Formazione: toh, chi si rivede, l’Avviso 8, con il TAR Sicilia che, dopo 4 anni, dà il via libera

14 dicembre 2020

I 36 milioni di euro ci sono ancora. Se così non fosse, non ci sarebbe, oggi, il comunicato stampa dell’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla. Dopo quattro anni di polemiche e ricorsi arriva il via libera: ma non c’è molta chiarezza sui disoccupati che torneranno a lavorare e sui contratti di lavoro 

Formazione professionale siciliana: dopo anni di polemiche, di corsi e di ricorsi l’Avviso 8 sembra arrivato al traguardo finale. Se ci sono ancora, i fondi da spendere dovrebbero essere 136 milioni di euro. L’ultima volte che ce ne siamo occupati, si contestava la spartizione di questi fondi tra enti e società in minima parte conosciuti, in gran parte sconosciuti.

Ma ora tutto è passato con il marchio del TAR Sicilia, sigla che sta per Tribunale Amministrativo Regionale.

“A breve – recita un comunicato dell’assessorato regionale alla Formazione professionale – saranno pubblicati i decreti di finanziamento per l’attivazione dei corsi di formazione professionale relativi all’Avviso 8. Già durante lo scorso mese di Agosto, secondo quanto disposto dalla sentenza del CGA Sicilia (Consiglio di Giustizia Amministrativa ndr) ed in esito al lungo contenzioso nato nel 2016 durante il precedente Governo, era stata pubblicata dal Dipartimento dell’assessorato la graduatoria finale, sulla base dei criteri fissati dal Giudice amministrativo di appello. Oggi, a seguito dell’ordinanza emessa dal TAR che rigetta il ricorso presentato da un ente di formazione che metteva in discussione il metodo, utilizzato dall’amministrazione regionale per l’attribuzione dei punteggi ai fini della riformulazione della graduatoria, si potrà procedere con la pubblicazione dei decreti di finanziamento. L’attribuzione dei punteggi, infatti, risulta adeguatamente motivata e non contrasta con il principio di progressività enunciato dalla sentenza del CGA”.

Soddisfatto l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla:

“Come confermato dall’ordinanza del TAR, l’amministrazione regionale ha lavorato con trasparenza e coerentemente con quanto stabilito dal CGA. Attestata, quindi, la validità dei criteri adottati per la formulazione della graduatoria, finalmente, potranno essere sbloccati 136 milioni di euro in stallo da quattro anni e saranno utilizzati per dare risposta positiva alle numerose attese sociali maturate a riguardo, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19. Prevediamo che i corsi di formazione professionale attivati grazie all’Avviso 8 potranno rivolgersi ad una potenziale platea di circa diecimila giovani e disoccupati siciliani e permetteranno di riassorbire una ulteriore quota di lavoratori non ancora impegnati nel sistema. Inoltre, l’Avviso rappresenta una valida opportunità per coloro che al momento non sono impegnati in percorsi professionali o formativi, i cosiddetti NEET, che in Sicilia ancora oggi rappresentano una considerevole percentuale, oltre il 30%. Infine, l’impiego di 136 milioni di euro contribuirà positivamente al raggiungimento del target di spesa comunitaria previsto per il 2020 per la Regione siciliana”.

In realtà, dall’assessorato alla Formazione ci aspettavamo qualche notizia in più. Ci aspettavamo, ad esempio, di conoscere quanti lavoratori disoccupati di questo settore verranno riassorbiti e, soprattutto, ci aspettavamo chiarezza sui contratti che gli enti e le società hanno applicato, applicano e applicheranno ai lavoratori.

Che dire? Ci sarà modo di saperne di più.

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