Il pontile di Favignana? E’ finito in mare! La lunga storia di una strana ‘battaglia navale’…/ MATTINALE 530

20 marzo 2021
  • … e Favignana restò ancora una volta senza pontile!
  • Nessun incidente. Ma il rischio è stato corso. la dichiarazione dell’assessore comunale Vito Vaccaro 
  • Quando c’era la Siremar tutto funzionava bene. Poi sono arrivati i “monopolisti del mare”…

… e Favignana restò ancora una volta senza pontile!

E’ incredibile. Sì, è incredibile dover prendere atto che, nella gestione dei trasporti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi (chiamati impropriamente “Isole Minori”: ma  Minori rispetto a chi?), è difficile, se non impossibile,  trovare qualcosa che funzioni bene. In queste ore emerge il problema pontili. Volendo – e i lettori ci perdonino il gioco di parole – la parola “emerge” suono proprio male, perché la passerella che consente lo sbarco dei passeggeri dagli aliscafi, per la seconda volta, è sprofondata in mare! Sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione del sindaco delle isole Egadi, Francesco Forgione: “La situazione del porto di Favignana è insostenibile. Solo per un caso fortuito non si sono verificati incidenti gravi per i viaggiatori . Ho chiesto al prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi e all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone un intervento immediato, visto che la responsabilità del porto è della Regione. Chi ha pensato a questo tipo di passerella evidentemente ha sbagliato il progetto e deve ritornare sui suoi passi. Intanto ai cittadini di Favignana e ai visitatori dell’isola va garantito il trasporto e la sicurezza. Bisogna intervenire già nelle prossime ore, perché questa situazione non è più tollerabile”. I passeggeri partiti dal porto di Trapani con l’aliscafo, destinazione Favignana, sono stati trasferiti a Levanzo. Da qui un catamarano dovrebbe trasportarli a Favignana attraccando in banchina presso il molo traghetti, senza bisogno della passerella finita sott’acqua.

Nessun incidente. Ma il rischio è stato corso. la dichiarazione dell’assessore comunale Vito Vaccaro  

Sulla vicenda leggiamo un post su Facebook dell’assessore del Comune di Favignana, Vito Vaccaro: “La passerella caduta oggi in acqua nel porto di Favignana ci impone 𝐥’𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨 utilizzato da circa un anno per i mezzi veloci, aliscafi e catamarani. Nonostante segnalazioni già fatte in passato, principalmente 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐮𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚. Fortunatamente, il caso ha voluto che oggi sulla passerella non ci fosse nessun viaggiatore, ma quanto accaduto non può passare inosservato. 𝐅𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚
𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐧𝐟𝐫𝐚𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐞 𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ di provvedere, in tempi brevissimi, a 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨 valutando di ricostruirlo, magari, con le stesse caratteristiche di quello esistente in passato, un attracco, cioè, che ha garantito per oltre
trent’anni piena sicurezza a passeggeri e operatori”.

Quando c’era la Siremar tutto funzionava bene. Poi sono arrivati i “monopolisti del mare”…

Per più di trentanni le concessioni demaniali dei pontili per gli aliscafi di Trapani, Favignana, Levanzo e Marettimo erano affidate, con regolari concessioni marittime, prima alla SI.RE.NA e poi alla Siremar. Ogni anno, prima della stagione estiva, venivano effettuate le manutenzioni. Una gestione funzionale, senza incidenti, senza disagi per gli utenti e per i comandanti dei mezzi di trasporto marittimo. Si lavorava valorizzando le maestranze di carpenteria metallica di Trapani. La struttura era così funzionale che anche il Genio civile opere marittime la sfruttò per le isole Eolie. Siamo sicuri che sia stato lungimirante, a suo tempo, avere tolto le concessioni demaniali per la costruzione e la gestione dei pontili? A chi è servito tutto questo?  Quando sono arrivati i “monopolisti del mare”, infatti, tutto è cambiato. Questi signori  mal sopportavano che la Siremar detenesse le concessioni demaniali, senza alcun costo per la collettività. Bisognava a tutti i costi cambiare registro. Con una serie di artifici e pressioni la gestione è passata ai Comuni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno, non ricordiamo più per quanto tempo, gli aliscafi non hanno operato a Favignana (ci informava una nostra amica che fa la spola tra la Sicilia e Favignana). Tecnicamente i vertici della Siremar avevano ragione quando sostenevano in tutte le sedi che i pontili servono per fare operare gli aliscafi e non i catamarani o i momocarena che hanno una massa di tonnellaggio diverso – sono più pesanti – e si affiancano in banchina. Da allora sono spuntati mezzi diversi agli aliscafi. La Regione siciliana – grande sponsor dei “monopolisti del mare” – ne sa qualcosa?

Foto tratta da Tp24.it

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