La BCE vuole ‘incaprettare’ l’Italia per imporre tagli e balzelli? Sembra di sì! (VIDEO)

12 novembre 2020

Non lo diciamo noi: lo ha detto intervenendo a palazzo Madama il senatore Alberto Bagnai, che è uno dei più noti economisti italiani

In questo momento ci sono Paesi disposti a pagare l’Italia affinché la stessa Italia prenda in prestito i soldi di questi stessi Paesi. Tecnicamente si chiamano tassi d’interesse negativi. Se i soldi ce li tirano in testa, e anzi ci implorano di prenderli a tassi negativi, perché mai l’Italia dovrebbe prendere in prestito i soldi del MES, Meccanismo Europeo di Stabilità (o di Strozzinaggio, com’è conosciuto nella realtà)? E’ il tema che affronta nel suo intervento al Senato, Alberto Bagnai, che sarà pure senatore della Lega, ma è anche uno dei più noti economisti italiani.

L’intervista-VIDEO – che noi riprendiamo da scenarieconomici.it – dimostra che le istituzioni dell’Unione europee sono scorrette. Succede così che un componente del gel board BCE ha detto che, per accedere ai programmi di quantitative easing (PEPP, e APP), gli Stati europei dovranno utilizzare i prestiti della Commissione. Sono prestiti col trucco: prestano i soldi e impongono vincoli di gestione che, alla fine, non sono altro che controlli sui conti e sulle scelte di un Paese.

Con la scusa che prestano i soldi la Ue vuole controllare un Paese attraverso il cosiddetto “Semestre europeo”.

“Un vero e proprio ricatto della BCE e della Commissione ai danni dei singoli Stati – leggiamo su scenarieconomici.it -. Allora perché, semplicemente, la BCE non taglia i fondi PEPP, cioè non smette di comprare le obbligazioni tout court? Perché alcuni Stati salterebbero subito, ma non si può dire”.

Ma ascoltiamo le parole di Bagnai.

QUI IL VIDEO CON L’INTERVENTO DELL’ECONOMIA ALBERTO BAGNAI

 

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