Una scrittrice nel 2004 ha previsto “l’uso delle mascherine” a causa di “una grave malattia simile alla polmonite”

26 dicembre 2020

Quando abbiamo letto questo articolo su Regno delle Due Sicilie.eu siamo rimasti di sasso. Si racconta di un libro del 2004: “Profezie” di Sylvia Browne. Come faceva l’autrice, nel 2004, a sapere, quasi con esattezza, quello che sarebbe successo 14 anni dopo, cioè quest’anno? Per gentile concessione dell’autore di questo articolo lo riportiamo per intero. Ci sono altre ‘profezie’ che si sono puntualmente verificate!  

Alcuni giorni fa una mia amica virtuale ha pubblicato su di un “social” la foto di una pagina del libro di Sylvia Browne dal titolo “Profezie”, volume pubblicato nel 2004 e, secondo quanto riportato nella “quarta” di copertina, edito da Oscar Mondadori nel 2020 nelle ristampe 4, 5, 6 e 7. Secondo quanto riportato da Wikipedia, Sylvia Browne, all’anagrafe Sylvia Celeste Shoemaker (Kansas City, 19 ottobre 1936 – San Jose, 20 novembre 2013) è stata una sensitiva, saggista e insegnante di religione statunitense.

Volendo innanzi tutto verificare che non si trattasse di una bufala (non della mia amica, ma di chi, eventualmente, se persona diversa, avesse scattato la foto), ho voluto accertarmi della veridicità della notizia. Ho quindi cercato il libro in rete e, trovatolo, l’ho ordinato. Ho potuto così constatare come in effetti quanto riportato dalla foto sia effettivamente presente alla pagina 220.

Ora, non credendo alle profezie, o almeno, non certamente a quelle che, come questa, invece di limitarsi a “dare il messaggio” si avventurano in improbabili discutibili commenti e argomentazioni giustificative, la domanda che sorge spontanea è: come fa una persona a sapere con ben 16 anni di anticipo che “entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a causa di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite…”?

Ho comunque voluto immergermi nella lettura integrale del testo avendo numerose altre sorprese, e non da poco! Il testo affronta, attraverso delle “profezie”, vari aspetti della futura vita che ci attende fra le quali quella economica, politica, sociale, culturale e religiosa.

Riporto qui di seguito alcune fra quelle che più mi hanno più colpito suddividendole, così per come è nel testo, per “categorie”, avvertendo che “grassetti” e sottolineature sono di mio pugno.

– Pag. 155, 156 – Religione

“…Il secondo cambiamento, tra il 2015 e il 2018, sarà una sorta di associazione cristiana, un’unità cooperativa delle fedi protestanti , volta a realizzare obiettivi a lungo termine e di portata mondiale.” …

– Pag. 157, 158 – Collaborazione tra le religioni

“ …Perciò, approssimativamente, nel 2025, tutte le religioni del mondo, escluse poche sette ultraconservatrici e ultraseparatiste, uniranno le loro forze e i loro capitali per il bene reciproco e per il bene dell’umanità.” …

“ …In un crescente numero di città, stati, province e paesi di tutto il mondo fioriranno Centri di guarigione, meravigliosi complessi di quattro edifici a forma piramidale, ciascuno dei quali avrà sulla sommità sfavillanti cristalli rotanti.” …

“ …Il terzo edificio piramidale sarà una meravigliosa biblioteca, che ospiterà moltissimi libri – libri “veri”, di carta e inchiostro, anche nel 2025, ve lo immaginate?! – insieme ai più moderni computer.”…

– Pag. 168 – La scuola elementare

…” Non ci saranno più di dieci o quindici alunni per aula e gli insegnanti saranno altamente qualificati e ben pagati. Nessuno di loro avrà l’abilitazione se non sarà in possesso anche di una laurea in psicologia infantile e se l’attenta analisi del suo back-ground non darà esiti soddisfacenti. “…

– Pag. 169 – La scuola media e la scuola superiore

… “Come ho già detto, un bambino otterrà la licenza elementare solo se avrà sviluppato l’abitudine allo studio e se i suoi genitori saranno diventati dei bravi “cani da guardia”. E la ragione è che nel 2020 l’insegnamento telematico sostituirà quello in aula.” …

– Pag. 222 – Qualità della vita, qualità della morte.

… “Come ho detto, sento continuamente da clienti e amici storie come queste e mi viene sempre una fitta al cuore. Ecco perché sono così felice del fatto che intorno al 2012 verrà creato un potente farmaco, riservato esclusivamente ai pazienti terminali. Sarà somministrato sotto forma di un’iniezione a lento rilascio e permetterà loro di non provare più dolore, pur restando mentalmente lucidi, a differenza di quanto accade con gli attuali farmaci antidolorifici. In definitiva, sia il corpo sia la mente entreranno a poco a poco, e dolcemente, in uno stato di sonno tranquillo e indolore – il paziente non cadrà in preda a quella falsa euforia indotta dalla morfina e dai suoi derivati, ma entrerà in uno stato più simile a quello vissuto durante una reale e profonda meditazione fuori dal corpo.”…

Il testo prosegue poi con l’accettazione della chirurgia plastica anche quando attuata per soli fini emulativi (pag. 235), e l’accettazione del piercing; a pagina 237 si può leggere:

… “ Intorno al 2018, inizieremo anche a indossare sempre meno gioielli, ma ciò che trovo davvero interessante è che ci sarà un revival del piercing. La maggioranza continuerà a farsi il buco alle orecchie. I più temerari (o masochisti) continueranno a scegliere il naso, la lingua o parti del corpo più discrete. Questi piercing adempiranno a un duplice scopo: non saranno solo decorativi, ma serviranno anche a ospitare un microchip contenente tutti i nostri dati personali – nome, indirizzo, numero di previdenza sociale, numero di patente di guida, gruppo sanguigno, informazioni mediche, persone da contattare in caso di emergenza e così via. Questo microchip potrà essere individuato e letto da un piccolo scanner che sarà installato su ogni veicolo di emergenza, sulla macchina della polizia, in ogni ospedale e studio medico.” …

A pagina 250, nel paragrafo intitolato ‘L’effetto a catena delle cure future’, si può leggere:

“La giustizia penale e il sistema detentivo verranno radicalmente trasformati dalla possibilità di determinare attraverso un esame del sangue se esista la predisposizione a una malattia mentale curabile e/o reale. Non sarà più possibile fingere di essere pazzi come strategia di difesa e la terapia sarà talmente mirata ed efficace da diventare più accessibile ai carcerati che potranno trarne giovamento ;…”

Nel paragrafo dedicato al “Matrimonio”, a pagina 261 e seguenti si affronta il tema del matrimonio propugnando l’idea per la quale, considerato che spesso i matrimoni si risolvono in divorzi estremamente traumatici in particolare per i figli, per loro salvaguardia sarebbe meglio eliminare l’istituzione stessa; infatti, in riferimento a coloro che sono giunti alla decisione di divorziare, si legge: “…E conosciamo fin troppe persone davvero meravigliose che avevano le migliori intenzioni, ma che hanno dovuto fare i conti con una realtà diversa. Tanto per cominciare, non possono essere giudicate per situazioni di cui non hanno colpa. Perciò i valori familiari si concretizzano nel fatto che i figli devono essere allevati da genitori responsabili nell’ambiente più sano possibile, non è così?

E così avverrà. Probabilmente in un ambiente più sano che in passato, dal momento che, eliminando il matrimonio, si eliminerà l’alta probabilità di un divorzio e si porrà così fine all’altrettanto probabile battaglia per l’affidamento dei figli. Non ho visto un solo bambino attraversare una battaglia per l’affidamento senza essere traumatizzato, disorientato e ferito e, perdonatemi se minimizzo, questo non è bello. Con l’attuale percentuale di divorzi, come possiamo fingere che una battaglia per l’affidamento non sia il risultato di quelli che sono oggi i “valori familiari”?”.

Passando alla disamina di altri tipi di unioni, a pagina 264 si legge:

“… Penso che sarà molto difficile per i legislatori vietare il matrimonio gay negli Stati Uniti perché non riesco a immaginare come potrebbero redigere una legge che ratifichi una forma di discriminazione in un Paese in cui, secondo la Costituzione, siamo tutti uguali. Mi spiace, ma da un punto di vista legale mi ricorda troppo le donne che venivano cacciate dalla cabina elettorale e gli afroamericani che non potevano bere alle fontanelle dei bianchi… Le unioni civili hanno più peso per tutti noi in questo Paese e saranno legalizzate anche per le coppie gay.”

Ma si va ben oltre. Sempre in relazione alle unioni, a pagina 264 si legge:

“… In seguito alla fine dell’istituzione del matrimonio e al fatto che ci renderemo conto che neppure le unioni civili hanno molto senso, intorno al 2050 diventerà accettabile per chiunque il fatto di avere più partner. … Tecnicamente ciò non equivarrà alla poligamia, perché nessuna di queste relazioni verrà ufficializzata attraverso il matrimonio. Tali relazioni evolveranno naturalmente in un ritorno alla vita comunitaria. Le quattro donne di un uomo, per esempio, e i tre uomini di ciascuna di queste donne e le tre o quattro donne di ciascuno di questi uomini inizieranno a trasferirsi più vicini l’uno all’altro – tanto per darvi un’idea del quadretto….”

Alla pagina 265 l’autrice conclude con un’ultima “profezia”, bontà sua, un po’ più rassicurante:

…”Ma, indovinate un po’, entro il 2075 il modello relazionale con partner multipli cederà di nuovo il passo alla monogamia, perché, alla fine, a prescindere dai molti modi che inventiamo per coreografare la nostra vita, la natura umana rimane più o meno sempre la stessa”.

Quanto sopra non credo necessiti di commenti. Un’unica notazione: considerato che molte delle “profezie” riportate nel testo del 2004 si sono “avverate” e molte si stanno avverando in questi mesi, i casi sono due: o che la nostra “medium” sia stata davvero eccezionale, oppure potrebbe sorgere il dubbio, probabilmente fantasioso, che più che di “profezie” potrebbe trattarsi di un vero e proprio… “programma”…

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