Italexit di Paragone e Equità Territoriale: uniche due novità nel panorama politico italiano/ MATTINALE 462

25 aprile 2021
  • In questi giorni la presenza in Sicilia di Gianluigi Paragone, leader di Italexit (ieri coordinamento del partito a Naro). Oggi manifestazione a Napoli di Equità Territoriale contro gli scippi al Sud e alla Sicilia del Recovery Fund  
  • Il video con l’intervento di Paragone a Naro 
  • L’intervento di Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia 
  • Italexit: giuste le critiche alla Ue, ma non c’è attenzione specifica a Sud e Sicilia. Equità Territoriale: ottima la battaglia per il  Sud e per la Sicilia, ma serve più attenzione ai disastri provocati dall’Unione europea

In questi giorni la presenza in Sicilia di Gianluigi Paragone, leader di Italexit (ieri coordinamento del partito a Naro). Oggi manifestazione a Napoli di Equità Territoriale contro gli scippi al Sud e alla Sicilia del Recovery Fund  

Siamo curiosi di sapere che cosa ha pensato ieri il senatore Gianluigi Paragone, fondatore e leader di Italexit, quando gli agricoltori di Terra è Vita – a Naro, in provincia di Agrigento, dove si è riunito il coordinamento regionale di Italexit – gli hanno raccontato che il Ministro triestino e grillino delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, vorrebbe scippare 2 miliardi di euro alle agricolture delle Regioni del Sud Italia per favorire le Regioni del Nord Italia. Volendo, è la prova del nove per Paragone, a capo di una formazione politica che noi riteniamo importante e che però deve dimostrare, con i fatti concreti, attenzione verso il Sud e la Sicilia: quell’attenzione che fino ad oggi è mancata a tutti i partiti politici nazionali. E’ di questi giorni il programmato scippo al Sud e alla Sicilia non soltanto dei 2 miliardi di euro alle agricolture del Sud, ma di 60 miliardi di euro di Recovery Fund al Sud e alla Sicilia. Proprio stamattina, a Napoli, è prevista una manifestazione promossa al Movimento 24 Agosto pe l’Equità Territoriale (il movimento fondato dallo scrittore e giornalista Pino Aprile) contro il vergognoso scippo di 60 miliardi di euro al Sud e alla Sicilia. Fino a questo momento nessun partito politico nazionale – ci riferiamo alla Lega, al PD, al Movimento 5 Stelle, a Forza Italia, a Liberi e Uguali (e anche ai dirigenti di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che sul Sud fanno come il pesce dentro il barile) – ha contestato i programmati scippi al Sud e alla Sicilia di 60 miliardi di euro dal Recovery Fund e di 2 miliardi di euro dalle risorse a valere sui Piani di Sviluppo Rurale (PSR).

Il video con l’intervento di Paragone a Naro 

Noi siamo i primi – tornando alla manifestazione di ieri di Italexit in Sicilia – a prendere atto che dentro l’Unione europea dell’euro l’agricoltura siciliana non ha futuro. Paragone, ieri, ha tenuto una relazione (qui il VIDEO con l’intervento del leader di Italexit Paragone). Giuste le considerazioni del leader di Italexit sull’Europa dell’euro e sull’Italia. Noi condividiamo l’attacco di Paragone alle multinazionali, alla digitalizzazione che serve a schiavizzare le persone, alla difesa del risparmio italiano. Giuste le rivendicazioni che un tempo erano della sinistra italiana (tutela del lavoro e dei lavoratori). Tutto giusto. Ma c’è un problema che, forse, Italexit dovrebbe valorizzare di più: la questione meridionale. Insomma, sui fondamentali ci siamo. Ora, però, Italexit dovrebbe coniugare la giusta posizione contro la finta Unione europea – che va combattuta e abbattuta – con il rilancio del Sud e della Sicilia. E’ inutile che ci prendiamo in giro: l’Italia è una e indivisibile solo sulla carta; nei fatti ci sono due Italie: un’Italia del Nord e un’Italia del Sud, un Sud dove la Sicilia si presenta con proprie peculiarità storiche, politiche e culturali.

La nota del Movimento Terra è Vita

Sulla manifestazione di ieri c’è una nota del Movimento Terra è Vita, unica organizzazione di agricoltori che, in Sicilia, porta avanti battaglie concrete legate ai reali interessi degli agricoltori: “Abbiamo incontrato il Senatore Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit. Abbiamo sottoposto alla sua attenzione la ‘grave’ proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, il quale intende ridurre i Fondi europei destinati allo sviluppo rurale del Sud, a favore del Nord. Abbiamo fatto notare che non è più accettabile trattare la Sicilia e i siciliani per l’ennesima volta come una colonia del Nord! A nome del Movimento Terra è Vita è stata donata una confezione di pasta di vero grano duro Siciliano, con l’intento di far notare che è necessario apporre sulle etichette della pasta la provenienza del grano. I consumatori devono avere la consapevolezza di sapere ciò che mangiano, se quel grano è italiano o se è canadese, per di più trattato con il glifosato (il diserbante più venduto al mondo, distruttore del nostro equilibrio ormonale e rischioso per i tumori); e ancora, è stata donata anche una bottiglia di vino Siciliano, per far comprendere ancora una volta la qualità dei prodotti siciliani e che i nostri vini non hanno bisogno di alcuna aggiunta di saccarosio (pratica vietata in Italia e in molti altri Paesi come la Spagna, la Grecia, per capirci sofisticazione legalizzata) a differenza di quanto avviene invece nella produzione della maggior parte dei vini provenienti da vari Paesi del nord Europa (in particolar modo Francia e Germania). Anche in questo caso è necessario riportare sulle etichette la reale lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale proprio per dare la possibilità ai consumatori di sapere cosa bevono e distinguere il vino prodotto dall’uva rispetto a quello integrato con zuccheri da barbabietola (norma europea dello Zuccheraggio)
A scanso di equivoci il Movimento Terra è Vita non sostiene alcun partito politico, ma non può sottrarsi ad un obbligo/dovere di confrontarsi con coloro che oggi rappresentano le istituzioni. Noi sosteniamo tutti coloro che sostengono l’Agricoltura Siciliana, non con proclami ma con fatti concreti, reali. Concludiamo dicendo che, come d’accordo preso con il Senatore, ci incontreremo a Roma per affrontare quanto esposto nelle sedi opportune e per quello che è nelle nostre possibilità dare risposte a coloro che hanno riposto in noi la propria fiducia. Ci domandiamo ma dove sono i sindacati che di categoria che dovrebbero rappresentare i nostri interessi e che sono pagati profumatamente”.

L’intervento di Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia 

Da Paragone in Sicilia al Movimento Equità Territoriale. parla il suo coordinatore in Sicilia, Franco Calderone: “Il Movimento Equità Territoriale Sicilia sarà presente oggi, con una propria delegazione, alla manifestazione nazionale dei Sindaci della Rete Recovery Sud che si terrà a Napoli. Il Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale sta combattendo una battaglia senza quartiere contro l’ennesimo tentativo di scippo ai danni del Sud. Il 66/70% dei fondi del NGEU (Recovery Fund) deve essere attribuito al Mezzogiorno, applicando lo stesso metodo e i criteri usati dalla Commissione europea per attribuirli all’Italia, con la finalità di ridurre il gap con il resto del Paese che non ha eguali in tutta Europa. Lo ha stabilito l’Unione Europea ed è stato confermato da pronunciamenti (ad ottobre 2020 e marzo 2021) delle Commissioni parlamentari dando conferma del lavoro e degli studi effettuati, con pubblicazioni fin da luglio 2020, dal nostro Movimento La Ministra per ‘il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, come già proposto in precedenza dalla ministra De Micheli, in accordo con il Governo, invece ha deciso che il 40% è più che sufficiente per il Sud (40% che, per via dell’interdipendenza economica Sud/Nord, si riduce ulteriormente a poco più del 25%). I Parlamentari eletti nel Meridione, salvo alcune eccezioni, non hanno aperto bocca e preso una posizione chiara. Noi del M24A Equità Territoriale – prosegue Calderone – ci stiamo opponendo con tutte le nostre forze a questa decisione. Abbiamo stimolato i Presidenti delle Regioni meridionali a fare rete contro questa politica, abbiamo anche dato impulso alla costituzione della rete dei Sindaci del ‘Recovery Sud’ che annovera, finora, più di 500 comuni. Noi del Movimento M24A Equità Territoriale, insieme a tanti amministratori regionali ed ai Sindaci, abbiamo manifestato il nostro dissenso riguardo questa iniqua suddivisione dei fondi sia al Presidente Mattarella che al Presidente Draghi ed anche alla Presidente Ursula von der Leyen, nonché ai Commissari UE competenti. Ma non basterà. È necessaria la mobilitazione di tutto il popolo meridionale che noi stiamo stimolando con una campagna di informazione i Comuni della Sicilia a supporto della manifestazione nazionale dei Sindaci della Rete ‘Recovery Sud prevista domani a Napoli, la prima città che si è liberata da sola con la sua popolazione dall’oppressore straniero. Domani 25 Aprile, anniversario della Liberazione, alle ore 12 in piazza Plebiscito. La data della manifestazione non è casuale perché deve rappresentare la data della liberazione del Mezzogiorno dalle discriminazioni a suo danno”.

Italexit: giuste le critiche alla Ue, ma non c’è attenzione specifica a Sud e Sicilia. Equità Territoriale: ottima la battaglia per il  Sud e per la Sicilia, ma serve più attenzione ai disastri provocati dall’Unione europea

Che dire? Siamo davanti a due novità della politica italiana: perché Italexit e Equità Territoriale sono le uniche due novità del desolante panorama politico del nostro Paese. Non possiamo non notare, però, che ciò che è presente nell’una forza politica non è presente nell’altra forza politica e viceversa. Ovviamente, la nostra osservazione parte dal Sud e dalla Sicilia. Di Italexit notiamo la corretta analisi sulla condizione politica, economica e finanziaria rispetto ai disastri economici e sociali provocati dall’Unione europea; ma non ‘leggiamo’ ancora un’attenzione alle specificità del Sud e della Sicilia; non c’è, nelle parole di Paragone, la presa d’atto che, come già accennato, esistono due Italia. E il fatto che oggi il Nord Italia sia diventato una colonia della Germania non significa che è scomparsa la questione meridionale, perché noi, qui al Sud e in Sicilia, siamo vessati dal Nord e dalla stessa Germania (una Germania che ha riempito la Sicilia di sportelli bancari tedeschi e di Grande distribuzione organizzata tedesca grazie agli ascari siciliani). Dall’altra parte c’è Equità Territoriale presente nel dibattitto sulla questione meridionale – ottima la manifestazione di oggi a Napoli – ma un po’ assente rispetto ai temi dell’Unione europea, quasi che la Ue abbia favorito il Sud e non ne abbia, invece, affossato l’agricoltura con il grano duro al glifosato, con l’olio d’oliva prodotto Iddio sa come e con l’ortofrutta di pessima qualità che ha massacrato l’ortofrutta meridionale. Certo, in Sicilia Calderone ha posto questi temi, ma sarebbe bene che tutto il Movimento di Pino Aprile cominci ad analizzare meglio gli effetti dell’euro nell’economia del Sud e della Sicilia.

Foto tratta da Econopoly-Il Sole 24 Ore

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