J'Accuse

Buoni spesa per le famiglie povere: stanziati 400 milioni di euro. Perché darli ai Comuni?

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Lo comunica il senatore siciliano del Movimento 5 Stelle, Pietro Lorefice. A nostro avviso è sbagliato erogare questi fondi ai Comuni. Sarebbe stato sufficiente chiedere ai Comuni IBAN o indirizzi delle famiglie bisognose ed erogare direttamente i fondi da Roma. Invece, chissà perché, è stata ancora una volta preferita la via burocratica più lunga…  

In generale, non diamo mai notizie tipo soldi di qua e soldi di là. Però, alla luce di quanto avvenuto durante la prima ondata di Coronavirus, questa notizia del senatore del Movimento 5 Stelle, Pietro Lorefice, ci ha messo di cattivo umore. Argomento: i buoni spesa per le famiglie povere.

“Ammontano a 400 milioni di euro – scrive il senatore grillino – le risorse inserite nel decreto Ristori ter e destinate ai Comuni italiani per fornire gli aiuti alimentari e buoni spesa per le famiglie e i cittadini piombati in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria. Per i Comuni della provincia di Caltanissetta si tratta di risorse che in totale ammontano a circa 2 milioni e 374 mila euro”.

Il senatore grillino è nato a Gela, provincia di Caltanissetta: e quindi avverte la propria città: metodo che ha un ‘retrogusto’ da vecchia politica. Comunque.

Leggiamo ancora nel comunicato del senatore grillino:

“Nel dettaglio: la città di Gela potrà disporre di circa 675 mila euro; 472 mila a Caltanissetta, 284 mila a Niscemi; 202 mila a San Cataldo; 115 mila a Riesi; 109 mila a Mazzarino; 90 mila a Mussomeli; 63 mila a Sommatino; 53 mila a Serradifalco; 48 mila a Santa Caterina Villarmosa; 42 mila a Butera; 41 mila a Delia; 33 mila a Vallelunga Pratameno; 27 mila a Campofranco e Milena; 18 mila a Resuttano e Marianopoli; 16 mila a Villalba; 14 mila a Montedoro; 11 mila a Sutera; 9 mila ad Acquaviva Platani e infine, poco più 5 mila a Bompensiere”.

“L’ulteriore provvedimento, definito nei giorni scorsi dall’esecutivo – prosegue il Senatore Lorefice – fa salire a circa 10 miliardi di euro i fondi stanziati nei tre decreti Ristori per aiutare lavoratori, imprese e cittadini a superare gli effetti economici negativi determinati da questa nuova ondata. “E’ l’ennesima dimostrazione che lo Stato c’è. Con il MoVimento 5 Stelle – conclude il parlamentare – stiamo lavorando per mettere in sicurezza il tessuto economico e sociale del nostro Paese”.

Senatore: non sarebbe stato più veloce, invece di erogare i soldi ai Comuni siciliani, far arrivare tali fondi direttamente ai cittadini, chiedendo ai Comuni i nominativi delle famiglie in difficoltà? IBAN per i bonifici o indirizzo per spedire gli assegni. Giusto per saltare un passaggio burocratico. O no?

Comunque noi siamo certi che lei e il suo gruppo politico seguirete l’iter per l’erogazione di questi fondi da parte dei Comuni, rendendo noti non i nomi – ovviamente – ma il numero dei nuclei familiari e l’esatta rendicontazione dei fondi. Siamo certi che il suo impegno e quello del suo gruppo non si concluderà con questo comunicato.

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