La Catalogna chiede il referendum e l’amnistia. Il ‘caso’ di Pablo Hasel

23 febbraio 2021
  • Il nuovo Parlamento della Catalogna a maggioranza indipendentista
  • L’arresto di Pablo Hasel
  • Non si possono mettere in galera le persone per le idee
  • Rivedere le  unità anti-dimostrative del Mossos d’Esquadra

di Jaume Fores Llasatt

Il nuovo Parlamento della Catalogna a maggioranza indipendentista

Quello che è successo in questi giorni in Catalogna merita un commento. Inizialmente la notizia importante è quella avvenuta nella notte di domenica 14 febbraio, è stata la vittoria dei partiti indipendentisti con 74 dei 135 deputati e il 53% dei voti. A questa cifra bisogna aggiungere i Comuni, che hanno indipendenza e non indipendenza, ma sono tutti favorevoli al referendum e all’amnistia dei prigionieri politici. Hanno 8 deputati e 6,5% dei voti. Avremo un Parlamento con 82 deputati su 135 che vogliono il referendum e l’amnistia che rappresentano il 59,5% dei voti. Da ciò deriva la composizione del Parlamento prima del 12 marzo e l’elezione del Presidente e del Governo prima del 28 marzo. Lunedì, quando si è parlato di tutto ciò che riguarda le elezioni, un giudice ha ordinato l’arresto del cantante Pablo Hasel. Chi è Plablo Hasel e quale crimine ha commesso?

L’arresto di Pablo Hasel

Pablo Hasel (Lleida 1988) è un cantante di musica rap, molto poco conosciuto fino ad ora. La condanna è stata inflitta a Plablo Hasel  perché nel 2016 ha pubblicato una canzone in cui parlava del re emerito Joan Carlos come protagonista di una brutta storia di soldi: una storia finita su tutti i giornali del mondo. Hasel è accusato di sostenere il terrorismo e di insultare e calunniare la corona e l’esercito. Queste accuse non dovrebbe esistere in un Paese del 21 ° secolo. Né Francia, né Germania, né Gran Bretagna né altri Paesi hanno leggi contrarie alla libertà di espressione. Una chiara visione repressiva si vede e si trova in passato nei giudici spagnoli. Il caso Hasel è piuttosto complicato. Alla condanna di 9 mesi e un giorno per questa canzone si sommano i 2 anni di una seconda condanna per un’altra canzone del 2014. In Spagna la legge consente di non andare in prigione se c’è una pena uguale o meno di 2 anni, ma se sommiamo le due frasi sono 2 anni e 9 mesi. Questa stessa settimana è stato condannato in un precedente processo per aver aggredito una telecamera TV3 e ha un altro processo in attesa di condanna. Se non avesse avuto altre condanne, la sentenza sarebbe stata altrettanto incomprensibile e contraria alla libertà di espressione, ma non sarebbe finito in galera.

Non si possono mettere in galera le persone per le idee

Pablo Hasel si definisce un comunista spagnolo. Dal primo giorno (lunedì) ci sono state manifestazioni in molte città della Catalogna (anche Valencia e Maiorca) e in Spagna. Sono proteste contro una sentenza che è considerata inaccettabile e degna del diciannovesimo secolo. Tralasciamo il profilo di Pablo Hasel, che probabilmente non ci piace, però non dovrebbe mai essere condannato per aver cantato una canzone in cui si dice che Juan Carlos ha combinato pasticci. Queste manifestazioni sono state inizialmente pacifiche e con persone di tutte le età. Poi, però, quando la maggior parte delle persone era già a casa, si sono verificati scontri con la Polizia della Catalogna, Mossos d’Esquadra. Le proteste sono state guidate da gruppi anti-sistema, persone senza ideologia politica. Va detto che le unità anti-dimostrative di Mosos d’Esquadra utilizzano metodi ampiamente criticati da gran parte della società. Forse queste unità del Mosos d’Esquadra hanno agito in modo eccessivamente violento (una ragazza ha perso un occhio per un proiettile di schiuma).

Rivedere le  unità anti-dimostrative del Mossos d’Esquadra,

Nella notte tra sabato e domenica gli incidenti sono stati molto gravi. Alla fine della manifestazione alcuni gruppi hanno rotto le vetrine dei negozi del Paseo de Gracia. Nei 38 arresti effettuati dai Mossos d’Esquadra sono stati individuati 19 delinquenti abituali per furto. Possiamo pensare che gli atti siano stati commessi per lo più commessi da delinquenti comuni che approfittano della manifestazione per rubare, sebbene ci siano anche alcuni ideologicamente anti-sistema. I partiti catalani hanno chiesto la grazia per la condanna di Pablo Hasel. Non è escluso che la grazia arrivi. Può essere questione di settimane o mesi. Speriamo che le manifestazioni siano meno violente e che i criminali comuni vengano arrestati. Dovrebbe essere fatta anche una revisione delle unità anti-dimostrative del Mossos d’Esquadra, una forza di polizia molto apprezzata nel suo insieme, ma che certe volte eccede. Questa sarà una delle maggiori questioni che dovrà essere risolta dal prossimo governo della Generalitat de Catralunya.

Foto tratta da Radio Onda d’Urto 

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