Questa storia dei vaccini anti-Covid ci fa venire in mente i ‘Dotti medici e sapienti’…/ MATTINALE 526

16 marzo 2021
  • Il vaccino con l’Rna messaggero che non porta pena
  • Che fare dopo che hanno parlato i ‘Dotti medici e sapienti’? 
  • Vinissi ‘i scappari…
  • Intanto sta arrivando la Santa Pasqua e Nello Pantocratore ‘nni chiuriu arrè tutti rintra…

Il vaccino con l’Rna messaggero che non porta pena

Senza offesa per nessuno, per carità, ma a noi ‘sta storia dei vaccini che non proteggono dall’infezione – questi con l’Rna messaggero che non porta pena – e tutto il contorno di ‘scienziati’ e politici che ‘armeggiano’ a tipo tergicristallo – ora vaccino sì, ora vaccino no – ricorda una canzone di Edoardo Bennato: Dotti medici e sapienti. Sì, sempre senza offesa per nessuno, che Iddio ci punisca se non è così, ma a noi ‘sta storia che “il vaccino è sicuro” e poi dopo qualche ora il “vaccino sicuro” viene sospeso e ci dicono: “Tranquilli, un controllo e poi lo rimettiamo in circolazione”, beh, a noi tutta ‘sta cosa non ci convince proprio. E così – soprattutto ascoltando distrattamente “le verità della televisione” – ci convinciamo sempre più che Edoardo Bennato ha scritto un’opera d’arte: “E nel nome del progresso
il dibattito sia aperto, parleranno tutti quanti, dotti medici e sapienti”…

Che fare dopo che hanno parlato i ‘Dotti medici e sapienti’? 

Sapete come va la canzone, vero? Un dotto dice una cosa, un secondo dotto ne dice un’altra, un terzo dotto un’altra ancora. Proprio come in televisione dove, da un anno a questa parte, abbiamo registrato “la scomparsa del virus”, poi “il ritorno del virus”, poi la richiesta di “lockdown duro”, poi le “graduali riaperture”, poi la Dad, poi il “ritorno in classe”, poi “metà Dad e metà ritorno in classe”, poi gli “hub per la vaccinazione”, poi un colpo di “immancabili destini” alla D’Annunzio: “A Settembre si conta di raggiungere l’immunità di gregge” (come si possa raggiungere l’immunità di gregge con un vaccino che non protegge dall’infezione non si capisce: ma tanto chi è che si sofferma su queste ‘sottigliezze’?).

Vinissi ‘i scappari…

Sapete come finisce la canzone di Bennato, vero? Dopo aver sentito parlare tutti i “Dotti medici e sapienti” il protagonista della canzone, come si dice dalle nostre parti, dopo averli taliati tutti ‘nta ‘a facci, prende la decisione razionale:
“Ma dopo quanto avete detto, io non posso più stare zitto
e perciò prima che mi possiate fermare
devo urlare, e gridare, io lo devo avvisare,
di alzarsi e scappare anche se si sente male,
che se si vuole salvare, deve subito scappare!”. 

Intanto sta arrivando la Santa Pasqua e Nello Pantocratore ‘nni chiuriu arrè tutti rintra…

Intanto sta arrivando la Santa Pasqua e in Sicilia saremo di nuovo tutti in casa. Tutti chiusi, belli e felici, con l’economia siciliana che sta andando a rotoli, ristoranti chiusi, bar non si capisce, teatri chiusi, cinema pure, concerti non ne parliamo, movide col binocolo. E, su tutti, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che, in stile Cristo Pantocratore (un po’ gli somiglia il presidente Musumeci al Cristo Pantocratore), con la faccia arancione, si dice dispiaciuto, angustiato, amareggiato, ma che – sempre come si dice dalle nostre parti – chiudendo di qua e di là, si metti ‘u ferru ‘nnarrè a porta. Chiudere, in fondo è come quello che non sbaglia mai non perché è infallibile, ma perché non fa niente: e quando non si fa niente non si sbaglia mai! Poi ci sarebbe da fare qualche considerazione su quelli del “vaccino anti-Covid obbligatorio”. Ma questa la faremo a parte. Anche perché quelli del “vaccino obbligatorio” coincidono, grosso modo, con quelli “dell’immunità di gregge a Settembre”.

Ancora buon giorno a tutti.

A proposito, come va con la pioggia nelle strade di Palermo?

Foto tratta da Tra terra e cielo

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