Governo Draghi: rinviato il voto sulla piattaforma Rousseau. Beppe Grillo ha paura di perdere?/ MATTINALE 496

10 febbraio 2021
  • La base del Movimento 5 Stelle oggi conta ancora qualcosa?  
  • La battaglia non è solo sul Governo Draghi, ma sul controllo del Movimento
  • La ‘casta’ del Movimento 5 Stelle ha deciso di entrare in Paradiso a dispetto dei Santi…
  • Adesso arriva un passaggio importante: il voto in Parlamento sul Governo Draghi

La base del Movimento 5 Stelle oggi conta ancora qualcosa?  

Ormai nel Movimento 5 Stelle la fantasia ha superato la realtà. Il comico Beppe Grillo, che ancora oggi è il ‘garante’ del Movimento 5 Stelle, ha deciso di ‘congelare’ il voto degli scritti alla piattaforma Rousseau. Gli iscritti avrebbero dovuto decidere se partecipare o meno al Governo di Mario Draghi. Con il secco “No” di Alessandro Di Battista al Governo di Mario Draghi, a quanto pare, le cose per Grillo, per Luigi Di Maio e, in generale, per i grillini ‘governativi’ si stavano mettendo male. Così Grillo ha deciso ‘democraticamente’ di rinviare la votazione. Se volete sorridere potete leggere come Il Fatto Quotidiano dà la notizia del ‘congelamento’ della democrazia diretta nel Movimento 5 Stelle…

La battaglia non è solo sul Governo Draghi, ma sul controllo del Movimento

In pratica, quello che abbiamo scritto ieri è corretto. I grillini ‘governativi’ temono di essere smentiti dalla base. Se si fosse votato e avessero vinto i “No” – cosa a quanto pare molto probabile, altrimenti la votazione sulla piattaforma Rousseau non sarebbe stata sospesa – i parlamentari favorevoli al Governo Draghi avrebbero dovuto lasciare il Movimento e Di Battista sarebbe automaticamente diventato ufficialmente quello che è già di fatto: il leader del Movimento 5 Stelle. E’ evidente che la battaglia, all’interno del Movimento, non è solo sulla partecipazione o meno al Governo Draghi, ma anche sul controllo del Movimento. Grillo e i parlamentari filo-governativi vogliono entrare nel Governo che, ancora una volta, l’Unione europea dell’euro sta imponendo all’Italia, ma vorrebbero tenersi anche il Movimento!

La ‘casta’ del Movimento 5 Stelle ha deciso di entrare in Paradiso a dispetto dei Santi…

Insomma, i vari Grillo, Di Maio, Cancelleri e via continuando hanno deciso di entrare in Paradiso a dispetto dei Santi! La battaglia in corso è solo agli inizi. Grillo ha fatto sapere che Draghi ha detto sì al Reddito di cittadinanza (che in realtà non è un Reddito di cittadinanza, ma un sussidio, in Reddito di cittadinanza è un’altra cosa). Grillo, in questa fase, deve lavorare su più fronti: bloccare il pronunciamento della base del Movimento (e l’ha già fatto); evitare che Di Battista si prenda il Movimento riproponendo i valori originari dei grillini; convincere tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle a votare per il Governo Draghi; e, forse, convincere Giuseppe Conte a non dare vita a un nuovo soggetto politico che toglierebbe voti al PD. Fino ad oggi è sempre andata bene a Beppe Grillo, se è vero che è riuscito perfino a bloccare il voto sulla piattaforma Rousseau. Ma adesso c’è un passaggio fondamentale al quale non potrà sfuggire: il voto dei parlamentari grillini al Governo Draghi.

Adesso arriva un passaggio importante: il voto in Parlamento sul Governo Draghi

Con molta probabilità, con il voto sulla piattaforma Rousseau domani si sarebbe consumata la spaccatura nel Movimento. Ma il passaggio sul voto al Governo Draghi non sarà meno traumatico. Piaccia o no, sta finalmente arrivando l’anticipo della resa dei conti. Piaccia o no, Draghi è l’uomo che l’Unione europea dell’euro sta imponendo all’Italia. Piaccia o no, i parlamentari del Movimento 5 Stelle saranno finalmente davanti a un bivio: dovranno votare sì o no. Il voto sulla piattaforma Rousseau che Grillo ha rinviato si riproporrà alla Camera e al Senato. Va da sé che, ormai, gli eletti al Parlamento italiano solo in parte rispecchiano la volontà della base. Tutti sappiamo che tanti di questi parlamentari non verranno mai più rieletti. Ma una parte dei parlamentari grillini è ancora libera. Il voto sul Governo Draghi darà un’indicazione importante.

Foto tratta da Il Sicilia           

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