Crisi economica dovuta al Covid: la Sicilia prima in Italia per numero di abitazioni finite all’asta/ SERALE

3 marzo 2021
  • Chissà perché queste notizie non trovano ospitalità nella ‘Grande informazione’ che celebra DPCM e vaccini
  • La crisi economica ha colpito tutta l’Italia, ma nel Sud e in Sicilia ha fatto più danni, perché ha colpito strati della società povere 
  • In compenso abbiamo sostenuto i produttori di monopattini, biciclette, banchi di scuola con le rotelle…  

Chissà perché questo tipo di notizie non trovano ospitalità nella ‘Grande informazione’ che celebra DPCM e vaccini

Tra i tanti record negativi della Sicilia ce n’è uno che fa veramente impressione: in termini percentuali la nostra Isola è la Regione italiana che registra il maggior numero di abitazioni finite all’asta. Fenomeno che è cresciuto a causa della pandemia di Covid. La situazione era già critica, ma il blocco di tante attività economiche disposte da Stato e regione per fronteggiare il virus ha aggravato lo scenario. Per farsi un’idea della situazione critica basti pensare che, nel Gennaio del 2012, l’attacco alle case private da parte dei creditori (in molti casi banche) è stata alla base della rivolta dei Forconi siciliani. Ebbene, oggi la situazione è ancora più grave. A illustrare i dati è l’ultima relazione del centro studi Sogeea. Ne ha preso atto il Senato: negli ultimi 6 mesi dell’anno passato gli immobili finiti all’asta in Italia sono aumentati del 63,5%, passando dai 9.262 dello scorso Luglio ai 15.146 di fine del 2020. dati che noi leggiamo in un articolo pubblicato da ragusa news.com.

La crisi economica ha colpito tutta l’Italia, ma nel Sud e in Sicilia ha fatto più danni, perché ha colpito strati della società povere 

Per quanto riguarda le case – leggiamo nell’articolo – l’impennata maggiore delle aste si è registrata nelle Regioni settentrionali, +27,7% in 6 mesi: in cifre assolute il record spetta alla Lombardia, con 2.100 appartamenti all’incanto. In numeri percentuali vince invece la Sicilia: con 1.564 immobili sotto il martello del battitore, l’Isola segna +250%; segue distanziato il Lazio a +118%, con 1.727 immobili. Va male in generale nel Mezzogiorno e sulle Isole maggiori, dove le aste sono quadruplicate passando da 584 a 2.105 (+284%); migliora invece in Veneto e Liguria. «E’ sempre la fascia di reddito medio/bassa a pagare il tributo più rilevante alla crisi – scrive il rapporto -, il 66% delle abitazioni ha un prezzo inferiore ai 100.000 euro». Se non vogliamo che migliaia di famiglie perdano la casa nei prossimi mesi, perché incapaci di onorare la rata del mutuo, urge «un fondo di garanzia che consenta un preammortamento di 2 anni senza pagare il capitale – spiega Sandro Simoncini, presidente della società di consulenza catastale -, e il prolungamento della durata residua del mutuo, in modo da diminuire drasticamente la rata mensile»”.

In compenso abbiamo sostenuto i produttori di monopattini, biciclette, banchi di scuola con le rotelle…  

I dati dimostrano che i ‘ristori’ del passato Governo nazionale di Giuseppe conte non sono arrivati a tutti. Lo Stato italiano non ha aiutato le famiglie e le imprese. Queste ultime hanno ricevuto ‘ristori’ spesso ridicoli. Mentre alle famiglie in difficoltà – soprattutto ai lavoratori autonomi – sono arrivate le briciole. Questo spiega le abitazioni finite all’asta, vendute spesso a prezzi irrisori. Di questo, ovviamente, non si è occupata la ‘Grande informazione’, intenta a ‘celebrare’ DPCM e vaccini. Poi, però, se si scava si scoprono le vere tragedie e l’assenza di uno Stato che, nel 2020, pur avendo aumentato di quasi 200 miliardi il debito, è stato sì prodigo di monopattini, biciclette, banchi di scuola con le rotelle e perfino di buoni vacanze. Ma che non ha fatto nulla o quasi per le famiglia in difficoltà. In Sicilia parlano i ‘numeri’ delle abitazioni vendute all’asta!

 

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