Visoni affetti da Coronavirus: la Danimarca ne sta abbattendo un milione e mezzo

17 ottobre 2020

Prima allevano questi poveri animali per fare soldi con le pellicce (la civile Danimarca è il primo produttore al mondo di pellicce di visone). Ora hanno scoperto l’acqua calda: e cioè che contro i virus non ci sono farmaci efficaci. Così hanno deciso di abbatterli. Lasceranno finalmente in pace i visoni?  

Nella ‘civile’ Danimarca – il Paese che dà ‘lezioni’ di morale economica all’Italia sul Recovery Fund – il governo ha ordinato l’abbattimento di circa 1,5 milioni di visoni. Che hanno fatto di male questi animali? Nulla: hanno la sola colpa di essere allevati l’uno accanto all’altro, stretti stretti, senza nemmeno poteri muovere, per consentire ai danesi di produrre pellicce. Solo che, dallo scorso Giugno, il Coronavirus, scrive INVESTIRE OGGI – si è diffuso con una particolare rapidità e virulenza negli allevamenti del Nord del Paese. Molti visoni muoiono appena 24 ore dopo aver contratto l’infezione: il virus si diffonde rapidamente tra questa specie di animali anche se non sono ancora chiare le ragioni di questa alta sensibilità. Di certo contribuiscono le condizioni in cui sono tenuti i visoni d’allevamento, ammassati in migliaia all’interno di piccole gabbie”.

Forse è la volta buona per lasciare in pace questi animali?

“Con circa 1.500 allevamenti e 19 milioni di capi prodotti ogni anno, la Danimarca è il primo produttore mondiale di pellicce di visone, che in termini di export valgono circa 1,1 miliardi di euro l’anno”, leggiamo sempre si INVESTIRE OGGI.

Perché ammazzano tutti questi animali? Perché, a differenza dei batteri, che si combattono con gli antibiotici, contro i virus non si sono farmaci efficaci. E perché temono che, dagli animali, il virus possa trasferirsi agli uomini. Ci sono le prove di tutto questo? No. Ma già il timore basta.

Insomma: prima questi poveri animali vengono fatti vivere malissimo per fare soldi con le pellicce. Ma appena ci sono problemi, zact!, li ammazzano!

Una notizia positiva è che l’Olanda ha deciso di fermare questi allevamenti con tre anni di anticipo: aveva deciso di bloccare tutto nel 2024, lo sta facendo adesso.

La speranza è che lascino finalmente in pace questo poveri visoni!

Ricordiamo che tutti gli animali di allevamenti intensivi – e non soltanto i visoni – sviluppano malattie. Se oggi nel mondo si sta sviluppando la resistenza agli antibiotici, questo sta avvenendo anche perché gli animali da carne vengono riempiti di antibiotici.

Quando gli animali vengono fatti vivere gli uni accanto agli altri – come avviene con i suini e con i polli – le malattie infettive sono all’ordine del giorno. Da qui l’uso smodato di antibiotici con fenomeni di resistenza dei batteri agli stessi antibiotici.

Il rimedio? Esiste: chiudere tutti gli allevamenti intensivi che, tra le altre cose, sono fonte di inquinamento ambientale, come avviene soprattutto nel Nord Italia.

 

 

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