Agricoltura

Secchiate di arance italiane da Penny Market. Gli agricoltori sono soddisfatti?

Condividi
  • Ce lo chiediamo perché il prezzo di vendita al dettaglio – 0,75 euro al kg – ci sembra un po’ basso. Quanto sono state pagate agli agricoltori?
  • L’iniziativa – se gli agricoltori sono soddisfatti – è ottima. In tempo di pandemia le arance fanno sempre bene 

Ce lo chiediamo perché il prezzo di vendita al dettaglio – 0,75 euro al kg – ci sembra un po’ basso. Quanto sono state pagate agli agricoltori?

L’iniziativa è originale: non è cosa di tutti i giorni trovare in vendita 4 kg di arance italiane in un secchio trasparente al presso di 2,99 euro. Ma come nota ITALFRUIT NEWS, in questa iniziativa di Penny Market qualcosa non quadra. E non è difficile comprenderlo: il prezzo troppo esiguo. Fatti i conti, sono 0,75 euro al kg. “Vorrei proprio vedere quanto pagate le arance agli agricoltori italiani”, scrive Luca sulla pagina Facebook di Penny Market. Come si fa a dargli torto? Se vendono il prodotto al dettaglio al prezzo di 0,75 euro, quanto sono state pagare le arance agli agricoltori? La domanda è d’obbligo, perché tutti sappiamo che la Grande distribuzione organizzata, per definizione, non ha mai agevolato gli agricoltori.  

L’iniziativa – se gli agricoltori sono soddisfatti – è ottima. In tempo di pandemia le arance fanno sempre bene 

Le arance vendute a un prezzo così basso sono italiane? La risposta del gruppo Penny Market è puntuale: “Le arance sono italiane e, da sempre, abbiamo a cuore i produttori del nostro territorio. Questo è testimoniato anche dalla nostra iniziativa Abbracciamo l’Impresa Italiana con la quale abbiamo sostenuto tante piccole realtà italiane” (dichiarazione presa sempre da ITALFRUIT NEWS). Detto questo, sarebbe bene informare di più i consumatori, indicando, in primo luogo, da quali zone d’Italia arrivano le arance. E dando voce anche agli agricoltori, per capire a che prezzo hanno venduto le loro arance e se sono soddisfatti. In tempo di pandemia mangiare agrumi fa bene, perché – com’è noto – sono ricchi, tra le altre cose, di vitamina C. Ma è bene che tutti siano contenti.

Pubblicato da