L’Associazione Antimafie Rita Atria interviene sul processo a Pino Maniaci

9 aprile 2021
  • I nostri articoli sulla vicenda di Pino Maniaci
  • Pino Maniaci assolto dal reato di estorsione
  • Contro Pino Maniaci tanta acredine personale e politica
  • I giornalisti che combattono

I nostri articoli sulla vicenda di Pino Maniaci

Consideriamo Pino Maniaci un bravo e coraggioso giornalista. E abbiamo più volte raccontato la sua storia con articoli e interviste. Lo abbiamo fatto nel 2016 con questa intervista: “Pino Maniaci aveva previsto tutto: ecco l’intervista del Novembre 2015“; poi con questo articolo: “Pino Maniaci, il Gip: “L’accusa di estorsione è debole”. Che dicono tutti quelli che lo hanno crocefisso?“; qui un altro articolo: “Pino Maniaci: “Se la dottoressa Silvana Saguto parla succede il finimondo”; e anche questo articolo: “TeleJato, lo sfogo di Pino Maniaci: “Voglio vivere per vedere la fine del mio processo”. Oggi  il Direttivo dell’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐦𝐚𝐟𝐢𝐞 𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐀𝐭𝐫𝐢𝐚 ha inviato il seguente comunicato che pubblichiamo integralmente:

Pino Maniaci assolto dal reato di estorsione

Il giornalista 𝐏𝐢𝐧𝐨 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐚𝐜𝐢 è stato 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐫𝐞𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐭𝐨𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 e condannato per quello di diffamazione. Ci soffermeremo solo sul primo, quello per cui 𝐏𝐢𝐧𝐨 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐚𝐜𝐢 è stato sottoposto ad un vergognoso processo da parte dei media che l’hanno giudicato colpevole prima del processo, senza neanche il beneficio del dubbio, sul secondo invece non ci pronunceremo considerato che le condanne per diffamazione i giornalisti seri (e non solo) le collezionano… Quando uscì la notizia nel nostro comunicato scrivevamo: “𝙄𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚, 𝙨𝙪𝙡 𝙡𝙖𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙣𝙖𝙡𝙚, 𝙜𝙡𝙞 𝙚𝙨𝙞𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙞𝙣𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚, 𝙙𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙨𝙞𝙩𝙞𝙫𝙤, 𝙪𝙣 𝙥o’ “𝙯𝙤𝙥𝙥𝙞𝙘𝙖𝙣𝙩𝙚”, 𝙚 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙢𝙖𝙣𝙩𝙚𝙧𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚, 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙖 𝙖 𝙫𝙖𝙡𝙪𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞, 𝙜𝙞à 𝙖𝙢𝙥𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙚𝙨𝙚𝙧𝙘𝙞𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙖𝙢𝙥𝙖 𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚, 𝙙𝙞 𝙣𝙚𝙜𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙜𝙞𝙪𝙙𝙞𝙯𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙖𝙣𝙩𝙞𝙢𝙖𝙛𝙞𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙚𝙡𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙏𝙚𝙡𝙚𝙟𝙖𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚 𝙣𝙤𝙞 𝙧𝙞𝙩𝙚𝙣𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙧𝙞𝙣𝙣𝙚𝙜𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙨𝙨𝙤𝙡𝙪𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙞𝙣𝙙𝙪𝙗𝙗𝙞𝙤 𝙫𝙖𝙡𝙤𝙧𝙚 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖𝙨𝙩𝙤 𝙖𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙢𝙖𝙛𝙞𝙤𝙨𝙞 𝙩𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙨𝙥𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙖 𝙧𝙖𝙥𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖 𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚”.

Contro Pino Maniaci tanta acredine personale e politica

E così abbiamo fatto, noi non solo abbiamo atteso la conclusioni delle indagini ma siamo andati al processo, abbiamo seguito molte delle udienze, abbiamo ascoltato i testimoni, i periti e abbiamo acquisito documentazione sufficiente per farci un’idea indipendentemente dall’esito giudiziario che, come avevamo ipotizzato, ha assolto Pino Maniaci dal reato di estorsione. Aspetteremo di leggere le motivazioni della sentenza per esprimerci sul merito ma, intanto, vogliamo evidenziare che molti giornalisti, molti di quelli che avevano sbattuto il mostro in prima pagina puntando sull’accusa di estorsione, ora, invece che ritrattare e scusarsi per averlo lapidato come se fosse il peggiore dei criminali, non paghi scrivono titoli in cui emerge semplicemente la condanna per diffamazione. Ma ricordiamo anche che non c’erano soltanto i suddetti giornalisti sul banco dell’accusa, insieme a loro c’erano coloro che non hanno esitato a far prevalere sullo stato di diritto l’acredine personale e politica, chi non ha esitato ad augurarsi che personaggi come 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 e 𝐒𝐚𝐠𝐮𝐭𝐨 potessero dimostrare la propria estraneità ai fatti mentre per il giornalista Pino Maniaci nessuna parola che auspicasse nella sua estraneità ai fatti affidandosi alla giustizia, 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐠𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐭𝐢𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐥’𝐞𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚, 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐚 𝐥𝐮𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐦𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞.

I giornalisti che combattono

Allora riproponiamo un pezzo scritto nel comunicato stampa di cinque anni fa:
“𝘙𝘪𝘵𝘦𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘢𝘮𝘣𝘪𝘨𝘶𝘰 𝘦 𝘱𝘰𝘤𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘮𝘱𝘢 𝘭𝘰𝘤𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘢 𝘗𝘪𝘯𝘰 𝘔𝘢𝘯𝘪𝘢𝘤𝘪, 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘳 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘣𝘳𝘪𝘭𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪, 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘢 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘮𝘢𝘧𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘦𝘮𝘪𝘵𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘯𝘰𝘯 è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢, 𝘯𝘰𝘯 è 𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘳à 𝘴𝘰𝘭𝘰 “𝘗𝘪𝘯𝘰 𝘔𝘢𝘯𝘪𝘢𝘤𝘪”, 𝘮𝘢 è 𝘙𝘪𝘤𝘤𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘖𝘳𝘪𝘰𝘭𝘦𝘴, 𝘚𝘢𝘭𝘷𝘰 𝘝𝘪𝘵𝘢𝘭𝘦, 𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘥𝘪 𝘛𝘦𝘭𝘦𝘫𝘢𝘵𝘰 𝘑𝘶𝘯𝘪𝘰𝘳, è 𝘓𝘦𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘔𝘢𝘯𝘪𝘢𝘤𝘪 …𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘪 𝘦 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘭𝘰. Invitiamo chi oggi intende fustigare Pino Maniaci e negarne la storia ad impegnarsi per fare della propria professionalità di cronisti e giornalisti un modo per servire realmente la Società Civile e Politica di questo Paese al di là dei prezzi spesso disumani da pagare come auspicava Giuseppe Fava: “𝙄𝙤 𝙝𝙤 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙚𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤. 𝙐𝙣 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩à, 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙙𝙞𝙨𝙘𝙚 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞, 𝙛𝙧𝙚𝙣𝙖 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙧𝙞𝙢𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞𝙩à, 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙡𝙚𝙧𝙖 𝙡𝙚 𝙤𝙥𝙚𝙧𝙚 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙨𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞, 𝙥𝙧𝙚𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙞𝙡 𝙛𝙪𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙡𝙞, 𝙨𝙤𝙡𝙡𝙚𝙘𝙞𝙩𝙖 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙖𝙩𝙩𝙪𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙞𝙯𝙞𝙖, 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙣𝙚 𝙖𝙞 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙞𝙡 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙜𝙤𝙫𝙚𝙧𝙣𝙤. 𝙎𝙚 𝙪𝙣 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙣𝙤𝙣 è 𝙘𝙖𝙥𝙖𝙘𝙚 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙨𝙞 𝙛𝙖 𝙘𝙖𝙧𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙚 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙚. 𝙐𝙣 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙘𝙖𝙥𝙖𝙘𝙚, 𝙥𝙚𝙧 𝙫𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙘𝙘𝙝𝙚𝙧𝙞𝙖 𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙖𝙡𝙘𝙤𝙡𝙤, 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩à 𝙨𝙞 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙘𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙙𝙤𝙡𝙤𝙧𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙫𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙥𝙤𝙩𝙪𝙩𝙤 𝙚𝙫𝙞𝙩𝙖𝙧𝙚, 𝙡𝙚 𝙨𝙤𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙚, 𝙡𝙚 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖𝙛𝙛𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞, 𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞, 𝙡𝙚 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙚𝙣𝙯𝙚, 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 è 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙖𝙘𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙗𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚”.
𝐍𝐨𝐧 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐫𝐚 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨. 𝐈𝐥 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨… 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢…

Foto tratta da Yahoo Finanza

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