In Svezia i negozi chiusi vengono trasformati in abitazioni per i senza casa. Perché non farlo a Palermo?

23 dicembre 2020

Palermo partirebbe con un grande vantaggio rispetto alla Svezia. Lì stanno trasformando in abitazioni i negozi che hanno chiuso a causa della pandemia. Nel capoluogo della Sicilia, oltre ai negozi chiusi per la pandemia, ci sono quelli chiusi a causa della ZTL, delle strade chiuse al traffico e degli appalti ferroviari. Tutti i senza tetto della città avrebbero un tetto in pochissimo tempo! 

Chissà, magari al Comune di Palermo leggono questo articolo e, oltre a o occuparsi degli appalti milionari-ferroviari, trovano il tempo per occuparsi anche dei tanti senza tetto della città, prendendo esempio dalla Svezia. Che stanno facendo in Svezia? Semplice: il Covid-19 ha costretto tanti esercizi commerciali a chiudere i battenti e il Governo svedese ha deciso di riconvertire questi locali in abitazioni per metterle a disposizione di chi non ha una casa.

La notizia la leggiamo su INVESTIRE OGGI:

“Ebbene, dovete sapere che la Svezia è stata negli ultimi anni tra coloro che maggiormente hanno dovuto affrontare il problema dell’emergenza abitativa, specie nell’area della capitale. Vuoi per la crescita della popolazione, sostenuta dall’immigrazione (anche interna, in direzione di Stoccolma), per le politiche fiscali molto favorevoli all’acquisto di casa, tra cui generose detrazioni delle rate dei mutui, vuoi anche per i bassissimi costi di questi ultimi, la domanda di case ha di molto superato l’offerta. Oltretutto, la costruzione di nuovi immobili è risultata cronicamente insufficiente, a causa delle rigide regolamentazioni ambientali vigenti un po’ in tutta la Scandinavia. Risultato: mancano all’appello 140 mila abitazioni e i prezzi degli immobili sono mediamente rincarati di oltre il 160% negli ultimi 15 anni, spingendo le famiglie svedesi all’iper-indebitamento per potersi permettere un tetto di proprietà sopra la testa”.

Così il Governo svedese ha deciso di ‘ammorbidire’ le leggi per consentire agli immobili commerciali dismessi di essere convertiti in abitazioni.

“Le istituzioni locali e nazionali – leggiamo sempre su INVESTIRE OGGI – stanno assistendo alla chiusura di molti negozi, non solo perché la gente resta a casa (in Svezia non esiste un vero “lockdown” coercitivo) per limitare le occasioni di contagio, ma anche perché sta esplodendo lo shopping online. Secondo PostNord, l’operatore postale svedese, quest’anno il fatturato derivante dagli acquisti su internet dovrebbe crescere del 40%. Gli stessi uffici non riprenderanno a lavorare come prima. Si stima che su 5 milioni di lavoratori, 1 milione resterà a lavorare in ‘smart working’. Cifre altissime per una popolazione che supera di poco i 10 milioni di abitanti. L’impatto sull’immobiliare commerciale sarà rilevante, ma a questo punto la Svezia si ritroverebbe con uffici e negozi vuoti e famiglie in cerca di una casa. Non sarà sempre possibile per ragioni igienico-sanitarie e di viabilità trasformare i primi in abitazioni, ma qualcosa la si può rimediare”.

L’idea potrebbe andare bene a Palermo, dove tanti negozi hanno chiuso i battenti prima dell’arrivo della pandemia e dove non mancano certo architetti di valore in grado di trovare soluzioni gradevoli e comode per trasformare i locali dove un tempo c’erano esercizi commerciali in abitazioni confortevoli.

A far chiudere tante attività commerciali nel capoluogo siciliano sono stati da Zona a Traffico Limitato (ZTL), la chiusura al traffico automobilistico di alcune strade e gli eterni appalti ferroviari che hanno condannato gli abitanti di queste aree della città a disagi e hanno fatto scappare i commercianti.

Mettendo assieme gli esercizi commerciali che hanno chiuso causa ZTL, chiusura delle strade e appalti ferroviari con gli effetti della pandemia, il Comune di Palermo, sistemando questi locali, potrebbe dare le abitazioni non soltanto ai senza tetto della città, ma anche ai senza tetto dei centri vicini.

Tra l’altro, potrebbe essere un’occasione storica: per la prima volta l’attuale amministrazione comunale di Palermo potrebbe fare qualcosa di utile per gli ultimi…

Contiamo di chiedere cosa ne pensano a due tra i pochi palermitani che difendono i senza tetto: Tony Pellicane e Nino Rocca.

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti