Formazione: quando la Sicilia formava i saldatori per il Triveneto e la Lombardia

11 febbraio 2021

Avviso 3, il 25% dei lavoratori a tempo indeterminato: ottima cosa!

Il plauso del Sifuf Confali: “Non siamo Bastian contrari”

Perché l’assessorato alla Formazione non valorizza l’Albo?

da Costantino Guzzo
segretario regionale Sifus Confali Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

Avviso 3, il 25% dei lavoratori a tempo indeterminato: ottima cosa!

Egregio direttore, l’Avviso 33 ha suscitato l’interesse delle aziende isolane dei vari comparti come lei ha ben sottolineato nel suo articolo. Chiunque ama il lavoro “vero”, e ne vuole il reale sviluppo, non può che gioire ed esser lieto di questa opportunità che l’Unione Europea ci offre. Soprattutto, anche la nostra Organizzazione Sindacale è lieta di apprendere come in tale bando/Avviso 33 ci si ponga come obiettivo la contrattualizzazione a tempo indeterminato almeno del 25% dei soggetti che vi verrebbero a partecipare. Ottima cosa. Un plauso dunque a progettisti e a chi si è speso anche ad interloquire con le aziende.

Il plauso del Sifuf Confali: “Non siamo Bastian contrari”

Apprezzerà, ella direttore, come non sempre noi si sia bastian contrari per partito preso! Ci faccia però aggiungere che, in una vera politica di sistema, si sarebbe potuto e forse dovuto realizzare il censimento degli operatori specializzati ma disoccupati iscritti all’Albo della Formazione professionale siciliana, per poterli ricollocare come risorse esperte in tale Avviso 33, previa operazione di mediazione con le grandi aziende partners. Non sarebbe stata operazione difficile: anzi per una volta la Regione siciliana avrebbe attinto a sue risorse umane precarizzate ma di grandi competenze.
Mi piace ricordare un’esperienza del passato che pochi ricordano, quando la Formazione professionale siciliana formava i docenti per il sostegno prima ancora che lo Stato lo facesse. Mi creda, caro direttore, ebbero ottima formazione ma soprattutto giocarono un ottimo ruolo per l’integrazione di certe categorie dello svantaggio sociale.

Perché l’assessorato alla Formazione non valorizza l’Albo?

Altra esperienza che ci torna in mente furono i corsi per saldatori: i nostri allievi hanno fatto grande il Triveneto e la Lombardia con la formazione che ebbero qui in Sicilia. Potremmo parlare di tante altre competenze professionali presenti dentro quel “maledetto”, per alcuni, “benedetto” per altri, Albo professionale della Formazione siciliana ma parlarne è vano se il nostro interlocutore dentro l’Albo non vuol mettere il naso. Forza e coraggio invece a coloro che stanno ai nastri di partenza per questo Avviso 33. Grazie Direttore

 

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