Formazione, Guzzo: rovistando tra le ‘carte’ abbiamo scoperto novità incredibili per alcuni ‘unti dal Signore’…

22 gennaio 2021
  • Il salto da un Ente all’altro: per alcuni sì, per la maggioranza dei lavoratori no!
  • Il passaggio dalle acque senza Mosè…

da Costantino Guzzo
segretario regionale Sifus Confali Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

Il salto da un Ente all’altro: per alcuni sì, per la maggioranza dei lavoratori no!

“Vivere senza più gelosia, vivere senza malinconia…”, una canzonetta che mio padre attaccava a cantare se la rabbia lo prendeva e lo tentava alla bestemmia! Ieri avrei voluto cantare anch’io questo brano, avevo davvero voglia di imprecare alla grande, di far scendere diavoli e santi… E sapete perché ? Perché durante gli ‘scavi archeologici’ ho ancora trovato reperti di vigliaccheria sindacale e testimonianze dello ‘splendore’ della Trimurti, della triplice alleanza della ‘legalità’. Avrete capito che sto parlando di “passaggi diretti”, dei nuovi e numerosi documenti che li provano e che giorno dopo giorno vengono alla luce. Colleghi della Formazione che, durante i licenziamenti di massa, venivano salvati col sistema della cosiddetta “unzione”, passando da un Ente all’altro col favore e il beneplacito della Trimurti siciliana. Le stesse norme che salvavano taluni, previste dal CCNL 2011/2013, erano negate a tutti gli altri, a migliaia di altri lavoratori! Disparità avallata, permessa, suggerita e tutelata da tutto il sistema clientelare sindacale, politico e burocratico di questa buttanissima Sicilia… Pietrangelo mi perdoni!

Il passaggio dalle acque senza Mosè…

Ma la scoperta archeologica di ieri ha proprio del fantastico e merita il sottofondo della canzonetta: “vivere senza più gelosia…” : si scopre infatti che talvolta in questi verbali di passaggio manca la firma di Mosè, ma non il Mosè biblico, bensì il Rappresentante legale dell’Ente che avrebbe dovuto avallare tale passaggio, il passaggio delle acque! Ridiamo, ridiamo a crepapelle! Superficialità o arroganza del potere sindacale della Trimurti? Macelleria dei licenziamenti orchestrata a tavolino? Cos’altro ancora? Ogni tanto ascoltiamo cosa ha da dire il lupo; forse Cappuccetto rosso, in questa storia, non è la verginella che vuol apparire ma una vecchia bagascia che manovra il sistema. Ci sarà il tempo per qualche anima buona di rinsavire, chiedere perdono e tornare davvero a tutelare i lavoratori?

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