Vigile urbano muore poche ore dopo la vaccinazione anti-Covid

16 marzo 2021
  • Il vaccino gli era stato somministrato all’ospedale di Sapri
  • Non rimane che attendere gli esiti degli accertamenti

Il vaccino gli era stato somministrato all’ospedale di Sapri

Un’altra persona è morta dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. La notizia la leggiamo sul quotidiano Il Riformista: “Non si ferma l’attività delle procure in tutta Italia sui decessi ‘sospetti’ dopo la somministrazione del vaccino. Nel giorno in cui l’Aifa, seguendo l’esempio di altri Paesi europei, ha disposto lo stop precauzionale all’inoculazione del vaccino anglo-svedese di AstraZeneca, la Procura di Lagonegro (Potenza) ha disposto il sequestro della salma di un vigile urbano 62enne di Vibonati (Salerno), Michele Quintiero. Lunedì sera, intorno alle 20:30, Quintiero è stato colto da un malore improvviso che ne ha provocato il decesso. Poche ore prima gli era stata iniettata una dose del vaccino anti-Covid di Pfizer presso l’ospedale di Sapri. Il direttore sanitario dell’ospedale di Sapri, Rocco Calabrese, ha chiarito sin dal primo momento che in realtà una correlazione tra il decesso e la somministrazione del vaccino non è possibile da appurare. ‘Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino – ha spiegato Calabrese – tra l’altro risulta che il paziente fosse affetto da patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria. Inoltre per il 62enne – così come previsto dalle linee guida in ambito vaccinale a vaccinazione eseguita – sono stati rispettati i 15 minuti di osservazione, nell’arco dei quali lo stesso non ha lamentato nessun disturbo”.

Non rimane che attendere gli esiti degli accertamenti

Certo, non ha lamentato alcun disturbo: il problema è che poi è morto. Saranno gli accertamenti a dire come sono andate le cose. Rimane un dato: la correlazione temporale tra vaccino anti-Covid e decesso. E rimangono i dubbi sulle vaccinazioni anti-Covid. Non crediamo che il modo migliore per affrontare un tema così delicato sia quello di farne una questione meramente statistica. Se non altro perché di mezzo ci sono vite umane. Magari ci sbagliamo, ma abbiamo la sensazione che gli effetti di questi vaccini avrebbero meritato uno studio un po’ più dilungato nel tempo. Anche per approfondire meglio la parte relativa agli effetti indesiderati. La nostra, ovviamente, è solo un’opinione.

 

 

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