- “Così muore qualsiasi certezza del diritto a discapito dei diritti dei cittadini sempre più esposti agli abusi di chi detiene le leve del potere”
- La raccolta delle firme in piena pandemia
- La candidata Ketty Rapisarda (già sindaco di Tremestieri) lasciata fuori dalla competizione elettorale
“Così muore qualsiasi certezza del diritto a discapito dei diritti dei cittadini sempre più esposti agli abusi di chi detiene le leve del potere”
“Prendiamo atto con amarezza della sentenza del TAR Sicilia, sezione di Catania, che ha respinto il ricorso presentato dal nostro partito insieme a Ketty Rapisarda e al movimento politico Identità Siciliana”. Con queste parole il coordinatore regionale di Italexit, l’avvocato Luigi Savoca (nella foto), commenta la decisione dei giudici amministrativi etnei che hanno confermato le elezioni a Tremestieri Etneo previste per domenica
e lunedì prossimi. Una scelta che però lascia più di una perplessità. “Anzitutto stupisce – spiega Savoca – il fatto che i giudici abbiano considerato quale efficace presupposto giuridico un atto, la delibera di Giunta del novembre 2020, che statuiva espressamente che il procedimento elettorale avrebbe dovuto essere iniziato ex novo ed abbiano ritenuto l’evidente ed indiscutibile violazione di un articolo di legge una ‘mera violazione della sequenza procedimentale’ priva di ogni effetto giuridico, e questo anche se la successiva delibera di Giunta del 29 gennaio è intervenuta, ‘in sanatoria’, ben oltre i cinquantacinque giorni dalla data delle elezioni previsti dalla legge. Con questo metodo di ragionamento muore qualsiasi certezza del diritto a discapito dei diritti dei cittadini sempre più esposti agli abusi di chi detiene le leve del potere”.
La raccolta delle firme in piena pandemia
Il coordinatore di Italexit Sicilia si sofferma su due temi molto delicati: la presenza della pandemia e la raccolta delle firme (che interessa le nuove formazioni politiche che intendono presentarsi ad una competizione elettorale); e definisce “stupefacente” l’affermazione secondo la quale “indire le elezioni, in un momento in cui la Sicilia era in piena zona rossa, senza nemmeno avere recepito la normativa nazionale che riduceva ad un terzo le firme da raccogliere per presentare le liste, senza potere fare alcuna effettiva campagna elettorale, costituirebbe una ‘equilibrata applicazione’ dei principi costituzionali di democrazia e tutela della salute, e ciò mentre negli stessi giorni il nostro Presidente della Repubblica motivava la non convocazione delle elezioni a causa della crisi pandemica!”.
La candidata Ketty Rapisarda (già sindaco di Tremestieri) lasciata fuori dalla competizione elettorale
“La decisione, infine – leggiamo sempre nel comunicato – lascia fuori dalla corsa per le elezioni la candidata Ketty Rapisarda (già sindaco di Tremestieri), determinando una compressione del diritto di voto dei cittadini. Purtroppo l’esito di questa vicenda – conclude Savoca – costituisce una sconfitta non per questo o quel movimento politico, ma per i principi di democrazia nel nostro Paese; i cittadini di Tremestieri sono stati privati della possibilità di votare per un candidato, Ketty Rapisarda, che avrebbe costituito l’unica valida alternativa al sistema dei partiti siciliani che si spartisce il potere a tutto danno dei diritti dei cittadini. Ringraziamo Ketty per la generosità e la coerenza che ha sempre dimostrato nel condurre le battaglie in cui credeva e siamo certi che vi saranno il tempo e le occasioni in cui i cittadini di Tremestieri, ed i siciliani tutti, potranno manifestare il proprio consenso a chi rappresenta gli interessi della comunità con pulizia e dirittura morale”.
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