Ciò che scriviamo da un anno si sta verificando: con i migranti arrivano in Sicilia le varianti del virus/ SERALE

23 marzo 2021
  • Non potete immaginare quante ce ne hanno dette lo scorso anno: razzisti, fascisti, disinformati. I fatti – oggettivi – cominciano a darci ragione
  • Sono cinque i casi di variante nigeriana scoperti in Sicilia 
  • Perché tutto questo? Forse ha ragione il filosofo Diego Fusaro: vogliono distruggere le aziende locali, da sostituire con le vendite on line 

Non potete immaginare quante ce ne hanno dette lo scorso anno: razzisti, fascisti, disinformati. I fatti – oggettivi – cominciano a darci ragione

Da quando è esplosa la pandemia non facciamo altro che scrivere che la prima cosa da fare, se si vuole evitare di diffondere la malattia – in questo caso provocata da un virus – è bloccare i confini. In parole più semplici, in presenza di una pandemia – ovviamente se la si vuole combattere – va ridotta al minimo, se non bloccata, la libera circolazione delle persone. In Italia – e soprattutto in Sicilia – va in scena, invece, l’esatto contrario: con la scusa della pandemia si bloccano le attività economiche, si procede nel caos alla vaccinazione di massa e, contemporaneamente, si accolgono migranti ‘importando virus’. E tra il virus ‘importato’ ci sono anche le varianti del virus SARS-COV-2 che possono vanificare non soltanto i vaccini, ma anche il plasma iperimmune e gli anticorpi monoclonali. Lo scorso ci siamo più volte imbattuti – o meglio, ci siamo scontrati – con persone molto ‘intelligenti’ che contestavano la nostra tesi, dicendo che i migranti che arrivavano in Sicilia non portano malattie perché sono seguiti e controllati dalle ‘autorità’. In base a quali argomenti o prove le ‘autorità’ italiane – politiche e scientifiche – avrebbero tenuto sotto controllo i potenziali migranti infetti se non sono riusciti a contenere il virus in Italia? Quando ponevano questa domanda ci rispondevano che noi non capiamo nulla e siamo anche razzisti e, forse, pure fascisti (a tal proposito – il dare del fascista senza riflettere – abbiamo pubblicato una riflessione di Leonardo Sciascia). I fatti, però, ci stanno dando ragione.

Sono cinque i casi di variante nigeriana scoperti in Sicilia 

Ieri abbiamo dato la notizia che la variante nigeriana del virus è stata trovata a Messina. E’ stata scoperta un giovane migrante ricoverato, per l’appunto, in un ospedale della Città dello Stretto. Se è stato trovato un migrante con la variante nigeriana – che è estremamente insidiosa – è chiaro che i casi saranno tanti, se è vero che lo scorso anno, in Italia, sono sbarcato oltre 40 mila migranti e che nei primi tre mesi di quest’anno gli sbarchi di migranti sono stati 5 mila e 668. E’ improbabile che la variante trovata a Messina sia l’unica presente in Sicilia. E infatti in un articolo de la Repubblica abbiamo letto la seguente notizia: “Sono tre i casi di variante nigeriana del Covid scoperti nei giorni scorsi sui migranti in Sicilia. Due di essi sono stati sequenziati a Palermo nel laboratorio regionale di riferimento del Policlinico palermitano, il primo l’8 marzo scorso su un migrante sbarcato a Lampedusa e poi ricoverato in un ospedale del capoluogo, il secondo è un soggetto asintomatico. Sono stati isolati e posti in quarantena prolungata, come è prassi in presenza di mutazioni rare del Sars Cov-2. Il caso del sedicenne della Guinea ricoverato la settimana scorsa a Messina non è il primo di mutazione nigeriana in Sicilia. Incrociando le informazioni delle banche date internazionali, emerge che nell’Isola sono già stati accertati cinque casi, tutti d’importazione. A Palermo la variante è stata sequenziata nel laboratorio guidato dal professore Fabio Tramuto su due migranti sbarcati nelle settimane scorse, entrambi originari di Paesi dell’Africa subsahariana. Intanto l’ufficio del commissario straordinario per l’emergenza Covid a Messina, Alberto Firenze, prosegue nell’attività di ricerca dei contatti stretti del sedicenne africano che insieme con un connazionale minore, anche lui positivo, si sarebbe allontanato da un centro di accoglienza per minori di Caltanissetta fino ad arrivare a Messina. Qui avrebbe chiesto aiuto a una casa comunale per minori da cui sarebbe scattata la segnalazione alla polizia, che ha poi rintracciato anche il secondo ragazzo. Entrambi sono ricoverati. I sanitari stanno cercando di ricostruire le tappe del viaggio dei due giovani che sarebbero transitati anche da un centro di quarantena per migranti a Pozzallo. Intanto sono stati posti in isolamento decine di ospiti e operatori dei due centri di Caltanissetta e Messina”.

Perché tutto questo? Forse ha ragione il filosofo Diego Fusaro: vogliono distruggere le aziende locali, da sostituire con le vendite on line 

Di fatto, la variante nigeriana del virus è presente in Sicilia. Ed è arrivata con i migranti. Noi non siamo mai stati ‘complottisti’, anche perché siamo convinti che il virus che provoca la pandemia sia molto pericoloso. Però c’è un però. Ci viene difficile pensare che chi fa entrare i migranti in Italia ne sappia meno di noi: al contrario, siamo conviti che ne sa più di noi e, soprattutto, che la sa lunga, ma molto lunga. E’ chiaro che dietro tutto questo c’è un progetto preciso: distruggere quel poco di economia che è ancora rimasta in piedi. Insomma, è molto difficile dare torto al filosofo marxista, Diego Fusaro, che con lucidità ha illustrato quale sia il vero progetto che sta dietro alla gestione della pandemia: la distruzione di ceti medi, classe lavoratrici e aziende locali: queste ultime dovranno essere sostituite dal commercio on line. E quanto sia ovvio questo progetto di distruzione dell’economia locale lo si può osservare in Sicilia dove, proprio oggi, è giunta l’ennesima nave di migranti: 116 migranti con 5 positivi. Tutti verranno presi in carico dalle ‘autorità’ che si impegneranno ad evitare che in Sicilia arrivino nuovi virus, proprio come hanno fatto con la variante nigeriana… Succede la stessa cosa con i turisti? Assolutamente sì. Che succederà allora in Sicilia? Tempo al tempo. Ne parliamo a Novembre.

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