Governo Conte e Covid-19: apri, chiudi, apri, chiudi, apri, chiudi, apri, chiudi…

14 dicembre 2020

Con il Governo Conte bis c’è veramente da sorridere amaramente. Dopo un’Estate folle, con aperture, assembramenti, turisti, crocieristi e migranti, proprio quando si attendeva la seconda ondata, tutto è rimasto aperto e hanno riaperto anche le scuole. Poi è arrivata una stretta. Ma con l’arrivo dell’Inverno – proprio quando il virus diventa più aggressivo – sono arrivate le riaperture. E ora lo stesso Governo valuta nuove restrizioni…  

Nei giorni scorsi il Governo Conte bis ha deciso di eliminare le zone rosse e ci è mancato poco per riaprire anche le scuole. Oggi lo stesso Governo si dice preoccupato da quello che potrebbe succedere. Ovviamente, la responsabilità non è del Governo che ha riaperto le attività, ma de cittadini italiani che si riversano nelle strade per gli acquisti natalizi creando assembramenti.

La domanda è: se ai cittadini viene consentito di andare in giro per le strade perché non dovrebbero farlo?

“Il governo valuta nuove restrizioni, Italia ‘rossa’ a Natale e Capodanno”, titola un articolo dell’Agenzia NOVA.

L’Agenzia NOVA risposta una dichiarazione del capo del Governo, Giuseppe Conte:

“Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio”.

Lo stesso Conte, leggiamo sempre nell’articolo di NOVA, “ieri ha riunito i capigruppo proprio per discutere con loro di nuove misure anti contagio, mentre oggi inizierà una serie di incontri per la verifica di governo e cercare di risolvere le criticità dentro la maggioranza sul Recovery plan”.

L’Agenzia NOVA riporta anche una dichiarazione che il Ministro delle Regioni, Giuseppe Boccia, ha rilasciato al Corriere della Sera:

“”Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale”.

Per quanto riguarda il governo, “noi continuiamo ad essere molto rigorosi. Diciamoci la verità, però, ognuno deve fare la sua parte. Non è che possiamo combattere la pandemia con i controlli a ogni angolo e le multe”.

“Dobbiamo metterci in testa – continua Boccia – che quando c’è un’epidemia e non c’è un farmaco, bisogna evitare gli spostamenti. Non lo dico io, ma la scienza. Noi del Pd come ha ribadito Zingaretti vogliamo misure più restrittive, altro che apertura. Quanto all’economia, il governo ha stanziato in miliardi il più grande piano dal Dopoguerra”.

A leggere tali dichiarazioni non sembrerebbe che sia stato il Governo Conte a consentire ai cittadini di assembrarsi…

Siamo alla farsa: il Governo nazionale elimina le zone rosse, consente ai cittadini di invade le strade e di assembrarsi e poi, però, critica i cittadini che si assembrano: come se i cittadini avessero deciso spontaneamente di invadere le strade per gli acquisti natalizi e come se non fosse stato lo stesso Governo nazionale – d’accordo con le Regioni – a consentire tutto questo.

Insomma: il Governo nazionale e le Regioni sono ‘buoni’, mentre i cittadini sono ‘cattivi’.

Si può andare avanti con un Governo del genere? E le Regioni che ci stanno a fare?

Tutto questo mentre tanti  commercianti lamentano non non aver ancora ricevuto i ristori dal Governo nazionale. E mentre la Germania – che sui dati reali del Covid-19 ha sempre fatto ‘catenaccio’ – chiude tutte le attività, forse perché la signora Merkel si è accorta, alla buon’ora, che tenere aperte le attività mentre l’Inverno infuria – stagione che agevola molto l’azione patogena dei virus – è semplicemente demenziale.

Superfluo aggiungere che l’Italia del Governo Conte ha fatto la stessa cosa: ha riaperto le attività in prossimità dell’arrivo della seconda ondata, poi ha operato una stretta, per poi riaprire le attività con l’arrivo dell’Inverno: geniali!

E ora Conte i suoi lungimiranti Ministri valutano nuove restrizioni.

Con una differenza con la Germania: lì gli imprenditori riceveranno il 90% dei guadagni mancati (grazie all’euro, agli scippi alla Grecia e agli imbrogli ai danni di altri Paesi europei con debito pubblico e spread), mentre in Italia i ristori – in molti casi minimi – non sono ancora arrivati a tutti…

Foto tratta da lasiciliaweb

 

 

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