Riecco i migranti in Sicilia e in Sardegna. Figuccia: “Il nuovo Governo affronti l’emergenza”

5 febbraio 2021
  • Già nei primi giorni di Febbraio arrivano migranti in Sicilia e Sardegna. Che succederà nei prossimi mesi? E’ normale in piena pandemia? 
  • A che punto l’incredibile storia del mare di Sardegna? 
  • Il parlamentare regionale Figuccia, sull’emergenza migranti, chiede al nuovo Governo regionale discontinuità rispetto al passato Governo 

Già nei primi giorni di Febbraio arrivano migranti in Sicilia e Sardegna. Che succederà nei prossimi mesi? E’ normale in piena pandemia? 

Le ultime notizie raccontano che i trafficanti di esseri umani della Libia e della Tunisia, complice il bel tempo, avrebbero già messo in mare un numero imprecisato di migranti. Ieri, ad esempio, circa 300 migranti sono sbarcati a Lampedusa. Secondo quanto scriveva ieri il quotidiano la Repubblica, i migranti messi in mare dai trafficanti sarebbero già un migliaio. Gli sbarchi – in questo caso provenienti dall’Algeria – sono ricominciati anche in Sardegna. Leggiamo su La Nuova Sardegna un articolo di ieri: “TEULADA. Condizioni meteo marine ideali, riprendono gli sbarchi di migranti nordafricani sulle coste del sud Sardegna. Fra la scorsa notte e oggi (ieri per chi legge ndr) ne sono arrivati complessivamente 47 con differenti viaggi della speranza, fra cui una donna incinta. Tutti sono stati trasferiti con mezzi privati al servizio della prefettura nel centro di prima accoglienza di Monastir e sottoposti alle procedure sanitarie anti Covid-19. Il primo sbarco nel cuore della notte a Porto Budello, sulla costa di Teulada, dove sono arrivati su un barchino 10 algerini, seguiti a breve da altri 8. Li hanno intercettati a terra pattuglie dei carabinieri delle stazioni di Teulada e di Giba. Intorno a mezzogiorno un pattugliatore a mare della guardia di finanza ha al largo dell’isola di Vacca un barchino in vetroresina con 6 migranti, scortata fino al porto di Sant’Antioco. Un’altra imbarcazione è stata intercettata dal guardacoste “Casotti” del Reparto operativo navale di Cagliari delle Fiamme gialle al largo di Teulada. A bordo 11 algerini, accompagnati anche loro al porto di Sant’Antioco. Nel tardo pomeriggio l’equipaggio di una motovedetta della Guardia di finanza ha avvistata in prossimità di Porto Pino un’altra imbarcazione con a bordo 12 nord africani, fra cui una donna incinta. Anche questi migranti sono stati scortati via mare nello stesso porto di quelli precedenti e affidati ai carabinieri e agli agenti del commissariato di polizia di Carbonia che dopo i primi accertamenti sul posto hanno provveduto a trasferirli al Cp di Monastir”.

A che punto l’incredibile storia del mare di Sardegna? 

Di fatto, il tratto di mare che divide l’Algeria dalla Sardegna sembra ormai sotto controllo da parte degli algerini. Come per i migranti che arrivano dalla Tunisia e dalla Libia, è praticamente impossibile che le piccole imbarcazioni possano effettuare la traversata. E’ evidente che queste piccole imbarcazioni vengono scortate fino sotto le coste siciliane e sarde da grandi imbarcazioni che vengono definite ‘navi-madri’. Così com’è evidente che le autorità non possono non sapere quanto accade. Tutto è chiarissimo. Nel caso dell’Algeria c’è anche una storia di ‘dominio’ del mare che ci piacerebbe capire come sia finita.  

Il parlamentare regionale Figuccia, sull’emergenza migranti, chiede al nuovo Governo regionale discontinuità rispetto al passato Governo 

Sugli sbarchi in Sicilia interviene il parlamentare regionale della Lega, Vincenzo Figuccia: “È notizia di ieri di due sbarchi di migranti a Lampedusa. Sono circa 300 le persone sbarcate, per la maggior parte sono giovani e molti di loro sono addirittura minorenni. Adesso bisognerà capire quale sarà la linea politica che vorrà sposare il futuro Governo. Non importa quale sarà il nome, se Mario Draghi o altro, ma quello che avrà in testa di fare. Spero arrivino presto da Roma indicazioni per fermare gli sbarchi evidenziando da subito una linea di rottura con il precedente Governo Giuseppe Conte. L’appello che lancio da siciliano è che, sin da subito, venga chiarito come il nuovo Governo intenda affrontare la questione sbarchi nella mia terra”.

 

 

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