La proposta della Lega di Palermo per fare emergere la cosiddetta ‘economia sommersa’

30 dicembre 2020

E’ il progetto della consigliere comunale, Sabrina Figuccia, e del responsabile regionale attività produttive della Lega, Annibale Chiriaco. Mentre la vecchia politica siciliana si attarda a cambiare assessori e a posizionarsi per cercare di mantenere il voto tradizionale, mentre non c’è ancora un partito autonomista-sicilianista-indipendentista unico, la Lega di Salvini si va sempre più radicando in Sicilia.   

A Palermo, vuoi per vecchie abitudini, vuoi perché la crisi economica – complice la pandemia – ha creato enormi problemi, l’evasione fiscale è molto elevata. Da qui l’esigenza di fare emergere la cosiddetta ‘economia sommersa’. Come?

Una proposta la lanciano due esponenti della Lega della città:

“A Palermo esiste un sistema produttivo che è in una sorta di zona grigia, è sotto gli occhi di tutti, ma che viene semplicemente ignorato, perché forse a chi governa questa città da oltre quarant’anni fa più comodo girare lo sguardo dall’altra parte piuttosto che affrontare e risolvere in modo definitivo la questione. Si tratta dell’abusivismo dilagante”.

Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega e cofondatrice del Movimento Cambiamo la Sicilia, che prosegue:

“La crisi nera che quest’anno ha colpito l’intero Paese non ha fatto altro che esasperare questioni che tutti conoscono, ma che nessuno ha mai tentato di risolvere davvero”.

“Oggi, è il momento di mettere da parte inutili ipocrisie – aggiunge Annibale Chiriaco, responsabile regionale attività produttive della Lega – attraverso uno slancio di innovatività che, guardando alle imprese, consenta a chi vuole mettersi in regola di farlo in modo semplice”.

“Stiamo studiando un regolamento che proporrò – prosegue Sabrina Figuccia – in Commissione Affari istituzionali (si tratta della Commissione Affari istituzionali del Consiglio comunale di Palermo ndr) che, accompagni tutta quell’economia ‘fantasma’ che rimane da sempre sotto traccia verso un sistema che la regolarizzi all’interno di un corretto percorso virtuoso di legalità. Questo, aumentando la platea dei soggetti che pagherebbero talune imposte oggi non versate, ridurrebbe sensibilmente i costi globali per tutte le attività produttive cittadine. Insomma, due piccioni con una fava: eliminare, o almeno ridurre drasticamente l’abusivismo, e far pagare meno tasse a tutti i palermitani. Una sfida certamente difficile, ma che credo valga la pena di raccogliere”.

Che dire? Che mentre la vecchia politica siciliana si attarda a cambiare assessori e a posizionarsi per cercare di mantenere il voto tradizionale, mentre non c’è ancora un partito autonomista-sicilianista-indipendentista unico, la Lega di Salvini si va sempre più radicando in Sicilia.

Foto tratta da Rosanero Live 

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