Renzi ha messo all’angolo i grillini e il PD. Perché non vanno escluse le elezioni anticipate/ MATTINALE 488

2 febbraio 2021
  • Renzi, dopo aver sopportato per mesi la definizione di “uomo del 2%”, sta presentando il conto a PD e grillini. A cominciare dal Reddito di cittadinanza
  • Per Renzi e Italia Viva, il Ministro uscente della Giustizia, Alfonfo Bonafede, è già a casa. E questo fa impazzire i grillini 
  • La vera carta politica di Renzi: una legge elettorale discussa e approvata da Italia Viva con il centrodestra
  • Più Renzi attacca i grillini togliendogli spazio, più aumenta la sua visibilità e il possibile consenso per Italia Viva

Renzi, dopo aver sopportato per mesi la definizione di “uomo del 2%”, sta presentando il conto a PD e grillini. A cominciare dal Reddito di cittadinanza

Che brutta fine che hanno fatto i grillini. Anzi, perché brutta: bruttissima! Di fatto, Matteo Renzi li sta facendo impazzire. E sta facendo tribolare anche i dirigenti del PD, che in queste ore si pentono amaramente di aver detto e ripetuto, nei mesi scorsi, che tanto Italia dei Valori non conta niente, è al 2%, non hanno dove andare e via con gli atteggiamenti di superiorità. Ora, però, Renzi sta presentando il conto al partito di Zingaretti e al Movimento 5 stelle. Ed è un conto salatissimo. L’affondo più pesante è sul Reddito di cittadinanza, che forse è uno dei pochi impegni mantenuti dai grillini. Un Reddito di cittadinanza realizzato con i piedi: oltre 2 milioni di persone a stipendio fisso, che costano 26 miliardi in tre anni. Una follia! Ma intanto è l’unica cosa importante fatta dai grillini. Se dovesse cadere il Reddito di cittadinanza – che nella migliore delle ipotesi potrebbe essere mantenuto riducendo la spesa di almeno due terzi – per il Movimento 5 Stelle sarebbe un colpo micidiale. Ma non è solo questo l’argomento politico che divide una maggiorana di Governo che non sembra più tale.

Per Renzi e Italia Viva, il Ministro uscente della Giustizia, Alfonfo Bonafede, è già a casa. E questo fa impazzire i grillini 

Sulla Giustizia, ad esempio, i renziani chiedono che si ricominci tutto di sana pianta. Renzi e i suoi danno per scontato che nell’ancora ipotetico prossimo Governo il Ministro della Giustizia uscente, Alfonso Bonafede, non ci debba essere. Per la Giustizia, o meglio, per la riforma della Giustizia chiedono l’istituzione di una Commissione parlamentare bicamerale. Per i grillini sarebbe uno smacco terribile. Ma non hanno scelta. Perché quello che fino a qualche settimana fa “aveva appena il 2%”, l’uomo che “non contava niente” oggi li tiene tutti in pugno. L’alternativa, infatti, è il voto che terrorizza sia i grillini, sia il PD.

La vera carta politica di Renzi: una legge elettorale discussa e approvata da Italia Viva con il centrodestra

Il possibile ricorso alle elezioni anticipate, che a nostro modesto giudizio sono meno lontane di quanto si creda, creerebbe uno scenario politico imprevedibile. Nessuno vorrebbe andare a votare con l’attuale legge elettorale: e meno che mai PD e grillini. Prima di andare al voto bisognerebbe approvare una nuova legge elettorale. Ma se si andrà al voto anticipato, ciò, per forza di cose, avverrà perché Italia Viva di Renzi avrà rotto con PD e grillini. E, a questo punto, Renzi e Italia Viva la nuova legge elettorale la andrebbero a discutere e ad approvare con il centrodestra. Nessuno lo dice, ma è proprio questo che rende oggi Renzi fortissimo nella trattativa per il nuovo Governo.

Più Renzi attacca i grillini togliendogli spazio, più aumenta la sua visibilità e il possibile consenso per Italia Viva

Ed è per questo che Renzi gioca un po’ sul MES – ne prendiamo una parte e bla bla bla – mette un po’ di fuoco sotto le sedie dell’ISTAT (‘feudo’ grillino), fa ‘ballare’ il Commissario COVID-19 Domenico Arcuri, chiede tre Ministeri ‘pesanti’ (a cominciare dalla Giustizia e dallo Sviluppo economico). E soprattutto – ribadiamo – vuole l’azzeramento, o quanto meno, il drastico ridimensionamento del Reddito di cittadinanza. Un altro elemento politico importante – che in realtà è politico e mediatico insieme – è legato alla contrapposizione al Movimento 5 stelle. Oggi i grillini, nell’immaginario politico-popolare, rappresentano la delusione e il fallimento. Chi si mette contro i grillini, automaticamente, si attira le simpatie dei tantissimi elettori delusi dal Movimento: e questo è un fatto importante che dà a Renzi visibilità e consenso. Immaginate adesso la faccia di Alessandro Di Battista, che è rimasto nel Movimento nell’illusione di diventarne il leader e che, in queste ore, vede Renzi che, pezzo dopo pezzo, smonta quel poco di identità politica che è rimasta al Movimento…

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