capaci di andare contro 500 e oltre Sindaci del Sud che hanno protestato e continueranno a protestare per ottenere ciò che è sancito dall’Unione Europea, ovvero il 70% del Recovery Plan al Sud. Con che coraggio ritornate nei vostri comuni e città, nei vostri territori? Ora siete seduti su quella poltrona riscuotendo 20.000 euro al mese, che forse aumentano con chissà quali benefit e prebende, godendovi l’approvazione del Recovery Plan. Attenzione. I Cittadini hanno capito che siete i traditori del Sud. Non sbandierate una vittoria il 40% del Recovery Plan al Sud. Sarete sempre bombardati di ingiurie ed insulti, e questo è un vulnus grave per la Democrazia. Ma la responsabilità è vostra! Avete permesso un furto di Stato, avete autorizzato la più grande operazione truffaldina che farà aumentare i divari, le disuguaglianze tra Sud e Nord. I Parlamentari del Sud hanno votato contro il Sud perché servi inutili ed inetti delle segreterie di partito che li accontenta con i soldi degli incarichi e delle poltrone. Il vostro gioco è stato scoperto, non ci sono più inganni. Il Territorio ripudia i Parlamentari del Sud che hanno votato il Recovery Plan contro il MEZZOGIORNO, contro la Giustizia, contro l’Equità, contro i principi costituzionali dell’Uguaglianza sostanziale e della Solidarietà. Vergogna del Sud”.

 

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