Le biciclette possono procedere contromano? Tutto quello che gli automobilisti (e i ciclisti) debbono sapere/ SERALE

3 febbraio 2021
  • Il problema sta diventano serio, perché sempre più spesso si notano biciclette e monopattini procedere contromano
  • Le biciclette non possono procedere contromano, a meno che non ricorra una delle quattro condizioni
  • Sì alla circolazione contromano in presenza di un “controsenso ciclabile”
  • I ciclisti che procedono contromano possono beccarsi la contravvenzione
  • Le proposte presentate nella Commissione Trasporti della Camera dei deputati 
  • Concludendo, i ciclisti debbono attenersi al Codice della strada

Il problema sta diventano serio, perché sempre più spesso si notano biciclette e monopattini procedere contromano

Quante volte vi è capitato di procedere in una strada a senso unico incrociando ciclisti o monopattini che procedono contromano? di A Palermo, per i ciclisti e per chi utilizza il monopattino, andare contromano nelle strade è ormai un’abitudine. Il problema è serio ed è continua fonte di pericolo. Ma come stanno le cose? Biciclette e monopattini possono imboccare i sensi unici? Per fare un po’ di chiarezza, visto che la situazione sta diventando caotica, abbiamo fatto una piccola ricerca. E ci siamo imbattuti in un articolo molto chiaro pubblicato da motorbox. Da dove viene fuori che se è vero che nelle città del Nord Europa i ciclisti possono percorrere le strade contromano, in Italia questo non è consentito. Questa notizia è importante.

Le biciclette non possono procedere contromano, a meno che non ricorra almeno una delle quattro condizioni

“In mancanza di una normativa esplicita – leggiamo nell’articolo di motorbox – che al momento non esiste, la risposta più sicura è no, non è consentito circolare contromano in bicicletta: sia essa normale o una bici elettrica a pedalata assistita. La situazione però è abbastanza nebulosa e aperta a possibili interpretazioni. Nel dicembre del 2011 il Ministero dei Trasporti aveva emanato un parere secondo il quale era possibile circolare contromano in bicicletta, ma solo rispettando una serie di condizioni particolari. Nella fattispecie:

  1. la strada si trova all’interno di una zona a traffico limitato (ZTL)
  2. la carreggiata della strada è ampia almeno 4,25 metri (2,75 mt + 1,50 mt)
  3. il limite di velocità per le auto non supera i 30 km/h.
  4. un’apposita segnaletica stradale indica la possibilità di circolare contromano”.

Sì alla circolazione contromano in presenza di un “controsenso ciclabile”

Però… Però nel 2015 è arrivato un nuovo parere del Ministero dei Trasporti “numero 4635/2015 – leggiamo sempre su motorbox – nel quale ha stabilito che sono valide le multe comminate ai ciclisti che circolano contromano in violazione del senso di marcia (indipendentemente dalla pericolosità della condotta), e questo anche in presenza di cartelli stradali integrativi predisposti dal Comune su cui si trova la strada”. I ciclisti possono derogare a tale prescrizione solo se il Comune un “controsenso ciclabile” che deve essere contrassegnato con una “segnaletica orizzontale specifica”.

I ciclisti che procedono contromano possono beccarsi la contravvenzione

I ciclisti che procedono contromano si possono beccare la contravvenzione? Sì: “Le sanzioni per chi procede contromano, secondo l’articolo 143 comma 11 del Codice della Strada (vedi ultimo paragrafo), prevedono una somma da 162 euro a 646 euro. Una cifra che, in corrispondenza di curve, di raccordi convessi o in ogni altro caso di limitata visibilità, in condizioni quindi di estrema pericolosità, passa da 318 euro a un massimo di 1.272 euro”.

Le proposte presentate nella Commissione Trasporti della Camera dei deputati 

L’articolo riporta anche le proposte di legge presentate presso la Commissione Trasporti della Camera dei deputati. Eccole.

  • “Possibilità di circolare contromano indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, ma solo nei centri abitati in cui il limite di velocità è di 30 km/h, riducendo così il differenziale di velocità tra auto e bicicletta in caso di incidenti. In questo caso, le singole amministrazioni dovrebbero farsi carico di adeguare la propria segnaletica stradale. È una norma già in vigore in molte città europee.
  • Striscia di arresto avanzata, ossia una ulteriore linea davanti a quella di stop per i veicoli a motore, riservata solo alle biciclette, a cui verrebbe risparmiato di respirare i gas di scarico delle auto in colonna, e darebbe loro la precedenza di movimento quando scatta il verde. Anche questa è una soluzione già molto utilizzata nel Nord Europa.
  • Possibilità di circolazione per i ciclisti nelle corsie preferenziali riservate a taxi e mezzi pubblici”.

Concludendo, i ciclisti debbono attenersi al Codice della strada

“Ci si deve muovere il più possibile vicini al margine destro della carreggiata

Non si può circolare sul marciapiede, a meno che questo non sia esplicitamente segnalato come pista ciclabile

Non si possono superare i limiti di velocità

Non si può attraversare la strada quando il semaforo è rosso

Non è possibile sorpassare sulle strisce continue di mezzeria

Va data la precedenza a chi proviene da destra

Va data la precedenza ai pedoni che attraversano la strada sulle strisce pedonali”.

QUI L’ARTICOLO DI motorbox

Foto tratta da moto.it

 

 

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