- A Palermo si fa di tutto per giustificare l’inadeguatezza di chi amministra la città
- Le strade di Edimburgo: piene di rifiuti la notte e pulitissime la mattina
di Marco Lo Dico
A Palermo si fa di tutto per giustificare l’inadeguatezza di chi amministra la città
In un gruppo che seguo, l’immagine delle bottiglie abbandonate in un angolo del Centro storico di Palermo (foto sopra tratta da Palermo-la Repubblica) è pubblicata sottolineando la solita inciviltà che contraddistingue NOI rispetto a un ALTRI non meglio specificati. E secondo tale idea questa incuria dovrebbe essere lasciata alla vista dei turisti e come monito ed evidenza dell’inciviltà panormita… Non ho potuto fare a meno di commentare. È il facile modo per giustificare le inadempienze di chi ha la responsabilità di occuparsi dei problemi e di chi si rassegna attribuendo ad una inciviltà radicata e culturale quasi genetica e quindi inevitabile. Ovviamente spesso da questa tara genetica ci si esclude, come si esclude la propria famiglia e le proprie rispettabili compagnie. Ho vissuto per brevi periodi per motivi di studio ad Edimburgo… città vivibile, piena di tradizioni, efficiente e abitata da un popolo disponibile ed accogliente. Ho imparato a conoscere la loro dedizione al lavoro, la loro professionalità in ogni aspetto della loro vita pubblica… nel college molti servizi erano offerti da studenti che venivano retribuiti per la loro attività… così vi erano studenti alla reception, nel servizio ristorazione interna ecc. Ho imparato a conoscerli ed apprezzarli anche per il modo composto ed educato nel svolgere i loro compiti. Ho imparato pure che quella era la loro veste dalle 6 del mattino fino alle 22 del Venerdì sera, anche per i professionisti e i lavoratori e commercianti era così”.
Le strade di Edimburgo: piene di rifiuti la notte e pulitissime la mattina
“Alle 22 del Venerdì però assistevo ad una mutazione genetica: per le strade della città e nei locali i cittadini si trasformavano in barbari… Le strade diventavano un tappeto di bottiglie di birra e di rifiuti organici fuoriusciti da ogni orifizio possibile. Ogni mattina però la città riappariva perfettamente pulita ed in ordine, senza che si potesse trovare una cicca di sigaretta neanche a cercarla. Nessuno si sarebbe sognato di lasciare quell’immondezzaio a monito dei barbari che la mattina tornavano ad essere cittadini modello. Ho imparato, nonostante i tanti pregi che ho potuto apprezzare in oltre 13 anni di una vita fuori dalla Sicilia, noi Siciliani siamo meglio di quanto crediamo di essere, ma certamente amministrati peggio di come meritiamo.
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