Gli “affaristi” della Ue di oggi somigliano tantissimo agli “affaristi” dell’unità d’Italia del 1864 denunciati da Proudhon!

9 febbraio 2021
  • Le vergogne dell’Italia di ieri e le vergogne dell’Unione europea di oggi
  • La profezia di Proudhon sull’Italia elaborata nel 1864 
  • Gli “affaristi” di ieri hanno colpito, alla fine, solo il Sud Italia e la Sicilia. Mentre gli “affaristi” di oggi – leggere Unione europea – si vogliono prendere l’Italia intera

Le vergogne dell’Italia di ieri e le vergogne dell’Unione europea di oggi

Su Regno delle Due Sicilie.eu abbiamo letto alcune considerazioni del filosofo ed economista, Pierre Joseph Proudhon, sull’Italia riportate da Antonio Grano nel saggio A sinistra della questione meridionale. Parliamo dell’Italia appena unificata. Corre l’anno 1864 e il filosofo aveva perfettamente capito la natura dell’Italia appena nata. Quello che impressiona è che alcune delle considerazioni scritte da Proudhon sull’Italia del 1864 sono attuali e valide per l’Unione europea dell’euro. E’ incredibile osservare come alcuni degli elementi degli “affaristi” che operavano al tempo della ‘presunta’ unità d’Italia li ritroviamo, oggi, nell’Unione europea, dalla centralizzazione del credito all’incremento del debito pubblico, fino alla svendita delle proprietà nazionali (pensiamo agli anni del Britannia per l’Italia e al ‘saccheggio’ operato qualche anno fa dalle banche tedesche ai danni della Grecia).

La profezia di Proudhon sull’Italia elaborata nel 1864 

Leggiamo insieme questo passo di Proudhon: “La maledizione! L’Italia, in sintesi, non era unificabile per i seguenti motivi:
“per via della sua costituzione geografica”;
“a causa della divisione originaria delle sue nazionalità”;
a causa del “complicato problema” della sua storia.
Si tratta, per Proudhon (*), di una incompatibilità imposta da una tripla legge: “legge della natura, legge della vita, legge dello spirito”. E poiché queste leggi sono state travolte dalla legge del profitto e dell’espansione capitalistica, chiarisce, le conseguenze di questo atto contro natura saranno devastanti, e saranno pagate dalle future generazioni. E così fu”. In realtà, Proudhon non ha previsto che a farne le spese sarebbero stato il Sud Italia e la Sicilia.

Gli “affaristi” di ieri hanno colpito, alla fine, solo il Sud Italia e la Sicilia. Mentre gli “affaristi” di oggi – leggere Unione europea – si vogliono prendere l’Italia intera

“Questa cospirazione piemontese” scrive, “non è stata ordita né contro gli imperatori, né contro i principi, né contro il Papato: è contro voi stessi, o italiani, povere vittime! Il movimento per l’unità d’Italia” conclude Proudhon, “è una governativa camarilla; è la politica degli affari… è la corruzione… grossi emolumenti, sinecure, monopoli, privilegi, concessioni, regalie, affari importanti e lucrativi, liberati da ogni incognita grazie all’intervento degli uomini di potere”. E dunque, chi dice unità e centralizzazione, in effetti dice:

– mondo dei grandi affari;

– centralizzazione dei capitali;

– centralizzazione del credito al 7, 8, 9 e 10 per cento;

– centralizzazione delle ipoteche;

– infeudamento delle proprietà;

– accaparramento dei prestiti si Stato;

– aumento delle imposte;

– moltiplicazione degli impieghi;

– incremento del debito pubblico;

– svendita delle proprietà nazionali;

– alleanza della borghesia e dello Stato centralizzato con tutte le aristocrazie terriere, finanziarie e speculatrici del globo”.

Antonio Grano A sinistra della questione meridionale, NordeSud Edizioni, pag. 99, 100.

Tratto da Regno delle Due Sicilie.eu

Foto tratta da Novecento.org

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