Sette marche di pasta (spaghetti) italiane contengono glifosato: i test de Il Salvagente

30 novembre 2020

Per alcuni c’è il dubbio che la pasta che contiene glifosato possa essere stata prodotta con grano estero, magari canadese: ma è un dubbio, non una certezza. E c’è anche un’altra notizia: una marca di pasta prodotta con grano italiano che contiene glifosato. Questo perché tale erbicida è utilizzato anche in Italia    

Sette marchi su venti di pasta italiana – per la precisione, spaghetti – contengono il glifosato. Lo racconta in un articolo il giornale Il Salvagente. E c’è il dubbio che la pasta che contiene il noto erbicida possa essere stata prodotta con grano estero, magari canadese:

“Per alcuni campioni di pasta – leggiamo su Il Salvagente – il sospetto è forte ma non abbiamo la certezza perché la normativa sull’etichettatura consente alle aziende di poter genericamente indicare la provenienza ‘Ue’ e/o ‘non Ue’”.

E chissà – aggiungiamo noi – cosa si nasconde dietro la sigla ‘non Ue’.

“In 7 prodotti – leggiamo sempre su Il Salvagente – abbiamo trovato tracce di glifosato e in 6 (Divella, Esselunga, Eurospin, Garofalo, Lidl e Rummo) il grano veniva anche da Paesi extraeuropei”.

Attenzione: il glifosato non arriva solo da fuori, c’è anche il glifosato utilizzato in Italia. Scrive ancora Il Salvagente:

“Di certo il glifosato non viene solo dall’estero, come testimonia la concentrazione – seppur contenuta e al di sotto dei limiti di legge come per gli altri campioni – riscontrata negli spaghetti Agnesi con grano 100% italiano”.

E di questo noi, in Sicilia, non siamo stupiti: poco più di un anno fa abbiamo raccontato la follia del diserbo delle strade della nostra Isola dove il diserbo non viene effettuato con il personale che va a togliere l’erba, ma con il glifosato! E abbiamo anche pubblicato un VIDEO.

Ovviamente, quando si fa uso del glifosato per diserbare i cigli delle strade, questo veleno si propaga ovunque: anche nelle coltivazioni dove non si usa il glifosato, ma dove, alla fine, il diserbante risulta presente!

Il Salvagente scrive che nel 2018 le analisi portarono alla scoperta di due marche di pasta che contenevano glifosato:

“Il periodo però era diverso: dal 2016 al 2018 si era cominciato a parlare dei pericoli che il glifosato rappresenta per la salute e i consumatori avevano cominciato a orientare i propri acquisti. Le aziende, sotto pressione, cambiarono rotta alle navi per l’approvvigionamento: nel 2018 dal Canada arrivarono appena 100 milioni di chili. Oggi la stima è quella di superare ampiamente il miliardo di chili. E non senza effetti”.

E in effetti è così: nell’Agosto dello scorso anno, in Italia, le importazioni di grano canadese erano cresciute di ben sette volte rispetto all’anno precedente!

Nell’articolo de Il Salvagente si parla anche delle micotossine: il DON, signa che sta per Deossinivalenolo, e la Vomitossina, considerata particolarmente pericolosa per i bambini. Tutti i campioni esaminati sono risultati al di sotto del limite di legge previsto per gli adulti (750 mcg/kg). In tre casi le sono risultate superiori al limite previsto per i bambini sotto i tre anni (200 mcg/kg):

“Pur non essendo espressamente paste pediatriche, e quindi non costrette a rispettare quel limite più severo – scrive Il Salvagente – a nostro giudizio sarebbe meglio non condividerle con i più piccoli”.

Commenta Margherita Tomasello, che da qualche tempo ha dato vita all’Accademia della pasta, iniziativa che punta a valorizzate il grano duro siciliano e la pasta siciliana:

QUI I RISULTATI DELLE ANALISI EFFETTUATE DA GRANOSALUS NEL 2017  

 

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