Crisi economica da Coronavirus/ La mani della mafia sulle strutture alberghiere in difficoltà?

28 ottobre 2020

A denunciarlo è il parlamentare europeo, Ignazio Corrao, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea. “Esiste il rischio concreto che tali acquisizioni avvengano da parte di soggetti contigui alla criminalità organizzata di stampo mafioso” 

“E’ in atto una vera e propria speculazione silenziosa sugli alberghi italiani in crisi e sulle piccole e medie imprese del settore ricettivo. In queste settimane molte strutture alberghiere italiane in difficoltà economica, dalla Sicilia al Veneto, stanno ricevendo proposte da parte di intermediari di fondi internazionali di investimento. La crisi dovuta al coronavirus potrebbe favorire anche la criminalità organizzata. L’Europa lo impedisca”.

A denunciarlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao, che, con una interrogazione alla Commissione Europea espone il problema del rischio di speculazioni finanziarie e dell’infiltrazione della criminalità organizzata nelle acquisizioni delle strutture alberghiere e ricettive in ginocchio a causa degli effetti economici provocati dalla pandemia da Covid-19.

“E’ evidente – spiega Corrao – che si stanno attivando grandi cordate nazionali e internazionali che speculano sulla crisi per rafforzare la concentrazione il loro potere economico ed eliminare la concorrenza. Un momento pericolosissimo per la tenuta del nostro sistema turistico che rischia di perdere per sempre i suoi pezzi pregiati. Inoltre, esiste il rischio concreto che tali acquisizioni avvengano da parte di soggetti contigui alla criminalità organizzata di stampo mafioso. In tale contesto, molte strutture, in assenza di tutela e supporto economico adeguato, soprattutto in vista di una seconda ondata pandemica e il connesso rischio di ulteriore lockdown, potrebbero decidere di cedere”.

“La crisi causata dalla pandemia si è abbattuta sul settore alberghiero italiano, causando il crollo delle prenotazioni (circa 6,8 milioni di presenze in meno solo in Sicilia), degli introiti, con il rischio di fallimento per molte strutture. Nell’ultima settimana di Ottobre è addirittura prevista, in alcune zone della Sicilia, la chiusura dell’80% delle strutture. In tutto ciò, l’Europa ha fatto poco o nulla per sostenere il settore. Per questo ho sottoposto la questione alla Commissione UE, spingendola a vigilare ed intervenire con un supporto economico al settore alberghiero, combattendo il fenomeno speculativo e contrastando l’infiltrazione mafiosa”.

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