Regione: 75 mln di euro per incentivare i turisti a visitare la Sicilia. La pandemia è finita in tutto il mondo?

3 febbraio 2021
  • In presenza di una pandemia bisogna limitare o bloccare la libera circolazione delle persone. Gli attuali governanti siciliani lo sanno? 
  • E’ normale programmare “campagne video emozionali” rivolte al mercato turistico italiano ed estero in piena pandemia?
  • L’esperienza dello scorso anno, che ci ha portato al record dei contagi, non è servita a niente?
  • Perché non riprogrammare questi 75 milioni di euro per sostenere la sanità siciliana? 

In presenza di una pandemia bisogna limitare o bloccare la libera circolazione delle persone. Gli attuali governanti siciliani lo sanno? 

L’attuale Governo regionale di Nello Musumeci ritiene che la pandemia sia agli sgoccioli? Sembra proprio di sì, altrimenti non avrebbe pubblicato il decreto per l’affidamento della campagna di comunicazione. da quello che capiamo, i turisti possono cominciare a preparare le valigie per venire in Sicilia. Leggiamo infatti nel comunicato del Governo siciliano: “Entra nel vivo il progetto SeeSicily, il Piano di sostegno al comparto turistico approvato dal governo Musumeci, su proposta dell’assessore al Turismo Manlio Messina, per contrastare gli effetti dell’emergenza da Covid-19. Il dipartimento regionale del Turismo ha pubblicato il decreto per l’affidamento del servizio di comunicazione, con l’obiettivo di promuovere l’immagine della Regione in Italia e all’estero e pubblicizzare gli incentivi previsti per quei visitatori che sceglieranno la Sicilia come meta delle proprie vacanze”.

E’ normale programmare “campagne video emozionali” rivolte al mercato turistico italiano ed estero in piena pandemia?

“La Regione – prosegue il comunicato – ha stanziato 75 milioni di euro del Po Fesr 2014-2020 per l’acquisto di servizi turistici (pernottamenti, visite guidate, ingressi ai musei) che saranno gratuitamente messi a disposizione dei turisti attraverso appositi voucher. L’obiettivo adesso è quello di realizzare una campagna di comunicazione integrata – online e offline – rivolta ai visitatori nazionali e stranieri che promuova la Sicilia, faccia conoscere il progetto e contribuisca così a destagionalizzare e a incrementare i flussi turistici. La comunicazione di SeeSicily dovrà concentrarsi, in particolare, sulla creazione di un’immagine coordinata del progetto e sulla realizzazione di campagne video emozionali rivolte al mercato italiano ed estero. Gli operatori del settore interessati a partecipare al bando devono essere iscritti al Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (Mepa) e hanno tempo fino alle 12 del 15 febbraio per presentare la propria candidatura all’indirizzo di posta elettronica certificata dipartimento.turismo2@certmail.regione.sicilia.it”.

L’esperienza dello scorso anno, che ci ha portato al record dei contagi, non è servita a niente?

Non abbiamo nulla contro il turismo siciliano: anzi, ci piacerebbe vedere scomparire il virus che la provoca. Però riteniamo che prima di spendere 75 milioni di euro per “promuovere l’immagine della Regione in Italia e all’estero e pubblicizzare gli incentivi previsti per quei visitatori che sceglieranno la Sicilia come meta delle proprie vacanze” si dovrebbe avere la certezza che, nei prossimi mesi, la Sicilia si sia liberata dalla pandemia. Se così non fosse si ripeterebbe il tragico errore dell’Estate dello scorso anno: ovvero creare i presupposti per aumentare la diffusione del COV-SARS-2 e le eventuali mutazioni, peraltro spendendo pure 75 milioni di euro! Ci auguriamo che qualche parlamentare regionale di buona volontà faccia presente al Governo Musumeci i nostri dubbi che – almeno così ci auguriamo – sono i dubbi dettati dal buon senso. Ammesso che in Sicilia abbia ancora senso chiedere il buon senso alla politica, visto che lo scorso anno, in piena pandemia, in televisione, spuntavano immagini che magnificavano la Sicilia…

Perché non riprogrammare questi 75 milioni di euro per sostenere la sanità siciliana in affanno? 

Se non ricordiamo male, la Commissione europea ha stabilito, nel quadro degli interventi legati al COVID-19, che i fondi europei si possono riprogrammare e utilizzare per fronteggiare la pandemia. Perché, invece di spendere 75 milioni di euro per far arrivare turisti in Sicilia senza nemmeno sapere se, da qui a qualche mese, ci sarà ancora nel mondo la pandemia non riprogrammare questi fondi per sostenere la sanità pubblica siciliana, con particolare riferimento a chi opera con abnegazione per fronteggiare il COVID-19? A noi risulta che, in Sicilia, per fronteggiare la pandemia, capita anche di chiudere reparti, rinviando le visite e le cure ai pazienti di tali reparti che hanno bisogno di cure. E’ chiedere troppo?

Foto tratta da Pedagogiamo

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