Il Senato americano ‘boccia’ il veto di Trump sul bilancio della Difesa. Nuove rilevazioni il 6 Gennaio?

2 gennaio 2021

Tante le notizie che arrivano in queste ore dagli Stati Uniti d’America in vista della riunione dei due rami del Parlamento americano, prevista il 6 Gennaio, che dovrebbe ratificare l’elezione del nuovo Presidente USA. Intanto il Senato ha fatto lo ‘sgambetto’ a Trump su un fatto molto importante: il bilancio della Difesa. Lo stesso Trump annuncia “rivelazioni eccezionali” il 6 Gennaio  

Sono due le notizie che arrivano in queste ore dagli Stati Uniti d’America. la prima è la battaglia tra la maggioranza del Parlamento americano e il Presidente Donald Trump, con il Senato che ha annullato il veto posto dal capo della Casa Bianca al progetto di Bilancio per la Difesa. La seconda notizia è una dichiarazione dello stesso Trump, che annuncia “rivelazioni eccezionali” il 6 Gennaio, giorno in cui le due Camere del Parlamento statunitense – la Camera dei rappresentanti e il Senato – dovranno ratificare l’elezione del nuovo Presidente.

Cominciamo con lo scontro tra Trump e Parlamento. La notizia la leggiamo su un articolo dell’Agenzia NOVA:

“Il Senato degli Stati Uniti ha votato a favore del progetto di bilancio per la Difesa, permettendo di raggiungere la maggioranza dei due terzi dei voti di entrambe le Camere necessaria per annullare il veto opposto dal presidente Donald Trump. Lo riferisce la stampa statunitense. Dopo il voto della Camera, che lunedì scorso si è espressa a favore del disegno di legge, in un’insolita sessione di Capodanno senatori repubblicani e democratici hanno votato 81-13 a favore del progetto di legge – annullando di conseguenza il veto – in un episodio mai successo durante il mandato di Trump. Otto veti opposti da Trump nei suoi quattro anni di presidenza sono infatti stati confermati. L’8 dicembre, la Camera dei rappresentanti federale ha approvato il National Defense Authorization Act, la bozza del bilancio della Difesa per il 2021, contenente voci di spesa per un importo complessivo di 740 miliardi di dollari”.

“Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump – leggiamo sempre su NOVA – ha opposto il veto al National Defense Authorization Act (Ndaa, il bilancio della Difesa Usa). Lo riferisce la stampa Usa, ricordando che Trump aveva preannunciato la decisione di bocciare il vasto provvedimento finanziario approvato dal Congresso, in risposta al rifiuto di quest’ultimo di emendare la Sezione 230 del Communications Decency Act, che fornisce uno scudo legale di fatto ai social media”.

NOVA riporta anche una dichiarazione di Trump del 23 Dicembre scorso:

“Sfortunatamente, questa legge non include una serie di misure critiche per la sicurezza nazionale, e include invece una serie di provvedimenti che non tributano il dovuto rispetto ai nostri veterani e alla storia delle forze armate, e che muovono in direzione opposta agli sforzi della mia amministrazione per porre gli Stati Uniti al centro della nostra politica estera e della nostra sicurezza nazionale”.

Trump non ha preso bene il voto del Parlamento americano sul bilancio della Difesa, che definisce “un regalo a Cina e Russia”, i principali avversari strategici degli Stati Uniti.

NOVA si sofferma anche sulla riforma della Sezione 230 del Communications Decency Act, “una misura sostenuta a parole da numerosi esponenti dei partiti Repubblicano e Democratico: i primi accusano i colossi del web di sfruttare indebitamente i loro privilegi giuridici per praticare azioni sistematiche di censura ai danni di produttori di contenuti e utenti conservatori; i secondi affermano che la Sezione 230 consenta la pubblicazione di ‘contenuti d’odio’ sulle piattaforme dei social media”.

Trump ha dichiarato che il provvedimento, varato nel 1996, “deve essere revocato”, in quanto “consente la diffusione di disinformazione online” e costituisce “un grave pericolo per la nostra sicurezza nazionale e l’integrità delle elezioni”.

“Il nuovo National Defense Authorization Act – leggiamo sempre su NOVA – aveva ottenuto un vasto sostegno bipartisan da parte dei deputati della Camera, nonostante il presidente Donald Trump avesse sollecitato i Repubblicani a bocciare il provvedimento. L’inquilino della Casa Bianca aveva minacciato di opporre il veto al provvedimento, a meno che il Congresso non vi alleghi misure tese a revocare la Sezione 230 della Communications Decency Act, che esenta i colossi del web dalla responsabilità legale per le decisioni di moderazione dei contenuti pubblicati sulle loro piattaforme. Trump è contrario anche ad una disposizione che prevede di rinominare le infrastrutture militari dedicate a ufficiali della Confederazione. A favore del disegno di legge hanno votato 335 deputati, mentre i contrari sono stati 78, inclusi 37 democratici”.

La seconda notizia la prendiamo da un video di Roberto Mazzoni, un giornalista italiano che vive in Florida e che racconta quello che succede negli Stati Uniti d’America. Il video affronta la questione del vice presidente Mike Pence. Ma la notizia più importante – almeno questo è il nostro giudizio – è che il presidente Trump, il 6 Gennaio, oltre ad aver organizzato una manifestazione popolare a Washington, annuncia “rivelazioni eccezionali”.

Continua intanto l’inchiesta condotti da alcuni legali sui brogli elettorali. Novità starebbero venendo fuori dalla Georgia.

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