Sanità: lo Stato ci scippa 600 milioni all’anno e poi ci penalizza per la sanità? Musumeci che dice?

5 novembre 2020

Lo Stato italiano è scorrettissimo con la Sicilia. E lo ha dimostrato, ancora una volta, inserendo la Sicilia tra le zone arancioni, a quanto pare per strutture sanitarie carenti. Ma se le strutture sanitarie della nostra Isola sono carenti, ebbene, questo è dovuto anche ai soldi che Roma scippa alla Sicilia! Perché il presidente Musumeci tace? Ha partecipato alla riunione del Consiglio dei Ministri? 

Emergenza Coronavirus: la Sicilia è una Regione arancione. E’ così? Dicono che è così per la carenza di strutture sanitarie. Ma qualcuno ricorda cosa succede in Sicilia dal 2009? Lo sanno che lo Stato, da undici anni, scippa alla Sicilia quasi 600 milioni all’anno di fondi sanitari sulla base di un imbroglio politico e contabile che si è consumato nel 2006 in occasione dell’approvazione della legge Finanziaria nazionale?

La storia l’abbiamo raccontata più volte (COME POTETE LEGGERE QUI). La responsabilità di questo scempio – che continua – è del centrodestra e del centrosinistra.

Certo, c’è anche il malaffare: in parte venuto fuori con l’inchiesta della Magistratura dello scorso Maggio: LA STORIA DELLE GARE TRUCCATE CO IL ‘PIZZO’ DEL 5%. 

Ma il vero scippo lo subiamo dal 2009, in silenzio. Da allora ad oggi la Sicilia ha perso poco più di 6 miliardi e mezzo di euro.

Perché il presidente della Regione siciliana non va a Roma a battere i pugni sul tavolo?

Perché in occasione della decisione sull’istituzione delle zone per l’emergenza Coronavirus non è andato a Roma? Ha preso parte, con il rango di Ministro, così come prevede lo Statuto siciliano, alla riunione del Governo nazionale?

 

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