Ieri stop al vaccino in alcune città della Germania: timori per una errata conservazione

28 dicembre 2020

Il vaccino deve essere conservato a meno ottanta gradi. Una prescrizione di  importanza vitale. La non corretta conservazione di questo vaccino potrebbe dare luogo a reazioni pericolose per la salute umana

Vaccinazione: partenza a rilento, ieri, in alcune città della Germania. Che è successo? Che la vaccinazione è stata interrotta subito. Motivazione: problemi alla catena del freddo.

“Alcune città tedesche, in particolare in Baviera – leggiamo in un articolo di Adnkronos – hanno rallentato o cancellato la somministrazione delle prime dosi di vaccino Pfizer. I dubbi sulla conservazione delle fiale sul rispetto della ‘catena del freddo’ hanno condizionato le procedure nel v-day. In particolare, l’iter ha subìto uno stop nel distretto di Lichtenfels, come hanno segnalato i media locali”.

Problemi nelle città di Coburg, Kronach, Kulmbach, Hof, Bayreuth e Wunsiedel dove i programmi di vaccinazione, leggiamo sempre su Adnkronos “sono stati modificati. Nel distretto di Dillingen, riferisce il quotidiano locale Merkur.de, tutto rinviato a domani (cioè ad oggi ndr). Alcune amministrazioni, probabilmente, attendono chiarimenti dalla Biontech, l’azienda che ha sviluppato il vaccino con Pfizer. La situazione nel corso della giornata è stata risolta nel distretto della Svevia, con un sostanziale via libera alle vaccinazioni. Ancora un rebus, nel tardo pomeriggio, il quadro in Alta Franconia”.

La Germania, rispetto ad altri Paesi europei, ha ricevuto circa 150 mila dosi di vaccino. I conti, alla lettera, li fa su Facebook Fonso Genchi:

“La Germania ha ottenuto 151.125 flaconcini: 9.750 per ciascuno dei suoi 16 Stati regionali, eccetto il più piccolo – Brema – che ne ha avuto la metà. Lo stesso numero, 9.750, è quello delle dosi consegnate a molti Stati europei, Italia compresa. Esattamente il doppio, invece, sono quelle arrivate in Francia: 19.500. Il tutto senza alcuna spiegazione (almeno al momento). Un po’ lo stesso è accaduto in Italia: nessuno ha spiegato i criteri secondo i quali è stato assegnato un certo numero di dosi a una regione e un numero diverso ad un altra. E meno male che – ‘dicono’… – siamo in democrazia, dove vige la più assoluta trasparenza…”.

Ma l’abbondanza – almeno nel caso della Germania – si è accompagnata con qualche problema legato alla conservazione del vaccino. Che cosa succede quando questo particolare vaccino viene conservato male lo ha illustrato la scienziata Loretta Bolgan, ricercatrice presso la Harvard Medical School di Boston: 

“Il vaccino va inoltre conservato a meno ottanta gradi ed è di importanza vitale che ciò avvenga. Il materiale genetico degradato è fortemente infiammatorio. Scatena una reazione infiammatoria molto violenta. Quindi inoculare un vaccino degradato risulta pericolosissimo”.

Ecco spiegato il perché in alcune città della Germania hanno interrotto la vaccinazione. Oggi dovrebbero arrivare altre notizie.

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