Il ‘regalo di Natale’ del Governo Conte bis: un’Imposta patrimoniale che colpirà anche il ceto medio!

29 novembre 2020

Anche questa volta, come per l’IMU di Mario Monti, “ce lo chiede l’Europa”. La Ue si vuole riprendere subito i soldi che l’Italia ha preso in prestito per fronteggiare il Coronavirus. Come? Con un’Imposta patrimoniale che dovrebbe colpire i ricchi ma che, in realtà, andrebbe a massacrare ancora una volta il ceto medio. Ecco il nuovo capolavoro di PD, grillini, renziani e Liberi e Uguali 

L’Unione europea ordina, il Governo italiano obbedisce. Mentre vanno in scena le chiacchiere sui poco più di 200 miliari di euro che dovrebbero arrivare in Italia con il Recovery Fund, di fatto bloccato, la Ue chiede all’Italia conto e ragione dei circa 200 miliardi di euro di prestiti che l’Italia ha contratto in poco più di un anno complice l’emergenza Coronavirus. E’ tempo che il Governo di PD, Movimento 5 Stelle, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali metta le mani nelle tasche degli italiani. Come? Con una bella imposta patrimoniale!

Quando nell’Aprile di quest’anno abbiamo scritto che il Governo Conte bis si preparava ad appioppare agl’italiani un’imposta patrimoniale siamo stati letteralmente sommersi da critiche: scrivete sempre fesserie, ce l’avete con i grillini, non siete credibili e bla bla bla.

Ora arriva la notizia ufficiale: il Governo Conte bis sta preparando un’Imposta patrimoniale. Quindi lo scorso Aprile abbiamo scritto bene!

A leggere Il Fatto Quotidiano, ad essere colpiti – e quindi a pagare – dovrebbero essere i ricchi. Se quello che scrive questo giornale è vero, ebbene, noi saremo i primi a plaudire al Governo Conte bis.

“Un unico prelievo – scrive Il Fatto Quotidiano – fortemente progressivo, al posto delle tante micro patrimoniali ‘nascoste’ che colpiscono immobili e risparmi, dall’Imu sulla seconda casa all’imposta di bollo su conti correnti e deposito titoli. In più, un contributo una tantum sui grandissimi patrimoni per fronteggiare l’emergenza sanitaria. E’ quello che prevede l’emendamento di alcuni deputati di Liberi e Uguali alla legge di Bilancio (sottoscritto anche da esponenti PD) che riscrive il sistema della tassazione patrimoniale. Verrà presentato in queste ore, dopo aver raccolto anche il sostegno di esponenti esterni. In sostanza il nuovo regime fiscale si tradurrebbe in un risparmio significativo per chi possiede ricchezze fino a 500mila euro. Nel calcolo vengono inclusi gli immobili, tolto però il valore residuo del mutuo e le altre passività finanziarie. I Comuni verrebbero compensati del mancato gettito Imu con un apposito fondo di solidarietà”.

Già qui viene fuori l’inganno: se “Nel calcolo vengono inclusi gli immobili”, significa che chi ha due appartamenti del valore superiore a 500 mila euro (e chi stabilirà il valore degli appartamenti?) dovrà pagare la nuova patrimoniale! E siccome in Italia i casi di famiglie a reddito medio con due appartamenti sono tantissimi (nella maggioranza dei casi sono famiglie che hanno ereditato uno o due appartamenti, pagando la tassa di successione), ecco che l’Imposta patrimoniale di PD, grillini, renziani e Liberi e Uguali andrebbe a massacrare milioni di famiglie del ceto medio!

Il Fatto Quotidiano non si occupa del ceto medio, ma ci informa che “la proposta propone un prelievo dello 0,2% su basi imponibili comprese tra 500mila e un milione di euro. L’aliquota sale allo 0,5% per patrimoni compresi tra 1 e 5 milioni di euro. Secondo le prime simulazioni, considerando i prelievi cancellati dall’emendamento, il nuovo regime fiscale inizierebbe ad avere un impatto significativo sopra i 10 milioni di euro”.

Noi non possiamo essere d’accordo con gli amici de Il Fatto Quotidiano, perché le famiglie del ceto medio con due appartamenti verrebbero colpite! Magari gli incassi, per lo Stato, non sarebbero ‘significativi’: ma per le famiglie del ceto medio sì. Toccherà, poi, alle famiglie italiane del ceto medio colpite da questa eventuale patrimoniale togliere i voti – in modo che speriamo sia ‘significativo’ – a PD, Movimento 5 Stelle, renziani e Liberi e Uguali, nella speranza che anche in Italia non venga introdotto il voto postale che tanto ‘lustro’ sta dando al Partito Democratico americano…

“Tra i 5 e i 50 milioni – ci informa sempre Il Fatto Quotidiano – l’aliquota sale infatti all’1% e raddoppia oltre i 50 milioni. Per i grandissimi patrimoni, sopra al miliardo di euro, è previsto un prelievo straordinario, limitato al solo 2021, del 3%, fondi che verrebbero destinati alla lotta alla pandemia e a rafforzare gli aiuti ai cittadini più in difficoltà. L’emendamento chiede anche l’introduzione di una dichiarazione patrimoniale, con sanzioni amministrative pecuniarie proporzionali agli importi non dichiarati. Al momento tra i firmatari dell’emendamento compaiono i deputati Rossella Muroni, Erasmo Palazzotto e Luca Pastorino di Leu; Giuditta Pini, Chiara Gribaudo, Matteo Orfini, Fausto Raciti, Luca Rizzo Nervo del PD”.

Magari noi abbiamo sbagliato i conti e abbiamo coinvolto in questa proposta di Imposta patrimoniale anche i ceti medi perché non capiamo niente di economia? Non ci resta che andare a leggere cosa scrive un quotidiano economico: scenarieconomici.it che titola:

“Arriva la patrimoniale e distrugge il ceto medio”

Quindi non abbiamo sbagliato: il Governo Conte bis vuole infilare le mani nelle tasche di tantissime famiglie del ceto medio italiano! Nessuno stupore del fatto che a fare questo siano PD, renziani e Liberi e Uguali, formazioni politiche ‘europeiste’ che di voti del cento medio non ne prendono più da anni.

La cosa ‘divertente’ è che a questo nuovo massacro si stia unendo il Movimento 5 Stelle. Ma alla fine è anche positivo: renziani e Liberi e Uguali, a meno che non venga approvata una legge elettorale con il proporzionale puro, alle prossime elezioni politiche dovrebbero scomparire: e con questa Imposta patrimoniale che colpirebbe anche i ceti medi scomparirebbero anche i grillini: cosa assolutamente positiva!

Ma vediamo, per completezza d’informazione, cosa scrive scenarieconomici.it:

“Tanto tuonò che piove! Dopo aver guardato con occhio desideroso i risparmi degli italiani, dopo averlo minacciato da tempo, abbiamo la proposta ufficiale di patrimoniale proveniente dalle file del PD e di LEU. Orfini e Fratoianni hanno presentato una proposta di tassazione patrimoniale e progressiva che, in quanto tale, viene a comprendere nella base imponibile la prima casa. L’imposta aggiuntiva (oltre, ovviamente l’IMU, partirebbe dai 500 mila euro di valore patrimoniale, e quindi colpirebbe anche normali trilocali nei centri delle grandi città per superare 500 mila euro. A Roma in certe zone con 90 metri si supera già questa cifra, esclusi garage e pertinenze. A Milano i prezzi sono leggermente più bassi, ma ci si avvicinano. Ricordiamo che il tutto avviene in perfetto allineamento con i voleri della Commissione europea che in ogni letterina inviata all’Italia invita a colpire i patrimoni dei nostri concittadini”.

“Appare evidente – prosegue scenarieconomici.it – l’odio profondo della Sinistra verso gli italiani, un astio che si esprime attraverso queste norme destinate a colpire non i veri ricchi, che ormai hanno portato i loro soldi all’estero ed usufruiscono della loro villa di lusso in un paradiso topicale, o di un bell’appartamento nel centro di Londra, il tutto naturalmente intestato ad una società di comodo nei Paesi Bassi o in Lussemburgo. La proposta Orfini & Fratoianni colpirà quel poco di classe media ancora rimasto in Italia, quella che, negli anni buoni, magari ha preso l’appartamento al mare o in montagna o ha tenuto la casa di campagna dei nonni”.

QUI L’ARTICOLO DI scenarieconomici.it

QUI L’ARTICOLO DE IL FATTO QUOTIDIANO

Foto tratta da Huffington Post

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