Sul Titanic

La storia/ L’artigiano, il figlio e il lavoro nero

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  • Sicilia anno II della pandemia

Nel leggere questa storia anche noi, come il nostro amico Cosimo Gioia, restiamo un po’ perplessi 

Ci ha colpiti un post su Facebook del nostro amico Cosimo Gioia a proposito di ‘lavoro nero’: “Riflessione della notte. Oggi (ieri per chi legge ndr) un artigiano, idraulico per la precisione, incavolato nero, mi raccontava un fatto che io giudico, specie in questo momento, davvero inquietante, ma che descrive il clima da ‘Gestapo’ in cui si vive in questa martoriata Nazione, che non sa più come fare incassi… Altro che ‘Ristori’ o come cavolo si chiamano ora… Il fatto: Lui, in regola su tutto, ogni tanto, nel doposcuola si portava il figlio di 14 anni per insegnargli il mestiere e, magari, farsi porgere qualche attrezzo, come può fare un padre col proprio figlio… Visita improvvisa di Carabinieri ed Ispettorato del lavoro. Ragazzino interrogato e artigiano ‘multato e denunciato’ per ‘Lavoro nero’. Mi pare una cosa incomprensibile e fuori da ogni ragionamento logico, specie in un periodo come questo. Confesso la mia ignoranza, anzi, se qualcuno me la sa spiegare, gliene sono grato. Buona Pasqua a tutti”.

 

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