In ricordo di Emanuele Macaluso, togliattiano oltre la vita di Togliatti

20 gennaio 2021
  • Emanuele Macaluso, straordinario dirigente politico
  • L’utopismo rapportato alla concretezza
  • L’amicizia nata a Palma di Montechiaro ad un convegno di Danilo Dolci
  • Lezione di politica da un comunista a un democristiano

di Calogero Mannino

Emanuele Macaluso, straordinario dirigente politico

Molti, oggi, avranno possibilità di ricordare Emanuele Macaluso per la sua attività politica e sindacale. Avranno modo di riconoscere che egli è stato una grande figura del Partito comunista, un suo straordinario dirigente. Appartiene alla Storia di quel partito che ha attraversato tutta la vicenda politica italiana dal 1943 fino ad oggi. Certamente fino ad oggi. Perché, pur non essendo impegnato direttamente nel PD, Macaluso è rimasto sempre sulla breccia della battaglia politica come battaglia di pensiero, innanzitutto. E quindi di esplicitazione di valori ideali.

L’utopismo rapportato alla concretezza

Emanuele Macaluso è rimasto ‘togliattiano’. Non soltanto nel legame alla persona anche oltre la vita di Togliatti. Ma è rimasto incardinato nella metodologia politica di Togliatti e nel complesso delle concezioni politiche, nelle quali la profonda riflessione di Gramsci era commisurata alla realtà, al principio di realtà. L’utopismo rapportato alla concretezza a volte brutale delle circostanze e delle situazioni, ma sempre coerente alla prospettiva. Emanuele Macaluso ha avuto nella storia della Sicilia un grande ruolo. Innanzitutto nella costruzione del partito, legandolo sempre alle grandi battaglie sindacali, sociali, nelle miniere e nel feudo per la riforma agraria, e poi ancora nelle lotte per lo sviluppo economico ed il rinnovamento della vita della Sicilia.

L’amicizia nata a Palma di Montechiaro ad un convegno di Danilo Dolci

Ho conosciuto Emanuele Macaluso a Palma di Montechiaro in occasione
del convegno di Danilo Dolci in quel tempo impegnato nelle battaglie di denuncia del ritardo dello sviluppo economico e civile della Sicilia. Palma di Montechiaro in quel tempo era un Comune privo di rete fognante e di acquedotto. A quel convegno aderivano alcuni giovani Democristiani che attorno al giovane leader Lello Rubino portavano avanti la battaglia di “Assalto alla Miseria”. Incontrarsi non era la celebrazione di una protoforma di compromesso storico. Era un trovarsi sul terreno dei concreti problemi e delle stesse battaglie. Cammini paralleli anche se diversi. Da quella circostanza è nata la nostra amicizia consolidata nel tempo. Amicizia che ha manifestato con atti concreti di presenza e testimonianza aperta nella fase più difficile della mia vita.

Lezione di politica da un comunista a un democristiano

Ma devo anche ricordare che proprio da lui ho avuto una lezione politica ‘per antonomasia’. Durante il dibattito sulla fiducia al Governo Andreotti mentre eravamo in Transatlantico veniva annunciato l’intervento di Almirante. Immediatamente interrompe la conversazione e mi dice: “Entriamo in Aula perché Almirante va ascoltato”. Un avversario prima lo si ascolta, poi lo si contesta. Lezione di metodo democratico. Da un Comunista ad un democristiano.

Foto tratta da Radio CL1

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