Sul Titanic

La Corte Suprema avrebbe accettato di esaminare il ricorso del Texas più altri otto Stati?

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L’indiscrezione circola da qualche ora. Noi diamo la notizia con il condizionale. Ricordando che se la notizia non fosse vera, cioè se la Corte Suprema respingerà il ricorso del Texas più altri otto Stati, Joe Biden il 14 Dicembre verrà eletto Presidente. Ma se il ricorso verrà discusso tutto potrebbe cambiare  

Le notizie sono frammentarie. Anche perché – senza offesa per nessuno – in Italia le informazioni che circolano sulle elezioni americane non sono molte: e spesso sono anche di parte (quasi tutte in favore di Joe Biden che, erroneamente, viene dato come Presidente eletto, quando è noto che l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America avviene poco meno di quindi giorni dopo le elezioni presidenziali, per la precisione il 14 Dicembre). Comunque stando a indiscrezioni, la Corte Suprema avrebbe accettato il ricorso presentato dal Texas insieme ad altri otto Stati. Vero? Falso?

La notizia che altri otto Stati si sono uniti allo Stato del Texas nel chiedere di bloccare i voti nei collegi elettorali di quattro Stati (Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin) l’abbiamo pubblicata stamattina.

La Corte Suprema degli Stati Uniti – ribadiamo, stando a indiscrezioni – avrebbe deciso di ascoltare le ragioni dei nove Stati contro la Pennsylvania, la Georgia, il Michigan e il Wisconsin. La stessa Corte Suprema avrebbe invitato gli Stati di Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin a presentare le controdeduzioni entro le 15,00 di domani, Giovedì 10 Dicembre.

Ribadiamo: questa è un’indiscrezione che deve essere suffragata da notizie ufficiali.

Un dato che potrebbe avallare la veridicità ditale notizia c’è: ricordiamo che nei giorni scorsi il Giudice della Corte Suprema, Samuel Alito, ha firmato un provvedimento rivolto ai consigli elettorali delle contee della Pennsylvania. I Giudice ha invitato i consigli di contea (le contee, negli Stati Uniti sono assimilabili alle Province italiane) di separare tutte le schede ricevute per posta dopo il 3 Novembre alle 20,00 da quelle ricevute prima di tale ora.

Questo provvedimento lascerebbe pensare che il Giudice avrebbe preso in considerazione questo caso. Sarà così?

C’è un’altra notizia che riguarda la Pennysilvania. La tesi ufficiale è che la Corte Suprema avrebbe respinto il ricorso di questo Stato. Noi, su giornali e blog americani abbiamo letto che, in realtà, non si tratterebbe di un ricorso respinto propriamente detto: la Corte Suprema – ma anche questa è un’indiscrezione – si sarebbe rifiutata di bloccare la certificazione dei voti in questo Stato con un provvedimento di urgenza.

Magari i Giudici, prima di pronunciarsi, vorrebbero esaminare bene come sono andate le cose in Pennysilvania? Questo, almeno, è quello che abbiamo capito noi: magari ci sbagliamo e hanno ragione coloro i quali dicono che il ricorso della Pennysinvania è stato respinto.

Se abbiamo ragione noi, il ricorso dovrebbe essere esaminato nei prossimi giorni: in parole più semplici, i Giudici avrebbero respinto una sorta di richiesta di sospensiva, riservandosi di entrare nel merito successivamente, un po’ come avviene in Italia con i TAR.

Foto tratta da Tempi 

 

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