Dopo Giancarlo e Giggino adesso bisogna trovare un posto a Peppino!/ MATTINALE 510

25 febbraio 2021
  • Che cosa gli facciamo fare a Giuseppe Conte? Un ‘luminoso’ futuro nel PD…
  • Il Movimento 5 Stelle di oggi come il Titanic in cerca dell’iceberg
  • L’Agricoltura italiana nelle mani di due ‘meridionalisti: Patuanelli (grillino-triestino) e Centinaio (leghista)

Che cosa gli facciamo fare a Giuseppe Conte? Un ‘luminoso’ futuro nel PD…

Ieri sera, con commozione, abbiamo salutato la riconferma di Giancarlo Cancelleri a Sottosegretario alle Infrastrutture, ruolo a lui congeniale dopo la realizzazione della celebre strada-trazzera di Caltavuturo, all’indomani della frana del ponte Himera, lungo quello che resta dell’autostrada Palermo-Catania. Ora ci rimane un cruccio che riassumiamo nella domanda: che posto assegnare a Peppino, al secolo Giuseppe Conte? Ci rivolgiamo a Beppe Grillo, che è stato il creatore del Movimento 5 Stelle e anche il responsabile del suo disfacimento. Tanto per cominciare, diciamo subito che va assolutamente bloccata, con tutti i mezzi, l’idea di Conte leader di un nuovo partito. Ricordiamo che il progetto rimane lo ‘scioglimento’ del Movimento 5 Stelle nel PD. Un nuovo partito – peraltro moderato, perché Conte, detto tra noi, la faccia di moderato ce l’ha – sarebbe rovinoso per il Partito Democratico, perché gli toglierebbe voti: e questo va assolutamente evitato. Con l’aria che tira ci manca solo che andiamo a togliere voti al PD. Non se ne deve nemmeno parlare! Certo, sempre detto tra noi, l’idea di un nuovo partito moderato capeggiato da Conte (ricordate, quando era a Palazzo Chigi i ‘sondaggi’ un po’ ruffiani davano il nuovo partito di Conte al 15%: che è la stessa percentuale che nel 2014, prima delle elezioni europee di quell’anno, davano al partito dell’allora Ministro tutto-navi-migranti, Angelino Alfano), con attorno i vari Giggino, Fofò e, in generale, tutti i protagonisti che dovevano aprire l’Italia come una scatoletta di tonno sarebbe stata una bellissima immagina icastico-politica. Già immaginiamo gli elettori moderati italiani che si catapultano alle urne per votare Giggino e Fofò in versione tardo-democristiana. Il sogno è bello, ma dobbiamo metterlo da parte. Oggi la priorità è salvaguardare i voti del PD. E allora?

Il Movimento 5 Stelle di oggi come il Titanic in cerca dell’iceberg

E allora l’idea di Grillo, l’idea che Beppe Grillo sta portando avanti, a giudicare da quello che leggiamo qua e là, è giusta. Lo sapete qual è l’idea di grillo, vero? Nominare Conte numero 1 del Titanic, pardon, del Movimento 5 Stelle. Anzi, Titanic-Movimento 5 Stelle. Perché, lo ricordiamo, il protetto finale non è cambiato: distruggere il Movimento 5 Stelle ‘squagliandolo’ dentro il PD. Insomma, se ancora non è chiaro, bisogna assolutamente evitare che Conte, pensando di essere anche un leader politico, fondi un nuovo partito. Quindi, sino alla fine di questa legislatura – che segnerà anche la fine del Movimento 5 Stelle (come si dice dalle nostre parti, ma cu l’avi a butari chiù a chisti?) – Conte potrebbe guidare il Movimento 5 Stelle Titanic in attesa che vada a sfracellarsi nell’iceberg-PD. Vabbé, direte voi: e poi Peppino Conte che fine farà? Si potrebbe candidarlo in Puglia, dov’è nato, pregando il presidente della Regione, Michele Emiliano, di dargli una mano. Se Emiliano si impegna, Peppino dovrebbe essere eletto. Direte: a che era uno statista circondato dai suoi DPCM, a che era un leader politico paragonato addirittura a De Gasperi, a che doveva dare vita a un partito del 15%, Peppino dovrebbe immolarsi e, per non fare perdere voti al PD, dovrebbe accontentarsi, alla fine di questa legislatura, di un seggio alla camera e al Senato? E per fare che cosa? Ricordiamo che in Italia – almeno fino a questo momento – non ci sono né voto postale, né sistema Dominion per contare le schede a umma umma. Insomma, le prossime elezioni  politiche le vincerà il centrodestra con le coffe, non a caso l’Unione europea ha designato Mario Draghi al Quirinale. Insomma, Peppino Conte accetterà? E se poi i pugliesi – che sono puntuti e testardi – non lo voteranno? E’ un rischio che bisogna correre. Prima il PD, poi tutto il resto!

L’Agricoltura italiana nelle mani di due ‘meridionalisti: Patuanelli (grillino-triestino) e Centinaio (leghista)

Fuori busta completiamo la lista dei Sottosegretari che vi abbiamo illustrato ieri sera. la notizia – che ci rende felici e che, ne siamo certi, renderà felici tutti gli agricoltori di Sicilia e di Sardegna, è che l’ex Ministro delle Risorse agricole e alimentari, il leghista Gian Marco Centinaio, è stato nominato Sottosegretario all’Agricoltura. Una bellissima notizia, no? Centinaio, nel Governo grillino-leghista era il Ministro delle Risorse agricole: di lui ricordiamo l’impegno sagace per lasciare l’agricoltura siciliana e meridionale con il culo a terra; e il casino che si creò in Sardegna con il latte ovino. Ora ritorna all’Agricoltura, dove Ministro è il grillino-triestino, Stefano Patuanelli. Insomma, all’agricoltura abbiamo due ‘meridionalisti’…

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