I presidenti di 18 Associazioni hanno scritto al Comune e all’autorità portuale per conoscere nei dettagli il perché è stato effettuato un intervento così drastico. A cominciare dai botanici e, in generale, dagli esperti che hanno avallato tale azione
E’ ormai noto che a Palermo, dai tempi dei Fenici ad oggi, passando per Vito Ciancimino, gli alberi non hanno mai avuto fortuna. Da quando I Nuovi Vespri è in rete, abbiamo scritto decine e decine di articoli in difesa degli alberi del capoluogo siciliano che, per un motivo o per un altro, vengono sempre presi di mira.
Ribadiamo: l’idiosincrasia verso la fotosintesi clorofilliana, a Palermo, è un sentimento antico che si ripresenta ciclicamente come i Corsi e ricorsi individuati da Giambattista Vico: oggi, purtroppo, è tempo di ricorsi con tagli e capitozzature di alberi.
Che fare? Un gruppo di Associazioni (Associazione Comitati Civici Palermo, ComPa APS, Associazione Rinnova Palermo, Associazione Pro Loco Vergine Maria, Comitato Civico Pagliarelli, Comitato Bonafede Russia, Amari Cantieri, ECS Ecologia-Socialismo-Costituzione, Circolo Istrice, Konsumer Sicilia sede di Palermo, Sos Emergenza Alberi, Ambiente e Natura, LIPU sezione Palermo, Bene Collettivo, Salviamo l’Oreto, UPalermo, Rotaract Palermo Est, Fuori Tema) ha inviato una lettera ai seguenti soggetti:
Ill.mo prof. Leoluca Orlando – Sindaco del Comune di Palermo
Ill.mo dott. Pasqualino Monti – Presidente Ente Porto Palermo
Ill.mo dott. Sergio Marino – Assessore Comune di Palermo
III.mo dott. Stefano Puleo – Capo Area Settore del Decoro Urbano e del Verde del Comune di Palermo
“Con riferimento al taglio di grossi tronchi di alcuni ficus della villa storica al Foro Italico – si legge nella lettera – e all’articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia in data 8/11/2020
C H I E D I A M O
1) di conoscere il tipo di malattia riscontrata nei Ficus in oggetto, che ha determinato il drastico intervento, nel presupposto che sarebbe stato accertato che “la situazione è talmente compromessa che non si può aspettare ancora senza correre il rischio di fare ammalare gli esemplari presenti” come da Sua dichiarazione riportata nel succitato articolo.
2) che ci vengano comunicati i nominativi dei botanici e/o esperti abilitati che hanno fatto la diagnosi;
3) che ci venga comunicato se sia stato previsto il taglio di rami e tronchi di altri alberi per le stesse o altre ragioni che hanno determinato i tagli già effettuati;
4) la SOSPENSIONE IMMEDIATA di ulteriori interventi sui ficus, se preventivati, per evitare danni al verde storico sino alla verifica del loro stato di salute, anche da parte di esperti, come il prof. Silvano Riggio ecologo presso l’Università di Palermo, e/o botanici incaricati dall’Associazione Comitati Civici”.
“Nella consapevolezza – prosegue la lettera – che anche le Associazioni e Comitati Civici hanno, tra le loro finalità, la cura del verde cittadino hanno diritto ad essere informati sui metodi seguiti per il mantenimento degli alberi delle ville storiche e dell’urgenza della materia di cui si tratta.
C H I E D I A M O
Ai sensi del decreto legislativo 25/05/2016 nr. 97 che venga dato riscontro alla presente e risposta ai quesiti posti, con cortese sollecitudine.
Infine è più che opportuno sottolineare come, in passato, su alberature cittadine siano stati eseguiti tipi di interventi analoghi su alberi perfettamente sani che, a seguito dei tagli subiti, si sono ammalati.
La perdita e il deterioramento dei preziosi ficus danneggerebbe irreversibilmente il decoro di luoghi che impongono, invece, la loro salvaguardia e tutela”.
La lettera si chiude con i “Distinti saluti” e con le firme dei presidenti delle Associazioni:
Giovanni Moncada, Carlo Picone, Marco Trapanese, Giovanni Purpura, Dario Saia, Orlando Maurizio, Francesco Raffa, Alessandro Crociata, Raffaele Savarese, Annalisa Consiglio, Elvira Vernengo, Beatrice Filangeri, Giovanni Cumbo, Fabio Alfano, Salvatore Buccheri, Fabio Punzi, Beatrice Raffagnino, Roberta Benigno, Bruno Cirrone.
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