Le elezioni americane bloccate da 300 mila schede scomparse. Nessun vincitore fino a Gennaio. Poi…/ SERALE

6 novembre 2020

Le schede votate che mancano all’appello possono influenzare l’esito finale delle elezioni? Sì. Ed è per questo che lo scenario si complica. La verità è che i sondaggi scorretti organizzati per convincere il popolo americano a non votare Trump non hanno funzionato. Biden non ha sfondato. I due candidati sono sul filo con Biden che, stranamente, vince in troppi Stati per un pugno di voti… Strano, troppo strano!

Elezioni americane. Le notizie sono due. La prima notizia è che non sparite 300 mila schede votate. La seconda notizia è che questa storia andrà avanti fino a Gennaio. In questo SERALE parleremo della prima notizia: la scomparsa di 300 mila schede votate: se non si dovessero materializzare il caos sarà assicurato.

Le schede che mancano possono influenzare l’esito finale delle elezioni? Sì. Ciò significa che se queste schede non si dovessero trovare lo scenario si complicherebbe.

Dove potrebbero essere finiti queste schede votate via posta? Forse sono finite nei centri di distribuzione. Forse. perché finora non si sa nulla.

Si sa, però, che 80 mila schede smarrite riguardano Stati dove i due candidati sono quasi pari. Da qui una certezza: se queste schede non verranno fuori il caos sarà assicurato.

Le schede votate via posta in queste elezioni americane sono state quasi 65 milioni. Ci sono garanzie sull’integrità di tali voti? In altre parole, le schede votate spedite via posta possono essere sostituite? Il fatto che manchino 300 mila schede votate lascia adito a tanti, troppo dubbi. E questi dubbi rimarranno tali sia nel caso tali schede venissero ritrovate, sia nel caso non dovessero più ‘materializzarsi’.

Le cronache di queste ore raccontano che le 300 mila schede votate sono state ricevute e scannerizzate nelle sedi dello United States Postal Service. Ma sono inspiegabilmente scomparse! la cosa incredibile è che non esiste traccia dell’uscita di tali schede.

E’ tutto strano, quello che sta succedendo in queste elezioni. Si sa con certezza che quasi tutti i media americani sono schierato contro Trump. In queste ore lo stesso presidente Trump ha tenuto un discorso alla nazione, ma è stato censurato!

Può sembrare incredibile quello che sta succedendo in queste ore in America: molte televisioni hanno addirittura interrotto la trasmissione del discorso del Presidente in carica. Sapete come si sono giustificati? Hanno detto che Trump stava raccontando falsità.

Siamo davanti a una censura a tutti gli effetti! Il problema non è se Trump stesse dicendo falsità o verità scomode: il problema è che i media hanno deciso di censurare Trump! Questo atteggiamento è tipico delle dittature: ai tempi del fascismo se al Duce e ai suoi sgherri non piaceva un giornale, lo chiudeva e basta. Bisognava scrivere quello che piaceva a lui!

E veramente brutto lo scenario degli Stati Uniti di queste ore. Forse, per cercare di capirlo, bisogna fare qualche passo indietro. E tornare ai mesi scorsi, quando tanti, forse troppi media del mondo hanno cominciato a dire che Trump era in crisi e che avrebbe vinto Biden.

Noi non abbiamo mai seguito le elezioni americane. Ma quando i media si sono messi a dire e ribadire quella che poi si è rivelata una bugia, se è vero che Biden non sta vincendo con netto vantaggio e che Trump ha preso una barca di voti, ci siamo incuriositi. Noi seguiamo una regola: quando tutte le televisioni e tutti i giornali ‘importanti’ dicono le stesse cose, noi ci insospettiamo.

Noi, per formazione, ci occupiamo di economia. A noi le previsioni apparivano sbagliate per un motivo semplice: perché l’amministrazione Trump ha mantenuto gli impegni in economia: e, in generale, i presidenti americani che dopo il primo mandato  mantengono gli impegni con gli elettori vengono rieletti.

Perché – ci siamo chiesti – Trump non doveva essere rieletto? perché, contro il parere del Deep State a scatenato la guerra dei dazi doganali contro l’Unione europea? Il Deep State, è noto, è il “Governo dei Governi” del mondo, che da Reagan in poi è liberista a 24 carati.

Insomma, la faziosità dei sondaggi americani ci hanno ricordato quando i sondaggi italiani, prima delle elezioni europee del 2014, davano il partito dei transfughi di Angelino Alfano al 15%, con tanto di articoli dei ‘Giornaloni’. E poiché noi eravamo convinti che Alfano sarebbe sparito dalla scena politica – cosa che poi si è verificata – abbiamo cominciato a mettere nel conto che i sondaggi americani, come i sondaggi italiani, non perseguivano l’obiettivo di intercettare il sentire degli elettori, ma provavano, invece, a condizionare e indirizzare il voto, cercando di convincere gli elettori che Trump aveva perso in partenza, quindi era inutile votarlo!

Ci aspettavamo i brogli elettorali che vanno emergendo? No e sì. No perché ci aspettavamo comunque una vittoria di Trump. Abbiamo sbagliato? No. Perché in quattro o cinque Stati dove il voto era i bilico ha vinto sempre Biden: e questo è già strano.

Ma ancora più strano è che Biden abbia vinto nel Michigan, dove Trump era in testa, come sa chi ha seguito lo spoglio. Stranissimo quello che sta succedendo in Pennsylvania, dove Trump era in vantaggio.

Come finirà? Male, perché non ci sarà alcun presidente degli Stati Uniti eletto fino a Gennaio del prossimo anno. Domani vi racconteremo il resto.

Foto tratta da FIRSTonline 

 

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