Chi dice che la crisi del Governo Conte bis provocherà lo scioglimento delle Camere e le elezioni anticipate non ha molta dimestichezza con la politica. Il PD non farà mai sciogliere le Camere: e questo Renzi lo sa benissimo: ed è proprio questo il suo grande vantaggio che sfrutterà
Qualche giorno fa abbiamo scritto un articolo illustrando perché, a nostro avviso, Matteo Renzi, questa volta, potrebbe mandare a casa il Governo Conte bis. Torniamo sull’argomento per due motivi. Il primo motivo è che molti lettori ci hanno scritto replicando che noi ci sbagliamo, perché se il Governo di Giuseppe Conte dovesse entrare in crisi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scioglierebbe subito le Camere e si andrebbe al voto. Il secondo motivo è perché il segretario de I Comunisti Italiani, Marco Rizzo, in un’intervista, si dice anche lui convinto che Renzi manderà a casa Conte, ma non ci sarà una crisi di Governo.
Cominciamo con i nostri lettori. E cominciamo col dire che, se il Governo Conte andrà in crisi – cosa non improbabile – non ci sarà alcuna crisi di Governo, ma arriverà un nuovo Governo che non avrà più Conte come Presidente del Consiglio. Cosa ce lo fa pensare? Semplice: se si dovesse andare al voto, il centrodestra vincerebbe con il 70% circa dei consensi e il PD, che oggi controlla tutto, non consentirà mai lo scioglimento delle Camere.
Questo Renzi lo sa benissimo ed è per tale motivo che ha ha tutta la convenienza a sparigliare le carte. Se in questo momento il suo partito – Italia Viva – è al 2-3%, sparigliando le carte e prendendosi il merito di aver mandato a casa Conte, che oggi è inviso a tantissime categorie economiche e sociali (basti pensare ai commercianti e, segnatamente, ai ristoratori, economicamente massacrati dall’apri e chiudi del Governo Conte), Renzi ha tutto da guadagnare in termini di immagine, di visibilità politica e anche di voti.
Marco Rizzo – e qui arriviamo al secondo motivo per il quale stiamo tornando su Renzi – nella sua intervista (che potete seguire qui) è addirittura convinto che Italia Viva potrebbe raggiungere anche il 15% dei consensi.
Concludendo con i nostri lettori, chi vi dice che non la crisi del Governo Conte si andrà alla elezioni anticipate mente: anche perché i grillini, dopo avere approvato la riforma del MES – che come spiega Rizzo è ben peggiore dello stesso MES – pur di non andare al voto, che li vedrebbe scomparire, pur di restare un altro anno e mezzo in Parlamento si alleerebbero con chiunque.
Qualcuno potrebbe chiedere: ok, il Governo Conte va in crisi, ma dopo che Governo arriverà? Questo non ha molta importanza. In questo momento l’obiettivo è mandare a casa Conte e mettere alle corde i grillini, che perderebbero Palazzo Chigi.
Detto questo, non non nutriamo alcuna simpatia per Renzi: anzi, in tempi non sospetti – quando era segretario nazionale del PD e capo del Governo Italiano – lo abbiamo ripetutamente attaccato per i due ‘Patti scellerati’ che hanno terremotato le finanze della Regione siciliana.
Ma non possiamo non riconoscere che, rispetto ai dirigenti del PD e del Movimento 5 Stelle, Renzi è almeno quattro-cinque spanne in più.
In politica, si sa, tutto è possibile: ma non crediamo che Renzi farà la fine che Alessandro Di Battista sta facendo nel Movimento 5 Stelle, che aspetta chissà che cosa per fare qualcosa: no, Renzi non agevolerà il PD e i grillini, ma cercherà di metterli in difficoltà per guadagnare consensi: e l’unico modo per farlo, lo ribadiamo, è sparigliare le carte.
Poi, si sa, in politica tutto è possibile…
Foto tratta da Leggilo.org
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