Italexit sulla bufera che ha colpito la sanità siciliana: “Non possiamo fidarci del Governo Musumeci”

30 marzo 2021
  • I vertici di Italexit Sicilia ricorda il collasso della medicina territoriale siciliana. E aggiunge che i pazienti vanno curati in casa
  • “E’ un caso che la situazione migliore, in Europa, si registri in Gran Bretagna che, grazie alla Brexit, ha riconquistato la propria autonomia?” 

I vertici di Italexit Sicilia ricorda il collasso della medicina territoriale siciliana. E aggiunge che i pazienti vanno curati in casa

Sull’inchiesta della Magistratura che coinvolge i vertici dell’assessorato regionale alla Salute-Sanità, compreso l’assessore regionale Ruggero Razza, che ha rassegnato le dimissioni, interviene Italexit Sicilia. “Le recentissime notizie sulle indagini a carico dell’assessore Razza e di altri funzionari regionali – si legge nel comunicato di Italexit Sicilia – confermano quello che già sapevamo: NON POSSIAMO FIDARCI! Non possiamo fidarci di un Governo che falsifica i dati a convenienza, alterandoli in più o in meno a seconda dei fini che si intendono perseguire per interessi di tipo politico o addirittura economico. Non possiamo fidarci di chi, in nome della salute, rifiuta di fatto il diritto alla salute ai malati di tutte quelle patologie che non sono classificabili come Covid, riducendo drasticamente le prestazioni sanitarie per i malati di patologie cardiovascolari, oncologiche, eccetera. Non possiamo fidarci di chi consente il collasso della medicina territoriale, abbandonando anziani e soggetti fragili nelle loro case, prescrivendo ‘tachipirina e vigile attesa’, per poi ricoverarli ed intubarli quando hanno sviluppato la malattia in forma grave, mentre invece andrebbero curati a casa con adeguati protocolli sanitari come fanno con successo quei medici che rispettano autenticamente il giuramento di Ippocrate”.

“E’ un caso che la situazione migliore, in Europa, si registri in Gran Bretagna che, grazie alla Brexit, ha riconquistato la propria autonomia?” 

“Non possiamo fidarci – prosegue la nota di Italexit Sicilia – di chi nasconde il contenuto dei contratti miliardari con le multinazionali del farmaco, dilapida le nostre risorse finanziarie (qualcuno ricorda i banchi a rotelle?), rende la malattia del Covid una occasione di facile guadagno per affaristi e burocrati. Il Governo nazionale e regionale si sono dimostrati totalmente incapaci di gestire con efficacia la situazione sanitaria”. Italexit, è noto, è il soggetto politico fondato da Gianluigi Paragone che si batte per far uscire l’Italia dall’Unione europea. E infatti una frecciata alla Ue è d’obbligo: “La tanto incensata Unione Europea ha fallito ancora una volta: siamo agli ultimi posti sia per i dati economici che per quelli della salute, è un caso che il Paese europeo che oggi ha la situazione migliore in campo economico e sanitario è proprio la Gran Bretagna che, grazie alla Brexit, ha riconquistato la propria autonomia? Noi crediamo di no. Invitiamo tutti i cittadini alla vigilanza critica nei confronti del Governo e dei mezzi di informazione di regime – conclude la nota di Italexit Sicilia – la coscienza e la mobilitazione civile di tutti costituiscono l’unico argine a difesa della Democrazia e della Libertà”.

 

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