Palermo: e il cipresso di Natale ‘porta attasso’ sparì! Perché non sostituirlo con una carrozza del Tram?

10 dicembre 2020

Visto che hanno fatto sparire il tentativo di portare un po’ di Carducci a Palermo, si potrebbe pensare a un albero-Tram di Natale, per magnificare gli immancabili destini ferroviari di Palermo della città. Con tre grandi palle di Natale con i volti di tre politici. Volete sapere chi sono? Leggetevi l’articolo! 

Cronache semi serie di Palermo. Un appassionato di Giosuè Carducci ha pensato bene, in occasione del Natale, di piazzare in quello che resta di Piazza Politeama un cipresso al posto del pino. Apriti cielo! I palermitani, non estranei alla scaramanzia – manco se fossero napoletani! – ci hanno visto subito una testimonianza di ‘attasso’ (dal verbo panormita ‘attassare’, che significa portare iella, per la precisione la frase è la seguente: “Minchia attasso!”) e si sono ribellati.

In tanti, in città, hanno visto nel cipresso il segno dei tempi sinistri contrassegnati dal virus e, con eleganza e grazia, si sono chiesti interrogando un’invisibile Pizia:

Ma giustu giustu ca l’aviano a purtari? E giustu giustu ora cu ‘stu Coronavirus ca ‘nni tampina?“.

Le solite storie: siccome i cipressi sono quasi sempre presenti nei cimiteri c’è stata una mezza insurrezione. Così il grido di stupore che ieri si è levato alto nel cielo dei Social è stato accolto e raccolto dalle autorità che, nottetempo, hanno tolto di mezzo il cipresso della discordia.

Avrebbe dovuto essere un Natale per ricordare “i cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da san Guido in duplice filar”, invece è finito tutto in un grigio e piovoso mattino, quando l’anima fenicia di Palermo ha verificato che il cipresso è scomparso, inghiottito dalle notti e dalle nebbie…

Al suo posto la grama figura di una base in pietre e legni grezzi, avvolti in nastri ‘natalizi’ bianchi e rossi, ma senza l’albero. Un vuoto in attesa di essere riempito. Da chi?

Noi un’idea l’abbiamo maturata: niente albero, ma una carrozza del Tram in verticale, che sale verso il cielo: l’annuncio che il futuro di Palermo è nella cementificazione di via Libertà. Per la base si potrebbe optare per l’icona di un parcheggio, quasi a magnificare i magnifici parcheggi aerei che allieteranno il futuro della città.

Per le decorazioni tra grandi palle di Natale con i volti del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone (pazienza se è catanese) e del presidente del Parlamento siciliano, Gianfranco Miccichè. Il tutto avvolto da nastri natalizi dorati e argentati e naturalmente le luci per illuminare e rendere eterni i volti di questi tre geni assoluti!

 

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