L’assessore regionale Scavone e le “piccole somme” non ancora pagate a 6 mila tirocinanti!/ SERALE

11 marzo 2021
  • La documentazione l’Amministrazione pubblica la deve controllare prima di far lavorare le persone!
  • Sbagliato, assessore, definire “piccole somme” il dovuto non pagato ai lavoratori

La documentazione l’Amministrazione pubblica la deve controllare prima di far lavorare le persone!

La politica siciliana non finisce mai di stupire. Ci riferiamo, in particolare, alla vicenda dei circa 6 mila lavoratori dell’Avviso 22 – per la precisione i tirocinanti – che non sono stati ancora pagati dall’amministrazione regionale. Ci ha lasciati perplessi un’intervista rilasciata dall’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone (QUI LA VIDEO INTERVISTA). La responsabilità nei ritardi dei pagamenti – questo è quello che dice l’assessore Scavone nell’intervista – è dei soggetti (enti e società) presso i quali i lavoratori hanno effettuato il tirocinio, che non hanno presentato la corretta documentazione agli uffici della Regione. A noi la motivazione non convince proprio. Per un motivo semplice: perché siamo sicuri che la documentazione è stata presentata da enti e società prima che i lavoratori prendessero servizio. E’ bene, è in quel momento che gli uffici avrebbero dovuto contestare a Enti e società la documentazione non corretta, non certo dopo che le persone hanno lavorato chi sei mesi e chi un anno!

Sbagliato, assessore, definire “piccole somme” il dovuto non pagato ai lavoratori

Chiediamo all’assessore Scavone, che è il responsabile dell’Amministrazione dell’assessorato regionale al Lavoro: lei, assessore, la retribuzione del suo lavoro in quanto assessore (o anche del lavoro di medico, perché l’assessore Scavone, se non ricordiamo male, è un medico) la percepisce ogni mese o a fine anno? Ce lo chiediamo, assessore, perché, di solito, si mangia ogni giorno, si vive ogni giorno e, a fine mese, anche se si tratta di “piccole somme”, come lei – a nostro avviso sbagliando – le ha definite, ogni lavoratore ha il diritto di percepirle. Anche perché noi siamo sicuri che voi assessori regionali, le retribuzioni le prendete ogni mese. O no? Non abbiamo dubbi sul fatto che per lei, assessore Scavone, 500 euro al mese sia una “piccola somma”: ma, se non le dispiace – forse lei non lo sa – si vive anche di “piccole somme”. Piuttosto, assessore, visto che parliamo di “piccole” cose, faccia a anche lei un “piccolo” sforzo e veda di far pagare i circa 6 mila lavoratori in tempi brevi. Ci riuscirà, assessore Scavone? Noi ci auguriamo di sì, perché sarebbe singolare dover scrivere di un assessorato regionale al Lavoro che non riesce nemmeno a pagare i lavoratori…

Foto tratta da L’Altra Sicilia

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