Palermo, finisce l’incubo della zona rossa (che valeva, nei fatti, solo per alcune categorie)

28 aprile 2021
  • La città finisce in zona arancione, che è comunque una ‘camurria’

E’ finita, almeno per ora, la ‘bordelliata’ della zona rossa di Palermo. Una zona rossa strana, con pochi controlli. Prescrizioni che hanno penalizzato alcune categorie economiche. E che hanno finito con il favorire le catene del cibo da asporto. Il capoluogo siciliano torna in zona arancione, che è comunque una camurria, perché gli spostamenti sono sempre limitati. Con molta probabilità, sono state le proteste degli imprenditori cittadini a costringere la politica ad togliere la zona rossa. La situazione resta complessa, perché è l’Italia che gestisce in modo confusionario e approssimativo la pandemia. Al di là dei vaccini anti-Covid, sui quali non abbiamo mai nascosto perplessità, non ci sembra che nel nostro Paese si stia rispettando uno dei principi cardine che dovrebbe essere applicato nel corso di una pandemia: la drastica riduzione, se non il blocco, della libera circolazione delle persone. In Italia solo da pochi giorni sono stati bloccati i voli con l’India, dove già da tempo la situazione, rispetto alla diffusione del Covid-19, è fuori controllo. E infatti in alcuni luoghi del Nord Italia è già presente la variante indiana. La Sicilia non fa cose diverse: non sappiamo se da Gennaio ad oggi sono arrivati turisti (la cosa non ci stupirebbe), ma sappiamo che sono arrivati migranti. E che arriveranno altri migranti. Piaccia o no, ma i turisti e i migranti, al di là dei controlli sanitari e i vari tamponi più o meno ‘molecolari’ che lasciano il tempo che trovano, durante una pandemia non dovrebbero esistere, perché sono potenziali potatori di virus. Inutile precisare che dal laboratorio di Wuhan, in Cina, si è infettata una persona e dopo un anno e mezzo circa il virus è presente in quasi tutto il mondo. Insomma, basta una sola persona infettata – e la Sicilia ha accolto decine e decine di migranti positivi – per scatenare un aumento dei contagi. Non lo capiscono. O meglio, fanno finta di non capirlo, perché il business che c’è dietro i migranti è spaventoso ed è molto più forte di qualunque forma di prevenzione della pandemia. Del resto, più la situazione diventa complessa, più forte è l’appello per i vaccini anti-Covid (prodotti dalle multinazionali farmaceutiche). E la nave va… Aumenteranno i contagi e si tornerà in zona rossa? Non è da escludere.

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